5 spunti per esprimere il disaccordo in una riunione (senza fare danni)
“Non sono d’accordo.”
Questa breve e semplice frase ha l’effetto di irrigidire e mettere a disagio chiunque.
Infatti,
la maggior parte delle persone prova fastidio quando la sente.
E tu … come sei messo?
Come reagisci?
Ci potrebbe essere un conflitto?
Sei a una riunione con il tuo team, con il “grande-capo”,
con il titolare ed è il momento di valutare le proposte e le soluzioni offerte:
devi esprimere il tuo accordo o il tuo disaccordo.
Se non sai come esprimere il disaccordo, è meglio tacere
“No … è tutto sbagliato.”
“No, si potrebbe … “
“Si dovrebbe …”
Avresti voluto dire,
ma hai lasciato la riunione senza farlo.
Non l’hai fatto.
Forse non sapevi come esprimere il tuo disaccordo durante una riunione.
Non sapevi come esprimere il tuo dissenso in modo produttivo.
Forse hai fatto bene a tacere …
Esprimere il disaccordo con un collega, con il capo/a può essere fonte di problemi:
come reagirà il tuo interlocutore?
Ti ringrazierà?
Farà un sorrisino di circostanza?
Se la legherà al dito?
E (anche tu) non vuoi fare la parte dell’arrogante saputello.
Esprimendo il disaccordo in un meeting potresti essere troppo diretto – o addirittura maleducato o aggressivo, saccente,
e potrebbero risentirne i tuoi rapporti professionali.
Sono poche le persone che accettano un contraddittorio
“L’onesto disaccordo è spesso un buon segno di progresso.”
Gandhi
Oggi,
le persone sono più suscettibili che in passato, sono più facili a prendersela e offendersi.
Te ne sei accorto, vero?
Una parola sbagliata, una correzione inappropriata, un gesto di troppo e di colpo …
il rapporto professionale sparisce nel nulla!
I leader eccellenti (davvero pochi) vogliono che le persone che li circondano siano in disaccordo.
Vogliono essere messi in discussione per le loro opinioni.
Desiderano il confronto.
Esigono il contraddittorio.
Come si comporta il tuo capo, il titolare o il big – boss di fronte a un dissenso?
Lo accetta, si confronta oppure appena vede un’espressione accigliata, s’irrigidisce e s’innervosisce.
Ah si? È cosi!
Ahi!
Abbiamo un problema di comunicazione.
È necessario imparare a utilizzare alcuni modi diplomatici e cortesi per dire “no”.
In fondo ti basta un po’ di strategia e un pizzico di diplomazia in più:
1. Esprimere il disaccordo solo in modo parziale
“Sono d’accordo con te fino a un certo punto, ma … ”
“Capisco quello che dici, ma … ”
“Vedo quello che dici, tuttavia … ”
Esempi:
“Capisco il tuo punto di vista, tuttavia questi obiettivi di vendita non sono realistici.”
“Posso comprendere le tue motivazioni, però la realtà è che questo sistema non funziona quando abbiamo un basso volume di clienti.”
“Comprendo quello che vuoi dire, però credo ci sia un modo migliore per ottenere questo.”
“Sono d’accordo con te riguardo agli investimenti nella Formazione, ma se investiamo solo sui direttori, saremo scoperti poi con i venditori. Non trovi?”
2. Utilizzare parole o frasi per ammorbidire il tuo disaccordo
“Mi dispiace, ma non sono d’accordo… ”
“Sì, ma non credi che … ?”
Esempi:
“OK, ma non credi che, se lo facciamo, creeremo ancora più pressione sul team?”
“Mi spiace non essere d’accordo. Dovremmo investire in altre attività di marketing.”
“Mi dispiace non essere d’accordo con te, ma l’anno scorso la campagna pubblicitaria non ha funzionato e questo fatto ha colpito la nostra cifra d’affari.”
3. Esprimere il disaccordo utilizzando dubbi di carattere generale
“Mi chiedo se sia vero che … ”
“Hmm, non sono sicuro che possa funzionare in questo modo.”
“Non sono sicuro che sia possibile/fattibile. I dati/le previsioni/il Mercato dicono che …”
Esempi:
“Non ne sono così sicuro, i dati di Confcommercio mostrano come il commercio online stia superando di gran lunga quello al dettaglio.”
“Non sono certo che possa funzionare. Le previsioni di acquisto per il 2016 non hanno funzionato e questo ha danneggiato le nostre cifre di vendita.”
“Ho un’opinione diversa su questo, il Mercato di Natale è storicamente poco idoneo al nostro tipo di prodotto.”
4. Evitare il negativo
“È un’idea pessima!”
“Non penso sia una buona idea.”
“Non sono d’accordo con te!”
“Non condivido la tua proposta.”
“Questa è la peggiore idea!”
“Non sono sicuro sia l’idea migliore.”
“Così non funziona!”
“È possibile prevedere qualche difficoltà con questa soluzione?”
5. Presta attenzione al tuo linguaggio non-verbale
I nostri corpi hanno una “lingua” propria.
Il linguaggio del corpo è importante tanto quanto le parole che utilizzi.
Quindi quando esprimi il tuo disaccordo in una riunione, presta attenzione al tuo non-verbale:
evita espressioni facciali di stupore o disaccordo, non scuotere la testa, roteare gli occhi, non agitarti in modo irrequieto o nervoso quando qualcuno sta parlando.
Evita di bisbigliare (come un cospiratore) con un’altra persona.
Non fissare in modo intimidatorio o inquisitorio la persona che sta parlando
Quando si tratta di esprimere il disaccordo,
il tuo obiettivo deve essere quello di dimostrare che sei un professionista attendibile,
un partner lavorativo che non discute (solo per attaccare) ma sa anche ascoltare l’altro e che vuole trovare soluzioni mirate e produttive.
I grandi leader fanno così.
Quando sei in disaccordo con qualcuno,
ricorda che è fondamentale affrontare la questione e non la persona.
Se vuoi approfondire l’argomento leggi il mio post “8 modi di correggere gli altri senza essere un arrogante saputello”.