Lasciare attuale lavoro? I dubbi di Manuel – parte 2

lasciare il lavoro

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Lasciare il lavoro? Non ci sarà mai un momento perfetto

Vedi Manuel, a volte è solo sfortuna, troppa concorrenza, crisi del settore, altre volte si tratta di un problema di approccio, di mentalità, di pensieri negativi e credenze depotenzianti che compromettono (pesantemente) la ricerca impiego.

Se sei focalizzato sul negativo, ogni porta si chiude e l’unica possibilità che hai è quella di stare fermo e sentirti in trappola nel tuo attuale lavoro.

Ma, se credi che avere una possibilità “là fuori”, puoi prepararti, lavorare sodo per riuscirci.
Per tirarti fuori da un lavoro che non ti piace!
Se insisti, alla fine ce la fai.

Cerca di concentrarti sui risultati probabili.
Evita di speculare (quando pensi di lasciare il lavoro) su cose che non puoi assolutamente prevedere.

Quello che più conta è il tuo atteggiamento

Manuel, quanto riesci a perseverare di fronte gli ostacoli?
Hai mai allenato i “muscoli” della perseveranza, necessari quando la strada va in salita?

  • Sei disposto a non cedere alle difficoltà?
  • Sei disposto a cadere e rialzarti? Sempre ogni volta?
  • Dove trovare la forza per andare avanti?
  • Mettere in discussione le tue credenze e le tue certezze?

Purtroppo, la maggior parte delle persone si arrende al primo ostacolo o difficoltà,
gettando sogni e obiettivi.

Invece di mettere energia e tempo per superare difficoltà e impedimenti … potresti prendere l’ostacolo come un segnale che non sei “capace”, che non sei “tagliato” e …
mollare di schianto.

La perseveranza è quella dote che ti permette di andare oltre la fatica e le circostanze.

Ti permette di andare oltre i “No grazie” e “Le faremo sapere” che troverai (di sicuro) sulla tua strada di ricerca di un nuovo lavoro.

Lasciare il lavoro: la perseveranza ti porterà al successo

Non puoi raggiungere il traguardo senza fatica, senza un impegno straordinario.

All’inizio – se non sei abituato – troverai difficoltà.
Dopo varie volte – tale sforzo – diventa naturale e istintivo.

Quando la salita si fa dura, quando (sembra) che non c’è alcuna ragione di continuare, quando tutto intorno a te invita a mollare, arrendersi, rinunciare, a non continuare.

Proprio a quel punto che se vuoi ottenere qualcosa dalla vita,
devi perseverare.

La chiave è COME affronti la situazione

Una forte motivazione aiuta a vincere molte difficoltà.
Uno sforzo affannoso o occasionale sarà di poco valore (perché una volta esaurito si spegne).

Per ottenere risultati devi applicarti tutti i giorni, fino a quando diventerà un’abitudine.
Perseveranza vuol dire “attaccare” giorno dopo giorno.

Non puntare solo sulla competenza e gli studi

Vedi Manuel … sei bravo e competente ma il solo talento non è sufficiente.
Occorre duro lavoro e tenacia.

Perseveranza.

“Arrivare da qualche parte nella vita” non è solo questione di talento, intelligenza, bellezza.

Tra una persona talentuosa senza tenacia e un’altra perseverante ma senza talento, probabilmente sarà quest’ultima a ottenere i risultati migliori. Leggi post.

Davanti al prossimo ostacolo non paralizzarti … pazienza e perseveranza.

Riprova.

E Manuel?

Dopo il colloquio conoscitivo, in cui mi ha illustrato i suoi obiettivi e i suoi desideri, ma anche le sue paure e i suoi dubbi.

Ha capito che non era ancora pronto a cominciare il percorso di coaching.
Ha passato alcuni mesi nel dubbio e nelle riflessioni per capire quando fosse il momento giusto per cominciare.

A un certo punto (stufo della situazione di stallo) si è deciso e mi ha contattato per dare inizio al percorso.

In questo periodo il percorso di coaching è stato focalizzato sul mantenimento della direzione.
Non perdersi nella giungla dei dubbi e delle difficoltà.

In realtà Manuel era spaventato dall’idea di lasciare la ditta in cui è cresciuto professionalmente

Li sembrava di lasciare il “nido” che lo aveva accudito e custodito.

Anche se il contesto attuale era completamente diverso e adesso Manuel doveva affrontare l’uscita dalla zona di confort.

In effetti, la ricerca del lavoro è stata la parte più “facile” del processo.

Manuel ha un solido background di studi e di esperienza (anche con una sola esperienza alle spalle) ed ero sicuro che avrebbe avuto “successo”.

Tuttavia, l’idea del cambiamento lo eccitava e attraeva tanto quanto lo spaventava.

Dopo aver un sistemato creato in dossier di candidatura (curriculum vitae e la lettera di presentazione) ci siamo focalizzati sul settore dove incominciare la sua ricerca di lavoro.

Manuel ha effettuato diversi colloqui di lavoro che non sono andati a buon fine ma poi dopo circa tre mesi è stato assunto da una ditta concorrente alla sua (sempre dell’hinterland milanese).

Per superare la paralisi dell’analisi di lasciare il lavoro …

Potrebbe essere efficace confrontarti con un professionista (coach o consulente di carriera) o qualcuno di cui ti fidi.

Il professionista è da preferire perché ti darà feedback più oggettivi e concreti rispetto al familiare o all’amico/a, che (forse) non vuole essere diretto o passare per insensibile.

Il coach ti può far riflettere in maniera diversa da quella abituale, affrontando la questione da un’ottica differente.

A volte è sufficiente un semplice input, per uscire dallo stallo in cui ti sei arenato, per trovare la strada, e poter proseguire da solo.

Guarda il coaching per fare carriera.