Bassa autostima al lavoro? Spesso, sei tu, il tuo critico più severo – parte 2
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6. Ti lasci travolgere da fatalismo e rassegnazione
- “Lo sapevo, tanto le cose non cambieranno MAI”
- “Non riesco, e non ci riuscirò mai”
Gli eventi negativi costituiscono solo una parte della nostra vita.
Concentrarsi troppo sul negativo può portare a iper-controllo,
risentimento verso gli altri e un atteggiamento amaro nei confronti della propria vita.
La prossima volta che ti accorgi di essere ossessionato da pensieri negativi, ricorda di mantenere la prospettiva. Hai bisogno di una rappresentazione più sana ed equilibrata per progredire.
Non sentirti in colpa per tutto ciò che ti accade. Molti fattori sono fuori dal tuo controllo.
La tua responsabilità è limitata.
Inoltre, tutti commettiamo errori.
A volte possiamo rimediarvi, altre no.
Ma se sei eccessivamente rassegnato e fatalista resterai bloccato.
La tua vocina interiore alimenterà i pensieri negativi che generano il senso di colpa.
Impedendoti di andare avanti.
Invitandoti a rinunciare. Mollare.
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7. Bassa autostima sul lavoro? Non confrontarti sempre con tutto-e-tutti
- “Sono tutti migliori di me”
- “Gli altri hanno qualcosa in più”
Ecco uno dei modi perfetti per non muoverti, costruirti un alibi, una scusa, un pretesto, per non agire.
Confrontarsi con gli altri può essere frustrante, ognuno è meglio o peggio su un numero illimitato di scale di valori.
Tutti (ma proprio tutti-tutti) hanno assaporato il retrogusto amaro della sconfitta e della sfortuna nella loro vita professionale.
Se riduci al minimo le tue qualità, e guardi solo le caratteristiche vincenti degli altri,
ogni volta che ti confronti, finisci con l’amaro in bocca.
Dal confronto si esce quasi sempre (e inevitabilmente) sconfitti,
non perché gli altri siano migliori o tu sia una persona con poca qualità,
ma perché ti confronti con un’immagine ideale, ma spesso anche irraggiungibile.
Confrontare il peggio-di-te con il meglio-degli-altri non può che essere frustrante e limitante. Porta bassa autostima sul lavoro.
Alcune persone hanno più talento di te, altre un po’ meno.
Alcuni più esperienza, altri un po’ meno.
Semplicemente.
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8. Ti fai cullare dalla procrastinazione
- “In questo periodo sono stressato”.
- “Non sono ancora pronto”
- “Dal 1° gennaio comincio.”
- “Lo farò quando finisce la pandemia”
Abbiamo paure che ci impediscono di passare subito all’azione.
Camuffiamo i nostri timori parlando senza sosta di ciò che faremo.
Prima o poi. Un giorno.
Non lasciarti immobilizzare dalla bassa autostima sul lavoro, da scuse per non agire, dalla sindrome di “domani”: il tempo giusto per l’azione è oggi!
Rimandare serve solo a continuare a vivere la vita a metà, senza approfittare di ogni giorno che hai a disposizione.
Iniziare “da domani”, “da lunedì”, “dal mese prossimo” non ti farà cominciare mai!
Devi fare il primo passo adesso perché non esiste il giorno o l’ora giusta per iniziare a fare qualcosa.
Fallo in questo momento. Subito.
9. Lasci spazio a pensieri di inadeguatezza
- “Non sono portato”
- “Sono negato nei rapporti professionali”
È un vero e proprio auto-sabotaggio delle tue possibilità e della tua autostima!
La tua mente è condizionata da pensieri limitanti sulle tue possibilità che ti portano ad agire con poca sicurezza e decisione, ottenendo così risultati non all’altezza.
Non c’è nulla di male nel sentirsi sopraffatti o stressati. Se ritieni “di non essere abbastanza” allora non sarai mai abbastanza. Ecco la bassa autostima sul lavoro!
Non lasciare mai che questi pensieri ti impediscano di fare quello che vuoi.
Guarda quanto sei riuscito a realizzare e quanto ancora stai facendo. Continua a darti da fare invece di evitare ed isolarti.
Guardati intorno, ci sono persone di tutte le età, con situazioni finanziarie pessime che sono riuscite a fare grandi cose. Non è mai troppo tardi.
Evita un dialogo interno negativo. La mente ignora la negazione.
Se prima di una presentazione pensi “Non devo sbagliare”, la tua mente si focalizzerà immediatamente sullo sbagliare.
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10. Bassa autostima sul lavoro? Hai sempre pronte scuse per non agire
- “Tanto arrivano sempre i soliti raccomandati”
- “Non ho tempo”
Raccomandazioni e spintarelle ci sono sempre state. E ci saranno sempre.
Non dobbiamo rassegnarci a questo.
Ma dobbiamo piuttosto accettarlo ed evitare di prenderla come una scusa per non muoverci.
Per non agire.
Anche la scusa di non avere tempo regge poco. Infatti, se dai priorità alle cose veramente importanti,
scopri di avere tantissimo tempo (anche perché le cose realmente importanti sono poche!).
Tante volte il non-avere-tempo è una giustificazione per non fare o affrontare qualcosa,
o lanciarsi in una nuova impresa.
In conclusione …
Queste credenze limitanti andranno ad assorbire energia al tuo potenziale, rendendoti meno performante nel perseguimento dei tuoi obiettivi.
Se ti lasci succhiare in una spirale depotenziante di pensieri distorti e poco realistici, non c’è dubbio che metterai a dura prova la tua autostima.
Se poni attenzione al tuo dialogo interno potrai ottenere maggiore fiducia in te stesso e nelle tue capacità.
Non esistono emozioni giuste o sbagliate.
Le percezioni negative possono comunque comunicarti qualcosa di importante. Puoi imparare a gestirle e fare molto per migliorare la situazione.
È fondamentale, come avrai capito, creare un’alternanza di pensieri realistici e convinzioni positive che rappresentino un’alternativa valida ai pensieri negativi e alla bassa autostima sul lavoro.
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