Come gestire con efficacia il collaboratore sarcastico e irrispettoso – 2

gestire il collaboratore difficile

Foto di Ryan McGuire

Leggi anche la parte 1.

5. Fornisci un feedback chiaro

Spiega quali comportamenti hai osservato.
Concentrati sul comportamento, una situazione o un problema particolare,
e non sulla persona.

Non giudicare.
Non dire “Sei irrispettoso” “Sei sarcastico”.

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Evita di attaccare o difendere.
Chiedi se trova questo tipo di comportamento corretto o produttivo per il team.
Concentrandoti sull’impatto del suo comportamento sulla squadra, sposta la responsabilità sulle sue spalle.

Se il collaboratore sarcastico respinge il tuo feedback dicendo “Stavo solo scherzando”,
spiega che non è divertente.

Termina l’incontro faccia-a-faccia spiegando che lo sostieni come collaboratore, ma vuoi vedere uno sforzo da parte sua per migliorare tale atteggiamento.

6. Rispetta la persona

Durante l’incontro, ascolta con attenzione.
Permetti alla persona di spiegarsi o di rifiutare le tue dichiarazioni.
Assicurati di non interrompere anche se non sei d’accordo, in modo che spieghi le sue giustificazioni.

Il punto è …
puoi (comunque) rispettare qualcuno cui non ti senti particolarmente affezionato.
Mostrare rispetto vuol dire riconoscere il carattere, la competenza e il contributo di una persona.
 


 

Lo so, …
è difficile mostrare cortesia a qualcuno che sembra scorretto.

Ma la cortesia è una questione di chi sei tu come persona,
non di quello che fanno gli altri.

7. Documenta i comportamenti

È importante documentare con precisione (date, descrizione dell’accaduto, persone coinvolte, ecc.) e tutti i comportamenti errati avuti dal dipendente in questione.

Documentare e dettagliare i-fatti daranno maggiore “ufficialità” e incisività alla questione.

Se il collaboratore irrispettoso riconosce il problema ed esprime volontà di miglioramento,
sostieni il suo cambiamento con apprezzamento.

8. Ricorda i tuoi obiettivi

È così facile essere inghiottiti nella negatività.
È facile rispondere negativamente alla negatività.

Mantieni tutti i membri del tuo team (anche la persona in questione) in grande considerazione.

Concentrati sulle cose positive e celebra pubblicamente i successi di tutto lo staff,
anche se onora il collaboratore sarcastico.

La persona potrebbe scoprire di sentirsi parte della squadra e iniziare a spostare la sua prospettiva.

Non farti risucchiare tutto il tuo tempo con il problema del collaboratore irrispettoso.
Non focalizzarti troppo su di lui/lei a danno dello sviluppo del tuo prodotto, servizio o clienti.

Rimani concentrato sui tuoi obiettivi,
e su tutte le cose buone che il resto del tuo team sta facendo.
Ecco la leadership!

9. Chiedi al collaboratore sarcastico di cambiare il comportamento

Dopo aver informato il collaboratore della natura inaccettabile del suo atteggiamento,
è il momento di chiedere uno sforzo concertato e concreto per cambiare ed eliminare tale comportamento.

Meglio essere precisi nelle descrizioni di quali comportamenti e azioni devono cambiare.

Dai una scadenza.

Se dopo un adeguato periodo, il comportamento e l’atteggiamento non sono cambiati o non si vede alcun miglioramento, è doveroso informarlo che i “bonus” a suo favore stanno per finire e alla prossima infrazione (delineata e definita chiaramente) sarai costretto a riassegnarlo o rimuoverlo.

È importante che tutti i processi siano pianificati e attuati in maniera sicura,
per evitare problemi legali a te e a tutta l’azienda.

Troppo spesso,
vogliamo gestire un collaboratore difficile senza farci coinvolgere troppo, senza “scendere in campo”, con il desiderio di controllare le conseguenze delle nostre azioni e con la speranza che il tempo sistemi, magicamente, le cose.

A volte funziona, spesso purtroppo no.

 
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In conclusione,
fai del tuo meglio per aiutare il collaboratore sarcastico e irrispettoso a diventare un giocatore della tua squadra ma alla fine devi fare ciò che è meglio per te,
il tuo team e la tua organizzazione.

Ti invito a prendere questi suggerimenti per gestire il tuo collaboratore difficile non come una guida da seguire alla lettera ma solo come spunti di riflessione e di valutazione.

I rapporti professionali (come quelli personali) sono troppo complessi perché sottostiano a regole e procedure standard.

Vanno contestualizzati e personalizzati all’azienda, alla situazione, alla tua personalità di capo/leader/responsabile e a quella del tuo collaboratore o dipendente.