Comunicare con il team di lavoro: 9 spunti
Sei il leader del tuo team.
È il momento di entrare nel concreto.
Fornire il tuo appoggio e aiutare chi ti circonda.
Far sentire che ci sei.
Sostieni e incoraggia la “tua gente”. Costantemente,
Fai sentire che sei un capo attento e presente anche e soprattutto in questi momenti difficili.
Sei il leader del tuo team
Devi trasmettere fiducia e importanza a ogni singola persona.
Diventa un supporto attivo e concreto per ognuno di loro.
Fai sentire la tua presenza.
Fai sentire la tua squadra importante.
1. Sii trasparente, chiaro e diretto
Non nascondere, raddolcire o minimizzare i fatti.
L’autenticità ti fa guadagnare la stima delle persone.
Evita i FORSE e i MA. Parole dispersive come “Giusto?” -“Vero? “portano inazione e confusione.
Il bisogno di addolcire il messaggio (quando vuoi comunicare con il team) ti induce a utilizzare parole dispersive che tolgono energia e incisività alla tua comunicazione.
2. “Buon lavoro” sono solo parole vuote se non entri nel concreto
Evita di minimizzare.
Non confortare sdrammatizzando le preoccupazioni.
Non negare l’evidenza con banali frasi di circostanza.
Se ignori l’ansia,
il tuo team penserà che non ti importi.
Non basta dire “Buon lavoro!” per comunicare con il team.
Sporcati le mani. Anche tu.
Ora più che mai.
Ti viene voglia di pedalare quando qualcuno (a fianco a te) comincia a pedalare.
3. Specifica quello che intendi dire
Evita di comunicare con il team in modo troppo indiretto, con domande che inducono alla riflessione o all’analisi.
Non stiamo parlando con bambini, lascia da parte gli indovinelli e vai dritto al sodo.
Se c’è qualcosa che devi dire, dillo, altrimenti meglio tacere!
Devi essere specifico. Diretto.
Spiega, esattamente quali azioni devono essere intraprese.
Quali comportamenti non ti sono piaciuti.
Non nasconderti.
Quando il mare è agitato, il capitano dovrebbe camminare sul ponte.
4. Rinforza la fiducia dei tuoi collaboratori
Chiediti spesso: “Come posso rafforzare la fiducia del mio team?”
Onora il lavoro di coloro che ti circondano.
Lascia che la tua gente sappia che conta.
Pensa quanto sono speciali-loro, non quanto sei speciale-tu.
Condividi esperienze, spiega le azioni e dai la possibilità di esplorare nuove opportunità.
Ringrazia il tuo staff.
Spesso.
5. Dimentica il tuo titolo o posizione
Non innamorarti di dare consigli.
Dai consigli con semplicità. È inebriante se qualcuno cerchi il tuo aiuto.
Tieni i piedi per terra.
Pretendi di più da te stesso che dai tuoi collaboratori.
Non dire mai “Io sono il capo”, a meno che tu non debba assumerti la piena responsabilità.
Oggi più che mai!
6. Dai supporto alle persone del tuo team
Ripensa alla tua vita.
Scommetto che ricordi ancora con ammirazione chi ti ha aiutato.
Includi tutti i collaboratori nelle riunioni e nelle discussioni.
Non emarginare,
escludere o escludere una sola persona.
7. Ascolta … davvero!
Ascolta cosa hanno da dire le persone, prima di esprimere il tuo punto di vista.
Non interrompere.
Usa le loro idee per migliorare il lavoro.
Fai sapere ai tuoi dipendenti che hai usato la loro idea o incoraggiali a implementarla.
Ascoltare va oltre il semplice “sentire” … è empatia.
Esprime interesse. Mostra rispetto. Riconosce il valore.
Crea fiducia. Rafforza la connessione.
Aumenta l’efficacia e l’efficienza.
Se sei disposto a metterti in discussione e cerchi costantemente evoluzione e crescita vuol dire che sei … un leader.
Un grande leader.
8. Non finire le frasi per comunicare con efficacia
Consenti al tuo collaboratore di concludere il suo discorso.
Devi contenere la voglia irrefrenabile d’interrompere per aggiungere qualcosa,
per correggere, per dire la tua, per stringere i tempi.
Se finisci tu le frasi non gli offri la libertà di esprimersi,
di esternare e di creare un contatto.
Così facendo sprechi solo tempo,
deprimi chi parla e riduci la comprensione del discorso.
E poi … sei così sicuro di sapere già tutto in anticipo?
E se per caso avessi mal interpretato le sue intenzioni?
Daresti vita a una serie di equivoci e malintesi (che ti faranno perdere ancora più tempo) che possono compromettere un rapporto o il buon esito di un progetto.
E anche ammesso che, grazie all’esperienza o all’intuito,
avessi davvero anticipato i propositi del tuo collaboratore in ogni caso, se interrompi,
ti stai precludendo la possibilità di capire “come” si sta esprimendo,
il vero messaggio nascosto, il “non detto“.
È davvero sicuro e tranquillo come dice?
È davvero disponibile o lo è solo perché non se la sente di dire “NO” al capo?
9. Evita d’interrompere il tuo collaboratore
“La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto.”
Peter Drucker
Ci sono tanti buoni motivi per ascoltare e non interrompere il tuo collaboratore.
Non è una questione quantitativa, ti bastano anche solo pochi minuti ma devi fare uno sforzo d’interesse,
di concentrazione e d’attenzione, per mostrare realmente la tua disponibilità verso il tuo collaboratore.
È facile capire perché i buoni ascoltatori sono leader tanto apprezzati e ricercati!
Credo che ognuno di noi debba riflettere su come comunicare con efficacia,
ascoltare e comprendere veramente gli altri.
- Sei aperto al dialogo o stai semplicemente sentendo cosa gli altri ti stanno dicendo?
- Sei realmente capace di mettere da parte i tuoi pensieri?
- Ascoltare con attenzione e accogliere l’altro senza giudicare?