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Riprenderà mercoledì 13 settembre.

BUONA PAUSA ESTIVA A TUTTI!

Michele

 

 

 

Accettare un’offerta di lavoro: firmare o non firmare? – parte 7

offerte lavorative

Foto di Andrea Piacquadio

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 7
 

Offerte lavorative … alla fine firmare o non firmare?

Hai notato come la parola “scelta” sia spesso raffigurata con un’immagine di un bivio in fondo ad un sentiero boscoso oscuro, senza indicazioni?

Vai a sinistra? … E se sarà piena di insidie e finirai per rimpiangere questa scelta?
Forse dovresti andare a destra … ma se non è quello che pensi?

Magari dovresti semplicemente sederti davanti a questo bivio.

Non decidere finché non saprai con certezza quale sarà la scelta perfetta.
Anche non-scegliere è (in fondo) una scelta.

Gran parte dello stress e delle difficoltà della vita dipendono dal prendere decisioni.
Grandi e piccole.

Prendiamo decine di decisioni ogni (santo) giorno

Piccole o grandi, poco importa.

  • Lanciare (finalmente) la tua attività freelance di consulenza?
  • Proporti per la posizione di team leader … e se poi gli ex colleghi non ti accettano?
  • Riparare l’auto o aspettare gli incentivi di settembre e prenderne una nuova?
  • Che colore scelgo per lo smalto semipermanente delle unghie?
  • Mi taglio i capelli a-zero? Mi faccio crescere la barba?

I risultati di queste scelte non cambieranno il mondo.
Neanche il “tuo” mondo.

Tuttavia, alcune scelte ci danno la sensazione inconfondibile che se sbagliamo …ci facciamo male!

  • Quanto devi essere sicuro prima di scegliere?
  • Lanci la monetina? Testa-o-croce?
  • Analizzi con cura oppure ti butti senza pensarci troppo?
  • Fai la conta dei pro-contro?

Se sapessi già cosa accadrà, decidere sarebbe facile

Accettare le nuove offerte lavorative ti porterà più motivazione (pro), meno tempo per la famiglia (contro),
uno stipendio migliore (pro) ma anche più tensione con il tuo partner (contro), e chissà che altro…

oddio cosa faccio?

Contrariamente a quanto ci è stato insegnato, non dobbiamo scegliere tra giusto o sbagliato.

Ci sono solo scelte, ognuna con i propri potenziali vantaggi e sfavori.
Prendi la decisione migliore possibile in questo preciso momento.

Semplicemente, perché …

Non esiste la decisione “giusta”

È incredibile come questa verità fondamentale, possa essere così facilmente dimenticata.
Ancora una volta, non c’è scelta giusta o sbagliata.

Ma ovviamente ce ne sono di migliori e peggiori.

La vita va avanti, comunque. Se è la scelta giusta, fantastico!
Se è quella sbagliata, potrai sempre trarre vantaggio da questa esperienza.

Il futuro è sempre incerto

Non sai mai cosa succederà, né cosa accadrà in seguito.

Puoi solo decidere e fare una scelta.
Ma l’idea che ce ne sia una “giusta” è una favola che continui (anzi continuiamo) a raccontarci.

Ci possono essere scelte migliori o peggiori, risultati positivi o negativi ma non esiste una linea d’azione da seguire che ti porti alla decisione giusta.

Non esiste la scelta giusta

Eppure, ci comportiamo come se ci fosse, da qualche parte là fuori,
una giusta linea di condotta.

Abbiamo un disperato bisogno di identificarla.
Forse scopriremo nel modo più doloroso che non esiste.

Non saprai mai quale sia la scelta giusta.

Rinuncia all’idea di inseguire la decisione giusta.
Può essere liberatorio!
Può essere un enorme sollievo riconoscere che è un obiettivo impossibile.

 
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C’è una grande differenza fra scelta ponderata e scelta giusta

Non voglio essere equivocato.

Prima di decidere se accettare nuove offerte lavorative,
è fortemente consigliabile verificare e controllare tutte le informazioni in tuo possesso.

Ciò non toglie che … il futuro è complesso,
e il Mercato del lavoro di oggi è quanto mai incerto e volatile.

Una probabilità vantaggiosa non ridurrà l’incertezza che provi!

Ulteriori dati potrebbero essere utili, ma potrebbero non essere sufficienti.
Anche se raccogli tutte le informazioni sull’azienda non ti assicurerai la scelta giusta.

Per esempio, l’azienda è in linea con i tuoi valori,
è conosciuta, stabile finanziariamente, la proposta è molto interessante e adeguata,
con i colleghi ti trovi benissimo ma con il capo (sin da subito) non funziona a livello relazionale.

Questa unica “anomalia” potrebbe rendere la tua quotidianità stressante e logorante.

Una sola persona (un solo dato negativo) potrebbe portarti a etichettare come “sbagliata” la decisone di accettare l’invito in questa azienda.

Per questo ti invito a … non concentrati sulla decisione “giusta”.

Offerte lavorative: l’unica cosa che conta è il tuo atteggiamento!

Se decidi di accettare quell’offerta di lavoro …
quello che più conta è il tuo approccio e le tue convinzioni.

Come vedi te stesso. Cosa vuoi ottenere.

Se si rivelerà un’esperienza negativa, saprai come affrontare la situazione!

La perseveranza è la dote che ti permetterà di andare oltre le circostanze.
Ti permette di superare questo passo falso!

La domanda giusta è “COME affronto quello che succede?”

  • Quale sarà la tua prossima mossa?
  • Come affronti questo ostacolo?
  • Sai gestire le attese? Le frustrazioni?
  • Ridiscutere le tue credenze e le tue certezze?

Devi trovare dentro di te la forza.
E andare avanti.

La competenza, la bravura, il talento non è tutto, non è sufficiente, occorrono duro lavoro e tenacia.
Perseveranza. Grinta.

Il successo professionale non è solo aver fatto la “decisione giusta” ma anche questione di …
pazienza e perseveranza.

Non mollare!

 
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Ce la farai!

In questo (lungo) articolo abbiamo visto quali sono gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione, quando devi valutare una proposta di lavoro.

Anche se non è semplice,
non farti prendere dalla fretta di accettare una nuova offerta di lavoro.

Ancor di più, se non ti trovi bene nel tuo attuale lavoro.

Il rischio è (anche inconsapevolmente) di enfatizzare la nuova proposta, sopravvalutare gli aspetti positivi,
non vedere i segnali di pericolo, prendere una decisione affrettata,
che ti può far finire in un lavoro ancora peggiore di quello attuale.

Nel breve termine sarai costretto a cercare nuovamente un altro lavoro.

Accettare nuove offerte lavorative: cosa ti dice il tuo istinto?

Ascolta la tua voce interiore.
Il tuo istinto di solito ha ragione, anche se non riesci a dare una spiegazione concreta e razionale.

In bocca al lupo per la tua scelta!

Accettare un’offerta di lavoro: lo stipendio è in linea con le tue attese? – parte 6

proposta di lavoro

Foto di Andrea Piacquadio

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 6
 

Proposta di lavoro: lo stipendio è in linea con le tue attese?

Un discorso speciale riguarda il compenso.

Sebbene la retribuzione sia un fattore importante nelle trattative con i potenziali datori di lavoro,
non è l’unica cosa di cui preoccuparsi quando si riceve una proposta di lavoro.

Assicurati di considerare l’intero pacchetto di compensazione.

Valuta attentamente le prestazioni che l’azienda offre: il parcheggio gratuito, la mensa o un asilo nido convenzionato nelle vicinanze, ecc.

Oltre a uno stipendio fisso, c’è una parte legata al raggiungimento di obiettivi?

Considera anche le ferie e permessi.

  • Ti offrono la flessibilità di lavorare (anche) da remoto o spostare l’orario di lavoro?
  • Hai considerato gli spostamenti?
  • Dovrai recarti al lavoro in automobile o con i mezzi?

Considera (l’eventuale) tempo di percorrenza dilatato che potrebbe influire sui tuoi tempi personali,
rubare tempo essenziale per te e la tua famiglia.

Un tragitto più lungo potrebbe anche spingerti ad avvicinarti all’ufficio.
Oltre allo stress, un trasloco è una spesa in più da considerare e da confrontare con la tua situazione attuale.

Quello che inizialmente sembra un aumento di stipendio potrebbe diminuire drasticamente,
se non hai tenuto conto di tutte le spese.

Il pacchetto salariale e di benefit è un fattore cruciale quando consideri un’offerta di lavoro.

Proposta di lavoro? Guarda la realtà. Chiediti:

  • Il tragitto giornaliero è accettabile?
  • Devo spendere più soldi in benzina o caselli d’autostrada?
  • Questo nuovo lavoro mi richiederà di assumere una tata?
  • L’orario di lavoro mi soddisfa?
  • Dovrò fare straordinari? L’azienda li pagherà?
  • Dovrò rinnovare il guardaroba perché è richiesto un dress code diverso da quello attuale?
  • Offrono un bonus di trasferimento?
  • Un abbonamento in palestra?

Quando ottieni un nuovo lavoro, anche se affronti un tragitto più lungo,
non ti dispiace perché sei ancora in fase “luna di miele”.

Entusiasta del lavoro e di tale opportunità.

Qualche tempo dopo, quando rimani bloccato nel traffico per l’ennesima volta, come ogni giorno, inizi a logorarti. Dopo pochi mesi, inizi a cercare un nuovo lavoro.

  • Ne vale ancora la pena?

“Quanto desidera guadagnare?”

  • Hai in mente una cifra salariale da richiedere?
  • Conosci lo stipendio per il tuo ruolo/settore/area?

Non farti trovare impreparato a questa domanda.

Informati e pensaci bene,
in modo da essere pronto a rispondere all’eventuale domanda riguardante il salario.

È preferibile indicare una “forchetta” salariale piuttosto che una somma precisa.

Certe aziende preferiscono parlare di salario annuo, altre di salario mensile.

Calcola entrambi ed annotali per non essere preso alla sprovvista durante il colloquio (nel loop emotivo dell’intervista rischi di sparare-troppo-basso o troppo-alto).

Prenditi tempo e rifletti bene:

  • La retribuzione corrisponde (davvero) alle tue esigenze?
  • È in linea con posizioni comparabili al tuo settore e alla tua area?
  • Cosa include il pacchetto di benefit?
  • Ci sono altri vantaggi che l’azienda offre ai suoi dipendenti?

Lo stipendio è inferiore al tuo proposito, ma l’azienda potrebbe offrire abbonamenti a palestre, orari di lavoro flessibili, asili nido, programmi benessere o mezza giornata di libero durante l’estate.

Questo è un compromesso che potresti considerare se corrisponde ai tuoi obiettivi di equilibrio lavoro-privato.

Se ti propongono una cifra inferiore alle tue attese …

non bocciarla subito (a meno che non ti sembri palese strozzinaggio).

Ti invito a calcolare (prima) in salario minimo che saresti disposto ad accettare (come si dice tappandosi-il-naso). Al di sotto di quella cifra … non se ne fa niente!

Il mansionario potrebbe essere in linea con la retribuzione di livello base o medio,
ma dai colloqui di lavoro hai sentore che ci siano ulteriori responsabilità?

Tipo … paga da venditore ma con responsabilità di personale e di budget!

Attenzione anche a proposte salariali interessanti a fronte di aspettative aziendali elevate o irrealistiche.

Proposta di lavoro? Ora tocca a te!

Soltanto una volta conosciuti tutti i risvolti di queste valutazioni,
potrai decidere se tornare dal responsabile delle assunzioni per negoziare la tua offerta di lavoro.

 
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Sei in grado di negoziare il tuo stipendio?

In un mondo del lavoro ideale, la soluzione sarebbe facile:
“Vuoi più soldi, basta chiederli”. Semplice, vero?

Peccato che la questione qui si complica, si blocca.
Si arena.

Quanto te la senti di negoziare il tuo salario?
Incassare un primo NO, rilanciare, aspettare, cogliere l’attimo buono nella trattativa?

No, non è facile.
Roba da avvocatoni-di-grido, vero?

Se sei titubante per iniziare una trattativa sul tuo stipendio … è comprensibile!

Il successo di una negoziazione di uno stipendio non è garantito

Dipende dal tuo stile negoziale, da quello della controparte, dalla tua motivazione,
dalla tua assertività e da altri aspetti situazionali, che non sono prevedibili a priori.

Hai paura di parlare di soldi … in tempi di crisi?

Potresti sentirti in imbarazzo a parlare di denaro,
in particolare negoziare in tempi così complessi come quelli che stiamo attraversando.

Vero anche che, se la crisi ha colpito tanto e in vari settori, ci sono (non poche) nicchie felici e floridi aree in cui la parola “recessione” non si è minimamente sentita.
Anzi.

Salvo che tu non lo faccia in maniera sprovveduta …

una contrattazione sul vile-denaro non è assolutamente fuori contesto, inadeguata o irrispettosa (crisi-o-non-crisi).

Ma è necessario ricordarci che “no” la prima volta non significa (necessariamente) che l’argomento sia fuori discussione per sempre.

La trattativa, in realtà, inizia spesso con una richiesta negata.

Altrimenti non si chiamerebbe trattativa.
Negoziazione.

Devi essere pronto almeno a incassare un primo “no”

La volta dopo, puoi prepararti meglio ed entrare nella trattativa con dati e fatti concreti,
cifre ben ponderate, i dati sul tuo rendimento e valore di mercato.

Se riesci a separare la parte emozionale,
rimuovi la maggioranza dell’attrito.

Nulla si apprende senza esercizio e perseveranza,
ancor meno la negoziazione.

In definitiva, fai un’attenta analisi dei costi

  • Come valuti la proposta di lavoro di questa azienda con la tua posizione attuale o quelle passate?

In genere, c’è spazio di manovra, quindi affina le tue capacità di negoziazione prima di firmare il contratto di lavoro.

Accettare un’offerta di lavoro: questo ruolo ti renderà più felice? – parte 5

offerta lavorativa

Foto di Andrea Piacquadio

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 5
 

Non guardare solo l’aspetto economico. Sarai più felice?

Accettare una nuova offerta di lavoro è qualcosa di più che lasciare il tuo attuale lavoro (che forse non ti piace più) e guadagnare uno stipendio più consistente.

Al di là di valutazioni prettamente economiche, un cambio di lavoro dovrebbe rappresentare un passo in avanti verso la tua “realizzazione” professionale.

È una nuova avventura.
Dovrebbe essere anche soddisfacente, sfidante.
Emozionante.

Prima di accettare il nuovo lavoro, chiediti se nella nuova posizione potrai utilizzare completamente le tue abilità e i tuoi punti di forza. Eviterai di dover fare marcia indietro dopo pochi mesi!

Chiediti onestamente dove vorrai essere tra 3-5 anni?

Ti ricordi questa domanda? Chissà quante volte l’hai sentita (e odiata) nei vari colloqui di lavoro. Beh! Eccola qua!
Mai come adesso è così pertinente!

Quando sai chiaramente cosa vuoi dal tuo lavoro,
sarà molto più facile prendere una decisione obiettiva.

Viceversa, se ritieni che il nuovo lavoro non ti aiuti ad avanzare verso i tuoi obiettivi di carriera,
forse vale la pena riconsiderarlo.

Pensa alla tua offerta lavorativa:

  • Cosa vuoi ottenere da questo ruolo?
  • Ti spingerà ad apprendere nuove competenze?
  • È importante per te (a livello personale)?
  • Ti permetterà di entrare in un nuovo settore? Lavorerai con altri dipartimenti?
  • Ti darà la possibilità di prepararti a un altro ruolo o una scuola di specializzazione?
  • Avrai uno scopo/valore più profondo nel tuo nuovo lavoro?

In definitiva…

Quali sono le opportunità di avanzamento?

Durante il colloquio di lavoro (magari più di uno) chiedi agli intervistatori informazioni sulle opportunità di sviluppo professionale e di crescita con l’azienda:

  • L’azienda offre opportunità di sviluppo professionale?
  • Offrono opportunità di avanzamento di carriera?
  • Ci sono esempi di persone che sono salite di grado?

Esamina i programmi interni di apprendimento e sviluppo.

Scopri se l’azienda sosterrà (finanziariamente e non solo) anche la tua partecipazione a corsi di formazione, conferenze, convention, eventi di networking.

C’è spazio per crescere?

È importante che i tuoi (eventuali) nuovi datori di lavoro ti aiutino a raggiungere i tuoi obiettivi professionali.

Assicurati di avere opportunità di sviluppo professionale nel tuo nuovo ruolo. Non vuoi entrare in una nuova posizione per poi accorgerti, nel giro di un anno, che stai correndo sul tapis roulant.

Di essere già arrivato al massimo del tuo potenziale in quell’azienda!

Se in fase di selezione l’intervistatore non ha parlato esplicitamente di crescita professionale, e tu non hai chiesto. Adesso con chi te la prendi!

Questo lavoro ti renderà più felice?

Ok, magari prima distinguiamo tra felicità e soddisfazione lavorativa.

La soddisfazione potrebbe essere uno stato a lungo termine,
mentre la felicità è una forma di “estasi” momentanea, destinata a svanire,
che riscontri solo per un breve periodo di tempo.

Hai in mente il finale di “La ricerca della felicità?” con Willy Smith?
Quando gli è stato comunicato che è proprio lui il candidato scelto per l’assunzione, la sua gioia è stata incontenibile:

“Questa parte della mia vita,
questa piccola parte della mia vita si può chiamare Felicità!”

Potresti sentirti completamente soddisfatto del tuo percorso professionale,
pur accusando momenti di altissimo stress (in cui non sei felice).

 
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Se stai valutando una nuova offerta lavorativa, un motivo ci sarà!

Nel lavoro attuale ti senti bloccato nella tua posizione attuale, poco riconosciuto e apprezzato?
Oppure ti stai lasciando andare? Pochi stimoli, ancor meno motivazione?

Queste situazioni potrebbero darti la sensazione di essere intrappolato nel tuo attuale lavoro.

Chiediti:

  • Questo lavoro mi renderà più soddisfatto?
  • Il nuovo lavoro migliorerà la mia vita?

Se necessario, annota un elenco di pro/contro.
Includi tutte le domande sopra elencate.

Parla con il tuo partner, la tua famiglia,
chiunque possa aiutarti ad acquisire una prospettiva oggettiva e aggiuntiva.

Accettare un nuovo lavoro è un passo importante,
non lasciare che impazienza e superficialità ti spingano ad accettare un’offerta di lavoro senza un’attenta considerazione.

Il nuovo lavoro come si concilierà con la tua vita?

Valuta attentamente se la nuova offerta lavorativa rischia di precluderti spazi importanti dedicati a te e alla tua famiglia.

Se hai esigenze specifiche legate ad altri impegni ti conviene essere trasparente sin dall’inizio.

Fai presente che avrai bisogno di qualche ora per finire il corso di formazione che stai frequentando oppure prendere i figli dal doposcuola.

Essere chiaro fin da subito crea un rapporto di fiducia,
senza equivoci o false aspettative,
da parte di entrambi.

Chiediti:

  • Sono entusiasta di questo lavoro, dell’azienda e delle persone con cui lavorerò?
  • Oppure sono eccitato solo perché ho ricevuto un’offerta di lavoro?
  • Mi sento lusingato? Compiaciuto dal punto di vista personale?
  • Oppure sono solo stuzzicato dall’incremento economico?

Anche se non vorremmo (mai) ammettere che il denaro aiuta a prendere le nostre decisioni,
di solito lo fa.

Se trovi che sei concentrato più sull’aspetto economico,
concediti più tempo per valutare la questione.

In un’offerta lavorativa valuta anche la questione-tempo

Il tempo ha un valore inestimabile,
ancora di più con ritmi frenetici, le agende traboccanti e le settimane volano.

Prova a cambiare prospettiva.
Potresti negoziare qualche ½ giornata di libero.