7 errori da evitare quando gestisci collaboratori più anziani di te -2

dipendenti più anziani

Leggi anche la parte 1.

4. Temere che non ti rispettino per l’età

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Appena notato la differenza di età hai subito pensato: “Oddio, non ce la farò mai!
Come faranno a rispettarmi questi
’”.

Prendere decisioni ed esercitare la tua autorità quando si tratta di collaboratori esperti e più anziani non è cosa scontata.

Essere intimiditi, bloccati, preoccupati davanti a dipendenti più anziani, persone più grandi e competenti di te … ci sta.
È lecito.

L’importante è non permettere a questi pensieri d’incunearsi nel tuo stile di gestione evitando regolarmente il confronto con i collaboratori più anziani.

Il punto non è la questione d’età.
Non farne una questione di numeri.
Il punto è guadagnare rispetto facendo bene il tuo lavoro.

Come giovane leader, se gestisci il tuo team in modo efficace, fornisci loro la formazione di cui hanno bisogno e sai riconoscere i loro successi … se fai bene il tuo lavoro, ottieni il rispetto e la stima che meriti
la tua età a quel punto diventa solo un numero!

5. Dimostrare a tutti i costi chi comanda

La tendenza naturale quando si sta gestendo collaboratori più anziani di te è voler dimostrare (a tutti i costi) chi detiene lo scettro del potere.

 


 

Voler dimostrare (ossessivamente) a tutto il team il tuo valore, chi comanda … crea un’atmosfera pericolosamente competitiva che non concede tregua e può diventare una spirale di comportamenti insubordinati.

Non usare soprannomi legati all’età (nonno, zio, etc.) per riferirti a dipendenti più anziani, anche se s’intende bonariamente.

6. Non affrontare le questioni in modo equo

I dipendenti più anziani all’interno di un’organizzazione sono visti (anche giustamente) con più rispetto, stima e soggezione.

Anche se l’età non dovrebbe importare, è necessario affrontare i problemi di prestazioni dei dipendenti, nonostante i loro anni e la loro esperienza.

Anche se dare un feedback negativo a una persona più esperta di te non è piacevole, se non lo fai rischi di perdere la faccia e la stima del resto del personale, dando un`immagine di leader influenzabile e debole.

E ‘importante affrontare il problema di petto, nonostante il disagio.

7. Pensare che i dipendenti più anziani sono tutti “lenti, fuori moda, superati

Lasciamelo dire: alcuni lo sono.
Eccome.
Lavorano come hanno sempre fatto e resistono al cambiamento e all’innovazione, non vogliono imparare a fare le cose in modo diverso.

Io stesso non utilizzo WhatsApp, preferisco contattare clienti e amici via telefono, preferendolo (quando possibile) a mail, sms e compagnia bella. A volte una telefonata può essere una scelta vincente.

Avere pregiudizi per un manager (e non solo) è un errore pericoloso.
La tendenza a giudicare erroneamente che il “nuovo” è sempre meglio del “vecchio”.
Non è così.

Non dare per scontato che i collaboratori più anziani non siano in grado di utilizzare la tecnologia o che non possano imparare.
Mantieni una mente aperta, prendi in considerazione idee nuove e diverse.
Diventa flessibile e adattati ai dipendenti di tutte le età, alle nuove esperienze e avvenimenti che vivi.

 
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L’età è meno importante di motivazione e competenza

La tua età può essere solo un numero.
L’età è meno importante di tanti altri fattori, come la motivazione, le competenze e la passione.

Conosci tutti i tuoi collaboratori.
Sii rispettoso, curioso e di mentalità aperta.
Scopri come si sono trovati in questo posto di lavoro, ciò che li eccita e come preferiscono essere gestiti.

Prenditi il tempo per conoscere i dipendenti come individui.
Potresti essere sorpreso nello scoprire che condividono gli stessi tuoi valori, aspirazioni ed esigenze.

Il manager eccellente sa che le differenze di età possono essere incredibilmente vantaggiose perché permettono di attingere a una vasta gamma di diverse esperienze e qualifiche, utilissime per raggiungere gli obiettivi.

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