Come farsi notare sul lavoro (se nessuno si accorge quanto sei bravo) – parte 2
Foto: Nadine_Em
LEGGI ANCHE > la parte 1.
6. Mostra interesse e curiosità per l’azienda
Come ho scritto in un capitolo del mio libro sull’autorevolezza uno dei primi passi per farti notare da-chi-conta è di mostrare un genuino interesse per il tuo lavoro e per l’azienda per cui lavori.
Conoscere la sua storia, i fatti,
le curiosità e tutte le altre informazioni importanti ti permetterà di creare un collegamento di partecipazione e d’interesse.
Se possibile,
chiedi al tuo capo se ti fa assistere a riunioni o presentazioni.
Investi nelle tue competenze: frequenta corsi professionali, conferenze, programmi di certificazione.
Affidati a un coach professionista per acquisire strategie utili per la tua promozione.
7. Crea una rete professionale al di fuori dell’ufficio
È importante prepararsi per il grande salto anche …
al di fuori dell’ufficio.
Lavora per costruire (e mantenere) una rete professionale con persone che lavorano nella posizione cui aspiri.
Questi professionisti sono in grado di offrirti consigli,
consulenza e orientamento.
Per crearti contatti di questo tipo potresti utilizzare il networking: per iniziare,
puoi condividere il tuo profilo completo di competenze in un gruppo su Facebook ,
su Linkedin, su Google+, su un forum su Google Gruppi,
Google Drive o su una sezione privata di un sito web.
8. Prima di chiedere… studia il tuo ambiente lavorativo
Prima di chiedere, di sbilanciarti e di esporti,
è importante fermarsi e studiare il tuo ambiente di lavoro.
Sei in un ambiente dove la crescita professionale è favorita?
Le opportunità di crescita e di formazione sono ridotte a zero?
Non sono previsti investimenti per il futuro per i dipendenti?
Ci sono persone autorevoli che, per una serie di motivi,
risponderanno negativamente alla tua richiesta?
Guardarsi intorno e capire la storia della crescita dei manager e leader nel tuo luogo di lavoro è strategicamente importante,
per non investire tante energie per una prospettiva di crescita già “ingessata” ai blocchi di partenza.
9. Comunica il tuo desiderio di crescita
Se desideri assumere maggiori responsabilità è necessario essere aperti sulle tue ambizioni con il tuo capo, direttore o titolare.
Dichiara i tuoi obiettivi.
È insensato non dire niente,
pensando (o sperando) che qualcuno si accorga del tuo desiderio di crescita.
La lettura del pensiero non è ancora possibile.
Preparati con cura,
in modo da sapere esattamente quello che vuoi dire.
Non basta solo chiederlo.
Il punto focale dell’incontro è di spiegare chiaramente il motivo per cui desideri maggiore responsabilità.
Nel punto 2 abbiamo detto che portare risultati è fondamentale,
ma è altrettanto basilare mostrarli alle persone giuste.
Hai bisogno di impressionare chi-decide della tua azienda.
Fai una ricerca e assicurati di conoscere bene l’organigramma della tua azienda.
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10. Impegnati tutti i (santi) giorni: ecco come farsi notare sul lavoro
“Son convinto che circa la metà di ciò che separa gli imprenditori di successo da quelli che non l’hanno
è la pura perseveranza.”
Steve Jobs
Il segreto è …
fare con costanza piccoli passi ogni giorno.
Ecco come farsi notare sul lavoro.
Questa è la vera differenza tra chi ce la fa e chi molla:
la determinazione e la persistenza nell’impegnarsi ogni giorno,
nonostante le difficoltà, le complicazioni e
la mancanza di prospettive.
Non scoraggiarti.
E soprattutto non avere paura di fare richieste simili in futuro.
Se non chiedi,
la risposta sarà sempre no.
È un’opportunità di apprendimento.
Fai domande di follow-up per scoprire come mai la tua proposta non ha avuto buon esito (fattori esterni, vincoli di bilancio, qualcuno che si è messo di traverso, ecc.)
Ti invito a prendere questi suggerimenti su come farsi notare sul lavoro solo come spunti di riflessione.
Queste dinamiche sono troppo complesse per sottostare a regole e procedure standard.
Nessuno è così ingenuo da credere che non ci siano favoritismi o che tutte le persone facciano un salto di qualità solo perché brillanti e volenterose.
Tutti sappiamo che una volta esposte le nostre ambizioni di crescita potrebbero cominciare i guai (magari proprio con il capo/a che teme di essere soppiantato).
La situazione va contestualizzata e personalizzata su di te e in base all’azienda per cui lavori.