Meeting aziendali: 8 errori che ti fanno perdere il carisma del leader
Foto di Yan Krukov
I meeting aziendali sono l’occasione per dimostrare la tua autorevolezza di leader.
Possono essere ispiratori e produttivi, quando fatti bene,
ma improduttivi e inutili o anche conflittuali se non hai il giusto atteggiamento.
Ecco 8 errori che ti fanno pagare in carisma e leadership verso i tuoi collaboratori:
1. Non sai gestire le obiezioni
Se qualcuno è in disaccordo con te, non prenderlo come un attacco personale,
(a meno che non sia davvero un attacco diretto a te).
Non rispondere a un’osservazione (che ritieni inadeguata) con un commento ugualmente inappropriato.
Non replicare con una risata, un sorriso o un’espressione severa.
Mantieni la calma. Cerca di non sembrare influenzato.
Il pericolo è l’escalation.
Non minacciare. Non attaccare.
Ti rende debole.
Come ho scritto nel mio libro “AUTOREVOLEZZA” non avere paura delle obiezioni, delle domande dei tuoi collaboratori (anche se provocatorie o poco pertinenti). È una grande opportunità per “aumentare” il tuo carisma e la tua leadership.
La scelta più debole che tu possa fare è cercare di evitarle con la speranza che scompaiano magicamente.
Non succederà.
Le osservazioni durante le riunioni devono diventare tue preziose alleate e per questo le dovrai quasi “stimolare”, piuttosto che temere.
Se fai ogni sforzo per trattare le obiezioni come “normali”,
avrai un dialogo più produttivo e autorevole.
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2. Arrivi impreparato ai tuoi meeting aziendali
“Oh, scusate. Sì, uhm … che cos’è questa riunione? Non ho letto l’e-mail.”
Un punto importante che era stato inserito nell’ultimo ordine del giorno e tu …
non sei pronto!
Sei occupato? Beh! Siamo tutti occupati.
Ognuno ha “rubato” del tempo per essere lì.
La riunione sarà senza dubbio sterile (anche il tuo carisma).
La mancanza di preparazione uccide il potenziale di qualsiasi riunione ancor prima che il primo tuo collaboratore si sieda o si collega in videoconferenza.
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3. Trasmetti insicurezza
- “Sono preoccupato che non raggiungeremo il nostro obiettivo.”
Il leader insicuro mette in discussione la propria e la capacità del suo team.
Non ha strategie, è solo preoccupato.
Il leader esitante non parla apertamente dei suoi dubbi, ma la paura nel suo tono dice tutto.
Il “non detto” si basa sulla paura, la pressione e l’incertezza.
Per favore …
parla con il tono da leader o non parlare affatto!
4. Sei negativo
Non rimuginare sulle preoccupazioni e sugli errori. I problemi (spesso) sono irresistibilmente “affascinanti”. Attraggono. Non ti ci stacchi più.
Quando si è troppo concentrati sulla risoluzione dei problemi,
termini la riunione mentalmente svuotato.
Inaridito.
Chiediti cosa puoi fare/dare per assicurarti che la riunione abbia successo.
Favorisci la connessione tra i partecipanti.
Concentrati su dove stai andando.
Non organizzare meeting aziendali solo perché devi.
Dedica più tempo alle opportunità, alle soluzioni, promuovi il progresso, onorando i punti di forza del tuo team. Le prestazioni eccellenti sono il frutto del potenziamento dei punti di forza e non solo della correzione dei punti deboli.
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5. La “tiri” lunga
Organizzare meeting aziendali brevi è una componente essenziale per aumentare la tua autorevolezza e migliorare l’efficienza del team.
Pianifica solo il tempo che ti serve. Se supponi di poter concludere la riunione in 45 minuti non “arrotondare” a 60 minuti.
Quindi dai alle tue riunioni un “punto fermo temporale” e rispettalo!
Se ritieni di aver bisogno di 45 minuti, pianifica 45 minuti.
Ciò costringerà te e gli altri partecipanti a rimanere concentrati.
6. Parli “troppo”
La riunione è improduttiva se parli tu per tutto il tempo.
Non essere così ansioso di dispensare perle di saggezza ai tuoi collaboratori.
Se conduci riunioni e ami la tua voce, farai innervosire tutti.
“Quello che dovete capire è…”
C’è qualcosa di più frustrante e irritante sentirsi dire che … tra qualche secondo ci aprirai le porte del sapere.
Questa frase ha un certo retrogusto paternalistico, che probabilmente ispirerà le persone solo a non ascoltare il resto.
Salta i giudizi personali.
Non esaminare ogni dettaglio della riunione precedente ed evita di ricercare l’approvazione degli altri. Smetti di interrompere e di aggiungere orpelli e ridondanze ogni volta che qualcun altro parla.
Non solo è noioso, è inutile.
Soporifero.
Una volta persa l’attenzione del gruppo è difficile (se non impossibile) riconquistarla.
Aggiungi valore, non parole.
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7. Spegni l’entusiasmo
- “Ci abbiamo già provato.”
- “Non abbiamo tempo.”
- “Non è un nostro problema.”
- “Abbiamo sempre fatto così.”
- “Non è nel budget.”
- “Mettiamolo nel cassetto per ora.”
Scuotere la testa, roteare gli occhi, sorridere in modo ironico …
può interrompere una discussione appassionata in pochi secondi.
In qualità di team leader è importante incoraggiare il tuo team a ottenere le massime prestazioni. Ciò significa usare cautela quando si commentano le idee generate dal gruppo.
Potresti non essere d’accordo ed è giusto dire la tua opinione,
ma fallo con tatto.
Non spegnere l’entusiasmo delle persone che lavorano con a te!
Non intendo che devi farti prendere dall’ardore, sgranare gli occhi come Rolando (il personaggio di Aldo Baglio del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) quando esclama “Non ci posso credere!” ma neanche accogliere le parole con un’espressione del viso corrucciata e scettica e … chiudere ogni possibilità.
8. Chiudi i meeting aziendali senza programmare azioni specifiche
I meeting aziendali che terminano senza azione è solo tempo sprecato.
Proprio come ricerchi preparazione e chiarezza prima della riunione, così dovresti concretizzarla quando la termini: ottenere chiarezza sui passaggi successivi.
Se non pianifichi azioni da intraprendere, perdi tempo tu, lo stai facendo perdere agli altri,
pagando in autorevolezza!
Per mostrare la tua leadership, assegna compiti e assicurati che tutti siano d’accordo sulla scadenza della loro esecuzione.
Chiedi o decidi chi-fa-cosa ed entro-quando.
In definitiva i meeting aziendali …
dovrebbero entusiasmare, incuriosire, chiarire tutti i dubbi.
Permettere la partecipazione attiva di tutti,
sollevare incertezze, indurre a fare domande, a parlare, mantenere una discussione aperta (senza timore e senza sentirsi a disagio) ma soprattutto devono consentire un ascolto attivo (da parte tua).