Il percorso di coaching online: funziona? – parte 4

coaching online

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 4
 

La hall dell’hotel**** vicino la Stazione Centrale, la biblioteca dell’Università,
lo snack bar di fronte l’Università,
il locale trendy di Milano (all’ora dell’aperitivo),
i tavolini esterni del bar trendy (sempre all’ora dell’aperitivo),
la saletta interna del bar trendy (non all’ora dell’aperitivo – ma quanta gente c’è in giro a Milano!)

e ancora …

il retro del salone di estetica, la saletta riunioni dello studio del professionista del centro,
l’area di servizio appena fuori Saronno all’autostrada Laghi (la Como-Milano per interdirci per chi non conosce la zona) … l’ufficio-figo della società di formazione, l’ufficio-finto-figo del cliente di turno.

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No.
Non sono posti dove ho fantasticato di “famolo strano” (come nel film di Verdone).
Sono le location” dove ho “fatto coaching”.

Cui bisogna aggiungere ovviamente … lo studio di casa mia, l’ufficio di Lugano, … il cellulare e la videoconferenza!

Personalmente non mi sono mai posto il problema.
Lascio sempre la scelta…. Mi adeguo.
Dove preferisci. C’è gente… rumore … ma se va bene a te!

Se mi chiedi come preferisco “fare” coaching ti rispondo …

un luogo comodo e tranquillo, dove ho la possibilità di incontrare personalmente la persona,
stringere la mano, ottenere un buon contatto visivo,
“sentire” la presenza fisica, costruire un rapporto.

Ma se mi chiedi quale modalità ritengo più efficace, ti rispondo immediatamente …
il cellulare!

È la mia modalità più efficiente.

Indossare le cuffiette…parlare al cellulare… gironzolando (in tuta) per casa.

Camminare-senza-meta mentre parlo al telefono,
è un’azione automatica (e inconscia) che mi serve a “tagliare” fuori tutti gli altri stimoli sensoriali.

Permette di concentrarmi maggiormente sulla conversazione.
Per me funziona. Ma soprattutto funziona anche per il coachee!

 


 

Il coaching online funziona?

Anni fa (in effetti) era poco efficace.
C’erano problemi di connessione.

Spesso le parole arrivavano a singhiozzo … l’immagine si bloccava… dovevi aspettare che si riconnetteva. Spesso si “rompeva” nel punto focale.

Oggi non ci sono più questi problemi.

La connessione generalmente è molto buona.
Una sessione online ben organizzata e pianificata è altrettanto efficace quanto quella faccia-a-faccia.

Nella mia esperienza (oramai di anni), il coaching online può essere profondo e trasformativo.
Ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi, come qualsiasi altra sessione di coaching.

A volte, le sessioni di coaching online possono rivelarsi ancora più efficaci,
poiché impari a concentrarti solo sulla “conversazione”.
Nulla interrompe la tua concentrazione.

 


 

Il coaching online funziona? Si .. se funziona il coach!

Online, telefono, in presenza?
Quello che più conta è… il coach.

È il professionista che deve essere capace. Competente.
Deve saper “tirar fuori il meglio”. Trasmettere fiducia.
Riservatezza.

Supportare lo sviluppo personale e professionale,
fornire feedback forti e stimolare l’azione.

La persona deve sentirsi “al sicuro”.

Quando conviene utilizzare la videoconferenza o il cellulare?

A volte non ci sono proprio alternative.
La distanza è l’ostacolo chiave.

Ho contatti via skype in tutta Italia, in Svizzera (dove abito) e nel resto d’Europa.
In effetti basta una connessione Internet e … parlare italiano!

Coaching è innanzitutto ascolto sincero e completo

Ascoltare con una mente aperta e curiosa.
Trovo che questo sia davvero più facile al telefono.

Non ci sono distrazioni.
La voce rivela le emozioni tanto quanto il linguaggio del corpo … pause, tono, esitazione, scelta delle parole, ecc.

I vantaggi del coaching online

  • Ti puoi connettere dalla comodità e dalla privacy della tua casa o del tuo ufficio
  • Non sprechiamo tempo prezioso (in traffico e spostamenti)
  • Abbiamo maggiore flessibilità nella programmazione delle sessioni
  • Eliminiamo le restrizioni geografiche
  • Si crea una zona di comfort emotivo (nessuna pressione dal contatto visivo diretto)
  • La comunicazione è più profonda e mirata (livello di attenzione più alto – meno distrazioni)
  • Le tariffe sono più vantaggiose rispetto gli incontri faccia-a-faccia
  • Permette di connetterti dove ti senti più comodo! (auto, treno, ufficio, casa, hotel, ecc.)
  • Sei più rilassato e confortevole nel tuo spazio
  • Possibilità di connetterti anche “fuori orario” (la sera, sabato mattina, ecc..)
  • Non richiede investimenti in accessori sofisticati

Goditi le sessioni comodamente da casa o in ufficio!

Possiamo lavorare insieme indipendentemente da dove ti trovi, purché tu abbia accesso a Internet o alla rete telefonica.

Una curiosità …
non sono poche le persone che preferiscono la modalità telefonica (rientrando a casa -in auto o in treno- dopo la giornata di lavoro). “Sono più rilassato/a” è la spiegazione.

Il percorso di coaching: 6 segnali che sei pronto – parte 3

 
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Poco importa quanto abbiamo ricevuto dalla vita,
abbiamo un costante desiderio di miglioramento.

Desideriamo di più.
Vogliamo di più.

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Più successo, più soldi, più felicità, rapporti più solidi e pensiamo,
sogniamo e lottiamo per ottenere quello che stiamo cercando.

I grandi manager, politici e atleti hanno un allenatore.

Tutti abbiamo (potenzialmente) bisogno di un coach.

Il professionista di fiducia che ti “allena” e prepara mentalmente ad affrontare con più fiducia e determinazione i cambiamenti improvvisi, i problemi quotidiani e la competitività sempre più aggressiva.

Il coaching è una delle risposte formative più efficaci alle sfide dei nostri tempi.

Questo potrebbe essere il momento di prendere in considerazione un coach. Ecco 6 segnali che sei pronto:

 
LA TUA CARRIERA DI SUCCESSO > scopri il percorso di coaching ideale per te
 

1. Hai capito che non sarai mai “veramente pronto”

Hai aspettato, rimandato, rinviato,
hai raccolto tutte le informazioni necessarie …
adesso devi fare il primo passo!

Non aspettare di essere preparato, perfetto o di “saperne di più”.

Non aspettare di essere pronto per iniziare il coaching.

Perché “veramente pronto” non lo sarai mai.

Non ti sentirai mai completamente pronto perché stai andando oltre la tua abituale zona di comfort,
stai prendendo una strada stimolante e affascinante ma anche ignota e (forse) piena d’insidie.

Anche se conosci tutta la teoria,
ma non “scendi” nella pratica sei sempre al punto di partenza.

Potresti leggere 100 libri di coaching, informarti per giorni o per anni,
ma non saprai mai tutto quello che c’è da sapere.

A un certo punto dovrai fermarti, respirare e … lanciarti!

 


 

2. Sei disposto a investire tempo ed energia

Il coaching richiede tempo ed energia.
Vero!

Non guardare solo l’investimento, prendi in considerazione (piuttosto) il ritorno di questo investimento: centrare i tuoi obiettivi, migliorare alcuni aspetti della tua leadership, andare incontro all’opportunità di sentirti ancora più vivo, più leader.

Pieno di energia e deciso a mostrare al mondo le tue reali capacità.
Vale la pena investire tempo ed energia con i percorsi di coaching? Certo che si!

E il costo? Nella mia esperienza, la spesa non rientra nelle “resistenze”.

Generalmente, chi è determinato, chi desidera dare una svolta, chi è stufo dei soliti risultati,
chi vuole lavorare su se stesso, il costo lo vede come un investimento e …vuole cominciare subito!

 


 

3. Hai deciso che è ora di cambiare

Per tanto tempo la routine ti ha dato un senso di sicurezza e di protezione?
Difficilmente hai fatto un passo fuori dal conosciuto,
dalla certezza, dalla zona di comfort?

Adesso basta.
Non ne puoi più.

Se fai quello che hai sempre fatto, se ti comporti/reagisci come sempre … otterrai sempre gli stessi risultati. Non hai bisogno della sfera magica per sapere che è così.

Adesso, hai capito che se non esci allo scoperto, non succederà mai niente … di stimolante, vitale.
Niente di esaltante.

Coaching per vivere i cambiamenti come incentivi e opportunità per la tua crescita -professionale e non- e non come minacce (e per questo da evitare) alla tua sicurezza e stabilità.

4. Hai capito di aver bisogno di una “spinta” per superare un ostacolo

Hai capito che non appena la salita comincia a farsi dura, anziché prendere l’opportunità per metterti alla prova, tiri fuori un ventaglio di giustificazioni per non continuare (o iniziare) e getti subito la spugna.

Piuttosto che metterti in gioco, te la prendi con la fortuna, il caso o il destino.

Perché ti nascondi dietro queste scuse per non-fare?

Che cosa succederà se continui a rimandare?

I percorsi di coaching per trasformare le difficoltà, che incontriamo nella vita, in un’opportunità di crescita, di progresso e per mantenere un approccio sempre proattivo verso gli eventi che ti accadono.

Se rispondi onestamente, ti renderai conto che è importante iniziare subito.
Non importa quale sia il tuo obiettivo.

5. Vuoi fare un salto di qualità

Anche se stai lavorando bene, in questi tempi incerti e complessi,
la sfida è essere sempre motivati e determinati nell’affrontare i cambiamenti improvvisi e la competizione sempre più organizzata.

Iniziare i percorsi di coaching non vuol dire essere impreparati, incompetenti. Incapaci.

Coaching non è un atto d’accusa verso la tua competenza o un’indicazione della tua non-capacità.

Significa semplicemente che grazie al supporto di un coach professionista è possibile migliorare la performance e raggiungere gli obiettivi, in meno tempo e meno dispendio di energie.

6. Hai capito che hai bisogno di un supporto professionale

Commercialisti, medici, avvocati ma anche architetti per interni, hair stylist e tecnici informatici,
sono professionisti a cui ci rivolgiamo quando abbiamo bisogno di cure specifiche,
consigli tecnici o assistenza pratica.

Di solito si fa così.
Chiedi aiuto e sostegno in caso di bisogno e necessità.

I percorsi di coaching sono la risposta più efficaci alle sfide dei nostri tempi. È una metodologia all’avanguardia nell’area della formazione.

Il coach non ha la bacchetta magica.

Ti affianca personalmente per aiutarti a raggiungere obiettivi più ambiziosi e appaganti,
investendo meno tempo, risorse ed energie.

Il coaching è cambiamento.

Un nuovo modo di pensare porta a nuove idee,
nuove strategie e nuove opportunità.

Se sei pronto per cambiamenti positivi, sei pronto per il coaching!

Il percorso di coaching: 9 credenze da sfatare. Subito – parte 2

percorsi di coaching

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 2
 

Ci sono molte credenze preconcette sul coaching.
Alcuni di queste sono infondate. Veri e propri miti.

Queste opinioni si sono diffuse fino a radicarsi.

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Ecco le principali credenze sul percorso di personal coaching che andrebbero sfatate. Subito.

1. “Non ho problemi. Sto lavorando bene. davvero. Non ho bisogno di un coach.”

Benissimo. Sono contento per te!

Anche se stai lavorando bene, il coaching non si concentra sui problemi e le difficoltà ma piuttosto sullo sviluppo delle potenzialità.

Il coaching è una formazione individuale all’avanguardia ideale se desideri qualcosa di più (più responsabilità, un livello più alto di efficacia come team leader o responsabile, un migliore equilibrio lavoro-privato ecc.).

Lavorare con un coach professionista (riservato e non giudicante) al di fuori della tua organizzazione può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi in meno tempo e meno dispendio di risorse.

 
LA TUA CARRIERA DI SUCCESSO > scopri il percorso di coaching ideale per te
 

2. “Ho delle domande e il coach mi dà le risposte.”

Esattamente il contrario.

Come coach ti pongo domande per aiutarti a scoprire e trovare le risposte “dentro di te”.
Una domanda ben ponderata può essere un valore immenso.

Il coaching non è consulenza.
Sei tu che devi rispondere alle domande.

Piuttosto che dirti cosa fare utilizzo vari approcci per tirare fuori le soluzioni dal “tuo interno”.

3. “Ho delle domande e il coach mi dà dei consigli”

Il coaching non comporta il dare consigli.

Piuttosto, si basa sul presupposto che le persone siano naturalmente creative,
e siano in grado di ottenere risultati migliori.

 


 

4. “Voglio risposte, voglio sapere cosa-fare e non sentirmi rivolgere domande.”

Le risposte sono dappertutto.
Non avrai problemi a recuperarle. Ti basta digitare.

E infatti ne trovi tante. Tantissime.
Purtroppo … le conosci già.

Le risposte che trovi sono generiche e tutt’altro che significative.
Il problema che (spesso) sono risposte standard e poco personalizzate.
Generiche e poco incisive.

Ecco perché è necessario un approccio individuale personalizzato sulle basi delle tue necessità.
I percorsi di coaching. Appunto.

5. “Posso semplicemente parlare con il mio migliore amico.”

A volte, un caro amico è la persona migliore per aiutarti a scavallare una situazione delicata.

Ma sarà difficile per lui/lei essere imparziale.
Non ti farà le domande difficili che “devono essere fatte”.

Il coach riuscirà a far emergere l’efficace prospettiva di un professionista, non coinvolto e non giudicante,
e per questo più efficiente.

 


 

6. Il coaching per essere efficace necessita di molto tempo

La realtà è esattamente l’opposto.

Se parliamo di obiettivi specifici il coaching è molto efficace in “dosi” brevi e mirate.

Ovviamente è irragionevole proporre miglioramenti importanti in un paio sessioni di coaching!

Per un obiettivo ampio e complesso (come potenziare la leadership e la comunicazione) è necessario discutere insieme la durata e la pianificazione.

7. Il personal coaching è costoso. È solo per grandi manager, atleti e professionisti famosi.

Potrebbe essere vero per alcuni coach altamente specializzati o molto famosi,
ma certamente non per tutti.

Nella mia esperienza, il costo non rientra nelle “resistenze”, perché le persone lo vedono i percorsi di coaching come un investimento su loro stesse.

Il focus è sulla crescita e lo sviluppo degli obiettivi personali.

8. Personal coaching è una specie di terapia

Questo è causa dei molti malintesi e danni d’immagine che ha subito il coaching nel corso degli anni.

È importante essere chiari …
l’analisi dei traumi passati esula dall’attività di coaching, che si basa prevalentemente sul presente e ciò che sarà il futuro.

Personalmente non propongo terapie, non curo disturbi o problemi psicologici.

Nel mio lavoro, se e quando è il caso, mi avvalgo della collaborazione e del supporto di colleghi professionisti (psicologo, psicoterapeuta, ecc..)

9. Il coaching non produce risultati

Il coaching è ottenere risultati!

Il percorso di personal coaching comporta la definizione e la pianificazione (di tutti i passi intermedi utili al raggiungimento) degli obiettivi.

Non si può parlare di percorsi di coaching senza parlare di risultati.

Il percorso di coaching: cosa è – parte 1

il percorso di coaching

 
STAI LEGGENDO LA PARTE 1
 

Spesso ricevo dai miei contatti una domanda: “Michele, potresti spiegarmi in concreto cosa è un percorso di coaching?”.

Ecco la prima parte (di un articolo diviso in più parti) estratto del mio libro “Autorevolezza” che spiega la struttura e la modalità del percorso di coaching.

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Il percorso di coaching

Il percorso di coaching è costituito da una serie di sessioni (incontri individuali) focalizzate sul raggiungimento di un obiettivo definito.

La puoi suddividere idealmente in una fase iniziale che permette la conoscenza reciproca, la definizione dell’obiettivo, la modalità e il numero di incontri che vogliamo effettuare.

Il numero delle sessioni dipende dalla complessità dell’obiettivo.

Per un obiettivo molto specifico, un singolo “blocco” o un ostacolo particolare possono essere sufficienti 2-3 sessioni di coaching per schiarirsi le idee e affrontare al meglio una situazione che sta causando ansia e preoccupazione.

Quando l’obiettivo è ampio e complesso è necessario discuterne. Programmare la durata e la pianificazione.

Esempi di obiettivi specifici:

  • Gestire al meglio un rapporto complicato con un collaboratore, collega o capo.
  • Migliorare la gestione di una particolare riunione o una situazione specifica.
  • Apprendere come porgere feedback costruttivi.
  • Potenziare il colloquio di lavoro.

 
LA TUA CARRIERA DI SUCCESSO > scopri il percorso di coaching ideale per te
 

Esempi di obiettivo di ampia portata:

  • Potenziare l’autorevolezza e la leadership.
  • Migliorare la comunicazione.
  • Aumentare la capacità di guidare, motivare e coinvolgere il team.
  • Migliorare l’autostima sul posto di lavoro.

La fase centrale è costituita da una serie di sessioni che ti permettono di esplorare nuove possibilità, delineare una strategia e un piano di azione concreto per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Inoltre, ti permetto di esplorare ed esprimere preoccupazioni e scetticismi, fare “fantasie” di business, in un ambiente riservato, con la tranquillità di poter riflettere ad alta voce.

Esprimere la tua creatività, essere più consapevole delle conseguenze dei tuoi atteggiamenti verso gli altri.

Tra una sessione e l’altra

È possibile uno scambio di e-mail (anche di questionari, valutazioni o strumenti) per aiutarti nel processo di riflessione e di azione.

La fase finale è, invece, dedicata al resoconto dei risultati raggiunti e alla valutazione di eventuali percorsi successivi.

Mediamente per un obiettivo complesso dopo il primo step di base costituito da 6-8 sessioni di coaching, se decidi di continuare, puoi prenderti una pausa oppure continuare subito il potenziamento con percorsi di coaching più avanzati.

 


 

Il dialogo segue un modello di conversazione

Le sessioni di coaching, pur sembrando “normali conversazioni” sono dialoghi strutturati e lineari che hanno un inizio ben definito, una parte centrale e una finale che permette di stabilire chiaramente obiettivi, scopi e risultati.

Per evitare che la sessione di coaching diventi una piacevole chiacchierata. Ogni sessione di coaching è fortemente operativa e richiede il tuo intervento diretto dell’interlocutore.

  • Le sessioni avvengono mediamente una volta ogni 10-15 gg.
  • Una singola sessione dura circa 50-60 minuti.

La “conversazione” di coaching che utilizzo si basa sul modello di Coach U International (elaborato in oltre 26 anni di presenza e di attività in più di 36 Paesi nel mondo) che garantisce un approccio strutturato e coerente sia nel percorso che nelle sessioni di coaching.

Le sessioni di coaching includono altri elementi fondamentali quali ascolto attivo, linguaggio interventistico, domande esplorative, feedback.

Avvengono faccia a faccia in un luogo di comune accordo oppure online o telefonico.

 


 

Il coaching online presenta diversi vantaggi:

  • Maggiore flessibilità nella programmazione delle sessioni.
  • Crea una zona di comfort emotivo (non c’è contatto visivo) che consente una comunicazione più profonda durante le sessioni.
  • È efficace per non sprecare tempo prezioso in spostamenti.
  • Permette di connettersi dal comfort e la privacy della propria casa o ufficio, ovunque ci si senta più comodi e a proprio agio.
  • Tariffe più vantaggiose rispetto agli incontri di persona.

Durante ogni singola sessione

Con il mio supporto ripercorri tutti i 5 steps del modello di conversazione e precisamente:

  • Focalizzare e definire l’obiettivo della sessione.
  • Esplorare e valutare nuove alternative e possibilità.
  • Stabilire il piano d’azione definendo tempi e modi.
  • Rimuovere possibili ostacoli all’esecuzione delle azioni.
  • Assumere l’impegno entro una data e riportare al coach l’azione specifica compiuta.

Il modello di conversazione non contempla nessun riferimento a tecniche legate all’attività terapeutica. L’analisi dei traumi passati esula dall’attività di coaching, che si basa prevalentemente sul presente e ciò che sarà il futuro.

Non propongo terapie, non curo disturbi o problemi psicologici.

Riservatezza

Durante le sessioni di coaching spesso vengono toccati temi confidenziali riguardo il tuo atteggiamento, i tuoi problemi o la tua carriera, rapporti conflittuali tra team e responsabili, evoluzioni, problematiche riguardanti aziende e società.

Questioni delicate e sensibili.

Per questo motivo, il tema della confidenzialità è un punto fondamentale della nostra “relazione” perché costituisce la base per l’indispensabile rapporto di fiducia e di trasparenza.

Il contenuto delle conversazioni di coaching, come i tuoi dati personali, quelli dell’azienda o della società per cui lavori, sono strettamente confidenziali e riservati.

Personalmente, prendo la questione così seriamente da non utilizzare nomi di persone e aziende per pubblicizzarmi, la mia attività sui social network è pari-allo-zero, nel mio sito non c’è la sezione “I miei clienti”.

Buon percorso di coaching!

LA PARTE 2 SARÀ ONLINE MERCOLEDI PROSSIMO.