“Mi parli di lei”: come presentarsi in modo efficace al colloquio di lavoro – parte 2

mi parli di lei

Foto di Mateusmiliano10

LEGGI ANCHE > la parte 1

Prepara 1 o 2 affermazioni efficaci

Quando rispondi alla domanda “ Mi parli di lei ”, tieni bene a mente per quale lavoro ti stai candidando.
La tua risposta dovrebbe dimostrare all’intervistatore perché sei la persona adatta per quel lavoro ma anche per quel tipo d’azienda.

Iscriviti alla mia newsletter.

Compilando il modulo riceverai news e aggiornamenti sulla formazione e il coaching.

È fondamentale portare l’attenzione della presentazione sui benefici economici, organizzativi o amministrativi che puoi dare all’azienda se ti assumerà:
inserisci dove puoi, una cifra o un esempio concreto che quantifica i vantaggi portati.

Preparati 1-2 affermazioni efficaci … trova un particolare, un’abilità (che possa colpire e fare la differenza),
il tuo maggiore punto di forza e che preparino il campo per la discussione successiva.

Evita di dire banalità tipo “Sono la persona che cercate!” o “Avete trovato l’uomo giusto che fa per voi!”.
Meglio evidenziare altri fattori come la disponibilità negli orari di lavoro, a trasferimenti, a formarsi specificamente, etc.

Esercitati allo specchio

È importante cosa dici ma lo è altrettanto come lo dici.

Il miglior modo per sembrare sicuri di sé in un colloquio di lavoro è fare pratica davanti a uno specchio.
Esercitati a raccontare la tua storia a voce alta, davanti allo specchio.
Usa un orologio per tenere il tempo (cerca di stare dentro i 2 minuti) e un registratore per registrare la tua voce.

Schiarisciti la voce come nella prova microfoni e via … prova, riprova, e prova ancora!
Oltre a cosa dici, controlla la tua postura e il tuo sguardo (devi guardare negli occhi il tuo interlocutore senza fissarlo) assicurati che il tuo tono di voce non sia mono-tono, molle,
troppo modesto oppure sopra le righe.

Mi parli di lei: ricapitolando (tempo ca. 2 minuti)

 

1. Presentazione (ca. 30 secondi)

Preparati un discorso brevissimo,
un ritratto chiaro e conciso: chi sei, i tuoi studi, la tua carriera,
le passate esperienze di lavoro e la tua evoluzione lavorativa.

 


 

Non citare date precise ma nomina le ditte per le quali hai lavorato,
il tuo ruolo e le tue responsabilità.

Per esempio: “Sono cresciuto a Como, ho studiato a Milano “store management”. Ho lavorato per 8 anni presso XXXX prima come assistant e poi quale store manager, responsabile della gestione quotidiana del punto vendita e di 8 membri del personale.
Negli ultimi 3 anni ho occupato presso YYYY il posto di …
”.

2. Passaggio critico (ca. 10-15 secondi)

Questo è un momento critico e delicato, dovrai menzionare perché al momento sei senza lavoro o perché desideri cambiare azienda.
Occhio a cosa dici perché Il tuo interlocutore presterà ancora maggiore attenzione a come gestirai questo passaggio.
Puoi evitarlo ma parlandone manderai un messaggio di sicurezza e trasparenza.

Non mentire ed evita di parlare di conflitti e incomprensioni vissuti con il capo o il datore di lavoro precedente.
Mostrati sereno ed esprimi il tuo desiderio di essere messo alla prova.
Non dilungarti e non perderti nei dettagli.

Per esempio: “Dopo aver lavorato da XXXX per 5 anni, ho imparato moltissimo.
Adesso mi sento pronto per assumermi maggiori responsabilità.
Credo che sia arrivato il momento di spostarmi in una realtà più grande, come la vostra,
che mi permetta ancora d’imparare e di mettere in pratica ciò che ho appreso fino ad oggi
”.

3. Il futuro (ca. 1 min. e mezzo)

Questa è la parte più lunga della tua presentazione ed è dedicata ai tuoi futuri obiettivi.

 

 

A quale settore o funzione stai mirando? Quali sono i tuoi desideri o obiettivi?
Qual è la tua prossima mossa di carriera o perché sei interessato a lavorare per quel particolare datore di lavoro?

Dimostra che vuoi realmente costruirti una carriera solida (i datori di lavoro sono alla ricerca di candidati interessati a una carriera a lungo termine).
Mostrati ambizioso e motivato ma senza esagerare.
Esprimi gli obiettivi che vuoi raggiungere coerentemente con il lavoro richiesto.

Per esempio:” … mi auguro di essere in una posizione di grande responsabilità per quanto riguarda il mio lavoro. Non so di preciso in quale posizione ma so che ho le competenze e l’esperienza necessarie per crescere professionalmente …”.

4. Concludi con una domanda

Preparati a casa delle domande sulla situazione aziendale o sul ruolo proposto (è fondamentale prendere info sull’azienda).

Mi piacerebbe discutere con lei di come potrei fare qualcosa di simile per voi/la vostra azienda” oppure “Quali sono le abilità che ricercate/ritenete necessarie per ricoprire questa posizione?”.

La palla passerà di nuovo al tuo interlocutore ma così facendo avrai posto le basi di una vera discussione produttiva.

Conosciuti i bisogni del datore di lavoro, potrai fare esempi concreti della tua esperienza lavorativa che risolvano quei bisogni;
non è necessario che siano gli stessi esempi, basta che dimostrino di possedere queste abilità.

Questi semplici consigli ti permetteranno di rispondere con più fluidità ed efficacia alla domanda “ Mi parli di lei “ e di non farfugliare qualcosa di poco comprensibile.
Una risposta ben strutturata ti consentirà di impressionare subito il datore di lavoro e di piazzare una solida base per il prosieguo dell’intervista. In bocca al lupo!

Scopri il mio coaching per il colloquio di lavoro

“ Mi parli di lei ”: come presentarsi in modo efficace al colloquio di lavoro – parte 1

mi parli di lei

Foto di Mateusmiliano10

Molto probabilmente durante il colloquio di lavoro dovrai parlare di te.

Mi parli di lei”.
Quasi tutte le interviste di lavoro iniziano cosi,
si sa.

Eppure pur trattandosi di una domanda molto frequente sono pochi a prepararla con efficacia;
forse perché ha l’aria di essere una domanda innocua.

Iscriviti alla mia newsletter.

Compilando il modulo riceverai news e aggiornamenti sulla formazione e il coaching.

In parte lo è ma al contempo serve al selezionatore per capire subito chi non si è preparato.

Mi parli di lei. Una domanda innocente?

Sembra … la domanda ha un’aria innocua e informale,
aiuta a mettere a proprio agio e mira a fare abbassare le difese infatti …
ecco che poco dopo, sono in molti (purtroppo) che iniziano a sparlare con la storia della loro vita,
con i problemi personali o addirittura con conflitti e incomprensioni vissuti con il capo o il datore di lavoro precedente.

Ecco perché rispondere a questa domanda in maniera confusa o negativa,
ti può mettere da subito in cattiva luce
.

Al contrario, un’ottima presentazione ti darà immediatamente qualche punto in più.

Non cercare di “venderti” durante la presentazione (è troppo presto) perché così facendo sei percepito dal selezionatore come una persona che mira esclusivamente al posto di lavoro ed è più concentrato sui propri bisogni che a quelli dell’azienda.

Prepara la tua presentazione

E’ il momento di prepararti un discorso.

Se non lo fai,
il pericolo è di passare da palo-in-frasca,
riempire il discorso d’intercalari, “uhmmm”, “cioè” o silenzi imbarazzanti.

 

 

Esitare o blaterale durante il colloquio dimostra che sei impreparato e approssimativo.
Evita anche di fare un riassunto del tuo CV perché l’esaminatore ne ha già uno e poi suona noioso e prevedibile.

Devi preparare un tuo ritratto nitido e conciso: chi sei, i tuoi studi, come si è sviluppata la tua carriera, le passate esperienze di lavoro, com’è nato l’interesse per quel particolare settore, le tue ambizioni, qual è la tua maggiore forza e quali benefici apporterai all’azienda per la quale ti stai candidando.

Metti in risalto i tuoi successi (senza esagerare) e il motivo per il quale vuoi lavorare per quella determinata azienda.
È sicuramente il modo migliore per attirare l’attenzione dell’intervistatore e incuriosirlo di più sul tuo conto.

Se hai alle spalle diversi anni di esperienze in settori differenti,
scegli quelle più interessanti o rilevanti,
rispetto al tipo di azienda per cui ti stai proponendo.

Focalizzati sui bisogni dell’intervistatore

Con la domanda “ Mi parli di lei ” è facile pensare che l’intervistatore voglia sapere qualcosa su di te come persona.
In verità, si aspetta che gli spieghi perché ti senti qualificato per quel ruolo e quale può essere il tuo contributo per la sua organizzazione.

Fai in modo che i bisogni dell’intervistatore siano esattamente in linea con la tua figura professionale.
In poche parole, spiega in una o due frasi perché sei adatto a quel lavoro.

Non decantare le tue lodi

Se utilizzi la presentazione per decantare le tue lodi e magnificare le tue qualità d’impiegato o manager modello rischi di annoiare il tuo interlocutore.
Evita di divagare e di trasformare questa presentazione in una lista delle tue qualità.

 


 

Non esagerare e non sottovalutarti;
essere specifico e concreto, quanto più possibile,
è il modo migliore per centrare l’obiettivo.

Preparati un messaggio chiaro e preciso

Non ti perdere nei dettagli,
lascia al tuo interlocutore la scelta di approfondire i punti che ritiene più importanti.

Non imparare a memoria la tua presentazione ma parla con naturalezza.
Devi essere chiaro, sintetico e incisivo: poche cose,
pochi messaggi che però devono lasciare il segno.

Prepara degli esempi concreti per dimostrare le tue competenze,
le tue conoscenze e le tue capacità di superare situazioni difficoltose.

CONTINUA A LEGGERE > la parte 2

Come scrivere una lettera di presentazione efficace (parte 2)

lettera presentazione

Leggi anche la parte 1.

Contenuti chiari e struttura snella

Ecco gli elementi base che dovrebbe contenere una lettera di accompagnamento:

1. Il luogo, la data, I tuoi dati e quelli della società per cui ti candidi;

2. L’oggetto deve contenere l’esplicito riferimento al ruolo per il quale ti candidi;

3. Nelle prime righe evidenzia il mezzo attraverso il quale hai saputo del posto vacante (annuncio, informazione ricevuta da un amico o indicazione dell’Ufficio del lavoro, etc.);

 


 

4. Motivo della candidatura. Nel 1° paragrafo devi spiegare il motivo per il quale stai scrivendo all’azienda o al datore di lavoro;

5. I paragrafi centrali devono esaltare i tuoi punti di forza e indicare i punti d’incontro tra le tue esperienze e competenze e il ruolo vacante per il quale ti stai candidando;

6. Rimarca le tue competenze, conoscenze ed esperienze professione, a seguire la tua attuale funzione e attività;

7. Nella conclusione, ringrazia per l’attenzione e dai la tua disponibilità a un colloquio conoscitivo;

8. Non dimenticare la firma e l’autorizzazione al trattamento dei tuoi dati;

La lettera di presentazione non deve essere eccessivamente lunga, altrimenti potrebbe portare il selezionatore a cestinarla senza neanche leggerla. Bastano dieci – quindici righe. Inoltre, utilizza inchiostro nero e scegli un carattere stile Times New Roman, Arial o simili.

Ripeti i concetti presenti nell’offerta

Un ottimo metodo per dare immediatamente, a chi legge, l’idea di avere di fronte una candidatura “ragionata” è quello di ripetere alcuni concetti presenti nell’offerta.

Ad esempio se nell’offerta si richiede “conoscenza di SAP Business One ”, inserire nelle prime righe della lettera di presentazione: “… come potrete vedere più approfonditamente nel mio CV allegato, ho tre anni di esperienza come supporto al responsabile finanze e in particolare conosco molto bene il software gestionale SAP Business One”.

Altro esempio: in un annuncio per venditori settore luxury, si richiede “precedente esperienza” nel settore. Nella lettera di presentazione inseriremo la frase: “Ho i requisiti da voi richiesti, infatti, ho maturato oltre quattro anni di esperienza nel settore lusso e nello specifico dell’alta orologeria, nella boutique XXXXX di ST. Moritz, dove mi occupavo di vendita a clientela internazionale”.

Oppure se nell’offerta si richiede “disponibilità a frequenti trasferte”, inserire nella lettera: “Nella mia ultima occupazione ho avuto la possibilità di compiere numerose trasferte (Svizzera, Italia ed Europa dell’Est), sono dunque molto interessato a un’occupazione che mi dia la possibilità di effettuare trasferte presso clienti e fornitori”.

Parola d’ordine: Personalizzazione

È fondamentale che la lettera di presentazione non sia scontata.

Se il CV è un elenco del tuo percorso formativo e professionale, la lettera di presentazione ha una forma meno schematica e più spontanea … qui puoi concederti qualche libertà in più, una forma meno schematica e più genuina! Ricorda che la lettera di presentazione dovrà in qualche modo colpire l’attenzione di chi la sta leggendo.

È opportuno utilizzare termini tecnici del settore per il quale ci si candida e personalizzare ogni lettera creando “ponti di collegamento” tra le tue competenze ed esperienze e la posizione scoperta che speri di occupare (“Ho trovato interessante la vostra specializzazione nel settore sartoriale perché… ”).

Per personalizzare la tua lettera motivazionale e quindi una candidatura, non è necessario ri-scriverla ogni volta, basta variarne un 25-30%, tutte le volte, in funzione dell’offerta alla quale si risponde.
 

 

Candidatura via mail

Nell’invio della candidatura via mail, la lettera di presentazione deve essere inserita nel “corpo del testo” della mail. ll selezionatore vedrà quindi immediatamente la tua presentazione e solo dopo aprirà il file CV allegato, in formato docx o PDF.

Cosa evitare nella lettera presentazione

Lettera d’accompagnamento uniformata. Ogni lettera andrebbe personalizzata per ogni singola azienda cui ti rivolgi. In effetti, le varie realtà aziendali sono tutte diverse tra loro, anche quelle che appartengono allo stesso settore.

Lettera troppo lunga. La sintesi è una qualità, anche in queste occasioni. Perciò, evita di scrivere una lettera di motivazione di due pagine. È d’obbligo concentrare ciò che si ha da dire in poche righe.

Errori d’ortografia. È necessario inviare una lettera priva di errori, pulita e completa di tutti i documenti usuali. Se lo ritieni utile, chiedi a qualcuno di correggertela. La meticolosità, in questo caso, non è mai troppa. Rileggi la tua lettera a mente fresca alcune ore dopo averla scritta o il giorno successivo.

Utilizzare uno stile piatto. Senza esagerare mostra entusiasmo e vivacità per il lavoro per cui ci si candida!

Non dimenticare la firma o l’autorizzazione all’uso dei dati personali. Il rischio è quello che, senza autorizzazione da parte tua, tutto si blocchi.

Se hai poca o nessuna esperienza

• Enfatizza che hai lavorato, anche per poco tempo, in un luogo prestigioso e in linea con il lavoro per cui ti candidi:

• Inserisci le tue esperienze di volontariato;

• Scrivi i tuoi hobby e interessi personali che forniscano in qualche modo elementi utili al tuo profilo. Per esempio, le grandi catene di articoli sportivi, richiedono spesso figure professionali “che praticano sport”;

• Parla dei tuoi desideri e le tue aspirazioni professionali;

• Dai la tua disponibilità lavorative (part-time, week-end, disponibilità a viaggi, trasferimenti, etc.);

Accompagna il tuo curriculum con una bella lettera di presentazione, in cui spieghi chiaramente perché sei interessato a quel lavoro e quali sono le tue aspirazioni professionali. Non essere vago ma determinato e motivato. Evita frasi tipo”disposto a qualsiasi lavoro” perché suona “caritatevole” e poco avvincente.

Leggi la parte 1.

Concludendo … la lettera di candidatura è il tuo biglietto da visita. Essa determina in buona parte se sarai invitato a un colloquio di presentazione.

Sei contento di come hai descritto te stesso?
Il tuo messaggio è chiaro?
Ritieni che la lettera invogli a conoscerti?

Come scrivere una lettera di presentazione efficace (parte 1)

lettera di presentazione

“Sparare nel mucchio” decine di candidature “prestampate”, identiche per tutti gli invii,
è molto comodo ma poco efficace perché si dà immediatamente l’impressione che per candidarci abbiamo speso solo pochi minuti del nostro tempo.

Non sorprendiamoci dunque,
se non riceviamo risposte (anche se negative) anche dopo innumerevoli candidature.
Il motivo è semplice: la candidatura non è mirata.

Un selezionatore esperto si accorge in pochi secondi,
se si trova davanti ad un candidato che ha letto con attenzione l’annuncio e ha personalizzato la sua presentazione,
oppure se deve leggere una candidatura generica, inviata in massa,
con il più classico dei copia-incolla.

La maggior parte dei selezionatori dà più valore, e spesso una risposta,
a quelle del primo caso mentre sorvola o cestina le candidature del secondo.

La lettera di presentazione, è spesso sottovalutata rispetto al CV ma riveste invece un’importanza enorme,
perché può aiutarti a entrare in contatto con l’azienda, catturare l’attenzione del selezionatore (con lo scopo di ottenere un colloquio) e rimarcare la tua professionalità.

Inoltre dimostra, in pochi secondi, il nostro reale interesse per la posizione;
una personalizzazione ad-hoc indica che “si è letto,
ci si è informati e si è studiato
” prima di inviare la candidatura.

 


 

Ė fondamentale,
ricordarsi di focalizzare la propria attenzione sul destinatario, e sui suoi bisogni,
e non sulle nostre aspirazioni.

Pianifica la tua lettera di presentazione

Se ti candidi come risposta a un annuncio, leggilo bene e annota:

• Le 3-4 competenze principali che richiede la posizione;
• Le ragioni per cui il tuo profilo corrisponde all’impiego;
• I motivi per i quali sei adatto a lavorare per quell’azienda o datore di lavoro;
• Che cosa ti attrae di più di questo impiego;

Occorre differenziare per differenziarsi.

Il che significa che devi personalizzare ogni lettera di motivazione in base alle caratteristiche dell’azienda.

Chiediti.
Come posso trasmettere, in poche righe, la mia motivazione e il mio entusiasmo per quel lavoro?
Spiegare che il mio profilo è adeguato a questa mansione?
Come posso convincere il selezionatore che, se assume me,
mi dimostrerò la persona giusta per quell’azienda in quel ruolo?

Non limitarti a ripetere il tuo CV

Non fare della tua lettera di presentazione una versione “concentrata” del tuo CV.
Lo scopo è presentarsi a un potenziale datore di lavoro e spingerlo a guardare il tuo CV (considera che la tua lettera di presentazione sarà letta prima del CV).

Senza ripetere il contenuto del curriculum allegato,
usa la lettera di presentazione come il tuo biglietto da visita,
sfrutta quest’occasione per chiarire e far conoscere, in poche righe,
aspetti del tuo percorso lavorativo o della tua personalità.

Trasmetti curiosità e interesse per il settore cui ti candidi.
 

Dai un nome al destinatario

Cerca di evitare le aperture generiche del tipo: “Spett.le ditta”, “Spett.le società” o “Egregio direttore del personale”.
Cerca di scoprire nome, titolo e ruolo della persona che prenderà in mano la tua applicazione.

Questo piccolo sforzo in più è indispensabile.

Potrebbero essere il tuo futuro capo,
un collega oppure un consulente esterno (nelle piccole aziende il selezionatore è anche il titolare).

Se la lettera di presentazione è indirizzata,
direttamente a lui/lei avrà senza dubbio un impatto positivo maggiore.

Se proprio non conosci il nome del responsabile …
puoi, volendo, telefonare all’azienda e informarti oppure inserire il nome dell’azienda: “Spett.le XXXX SPA”,
è fondamentale per dare l’idea di aver “spedito la candidatura proprio a loro“.

Informati sull’azienda e sui loro prodotti /servizi

Diamo all’azienda o alla persona alla quale inviamo la nostra lettera di presentazione il messaggio chiaro che,
prima di candidarci ci siamo informati e abbiamo “studiato” i loro prodotti o servizi!

Usa frasi tipo: “Devo riconoscere di essere stata colpita favorevolmente dai contenuti del vostro sito internet,
dai vostri prodotti e dai risultati del vostro staff, perché …
”.

Ogni informazione sull’azienda o datore di lavoro può diventare fondamentale.
Più sarai informato,
più impressionerai il tuo potenziale datore di lavoro
!

Queste informazioni ti permettono di formulare domande mirate e precise anche durante il colloquio, di giustificare la tua candidatura, di sottolineare il tuo interesse per il posto di lavoro e dimostrare intraprendenza e professionalità.

Continua a leggere la parte 2.

Lettera di presentazione per store manager: è tempo di differenziarsi!

Lettera di presentazione per store manager

Riesci a esprimere in pieno nella lettera di presentazione il tuo potenziale di store manager? Ti piacerebbe mostrare il tuo valore ed essere più intraprendente e propositivo?

La lettera di presentazione è il tuo biglietto da visita, devi mostrare la validità della tua candidatura, i tuoi punti di forza e gli elementi di contatto tra il tuo profilo professionale, l’azienda e il ruolo specifico per cui ti stai proponendo.

È opportuno utilizzare termini tecnici del settore retail e personalizzare ogni lettera creando “ponti di collegamento” tra le tue competenze ed esperienze e la posizione scoperta che speri di occupare (“ … mi propongo per il vostro settore di abiti su misura perchè ho maturato una buona esperienza nell’attività sartoriale di famiglia … ”).

Lettera di presentazione per store manager: come renderla efficace?

Ti sei già chiesto com’è opportuno rivolgersi al selezionatore?
Quali sono le abilità specifiche o i punti di forza da evidenziare nella lettera?
E’ necessario scrivere contenuti diversi dal tuo CV di store manager?
Quanto deve essere lunga una lettera di presentazione?

 


 

È importante che la lettera di presentazione per store manager non sia scontata.

Differenziare per differenziarsi

Un selezionatore esperto si accorge in pochi secondi se ha davanti un candidato che ha personalizzato la sua presentazione oppure se deve leggere una candidatura generica, inviata in massa con il più classico dei copia-incolla.

Inutile dire che la maggior parte dei selezionatori dà più valore, e spesso una risposta, a quelle del primo caso mentre sorvola o cestina le candidature del secondo. È fondamentale dimostrare il nostro reale interesse, indicare che “abbiamo letto, ci siamo informati e ci siamo applicati” prima di inviare la nostra candidatura.

È fondamentale personalizzare ogni lettera di motivazione per store manager in base alle caratteristiche dell’azienda cui lo invii.

Chiediti.

Come posso trasmettere, in poche righe, la mia motivatone e il mio entusiasmo?
Come posso spiegare che il mio profilo è adeguato a questa mansione?
Come posso convincere il selezionatore che, se assume me, mi dimostrerò la persona giusta per quell’azienda in quel ruolo?
La lettera di presentazione, rispetto al CV, ha una forma meno schematica e più spontanea … ti puoi concedere qualche libertà in più e renderla più genuina!

Non fare della tua lettera di presentazione per store manager una versione “ristretta o concentrata” del tuo CV. Lo scopo è presentarsi a un potenziale datore di lavoro e spingerlo a guardare il tuo curriculum (considera che la tua lettera di presentazione sarà letta prima del CV).

Senza ripetere il contenuto del curriculum allegato, usa la lettera di presentazione come il tuo biglietto da visita, sfrutta quest’occasione per chiarire e far conoscere, in poche righe, aspetti del tuo percorso lavorativo o della tua personalità.

Per personalizzare la tua lettera motivazionale e quindi una candidatura, non è necessario ri-scriverla ogni volta, basta variarne un 25-30%, tutte le volte, in funzione dell’offerta alla quale si risponde.

 
POTENZIA LA TUA LEADERSHIP> scopri il percorso di coaching ideale per te
 

Raccogli informazioni sull’azienda

È indispensabile conoscere l’azienda o datore di lavoro cui intendi spedire la tua candidatura di store manager. Più sarai informato, più impressionerai il tuo potenziale datore di lavoro! Ogni informazione può diventare fondamentale. Trova il maggior numero d’informazioni.

Visita il sito web dell’azienda o del datore di lavoro, cerca le caratteristiche organizzative, il settore specifico nel quale opera.

L’azienda quale immagine trasmette?
Il linguaggio è informale, tecnico o “pomposo”?
Quali sono i termini specifici più usati?
Parlano di responsabile punto vendita o di store manager?
Ci sono molti termini tecnici o in inglese?

Cerca il nome del destinatario della tua lettera di presentazione.

Cerca di scoprire nome, titolo e ruolo di chi leggerà la tua lettera. Potrebbe essere il tuo futuro capo/a, un collega oppure un consulente esterno (nelle piccole aziende il selezionatore è anche il titolare). Se la lettera di presentazione è indirizzata, direttamente a lui/lei avrà senza dubbio un impatto positivo maggiore.

Contenuti della lettera di presentazione

Ecco gli elementi base che non dovrebbe mancare nella tua lettera di presentazione per store manager:

1. Il luogo, la data, I tuoi dati e quelli della società per cui ti candidi;

2. L’oggetto deve contenere l’esplicito riferimento al ruolo per il quale ti candidi;

3. Nelle prime righe evidenzia il mezzo attraverso il quale hai saputo del posto vacante (annuncio, informazione ricevuta da un amico o indicazione dell’Ufficio del lavoro, etc.);

4. Motivo della candidatura. Nel 1° paragrafo devi spiegare il motivo per il quale stai scrivendo all’azienda o al datore di lavoro;

5. I paragrafi centrali devono esaltare i tuoi punti di forza e indicare i punti d’incontro tra le tue esperienze e competenze e il ruolo vacante per il quale ti stai candidando;

 
CARRIERA DI SUCCESSO> scopri il percorso di coaching ideale per te
 

6. Rimarca le tue competenze, conoscenze ed esperienze professione, a seguire la tua attuale funzione e attività.

7. Nella conclusione, ringrazia per l’attenzione e dai la tua disponibilità a un colloquio conoscitivo;

8. Non dimenticare la firma e l’autorizzazione al trattamento dei tuoi dati;

La lettera di presentazione non deve essere eccessivamente lunga, altrimenti potrebbe portare il selezionatore a cestinarla senza neanche leggerla. Bastano dieci – quindici righe. Inoltre, utilizza inchiostro nero e scegli un carattere stile Times New Roman, Arial o simili.

 

 

Ripeti i concetti presenti nell’offerta

Un ottimo metodo per dare immediatamente, a chi legge, l’idea di avere di fronte una candidatura “ragionata” è quello di ripetere alcuni concetti presenti nell’offerta.

Un esempio: in un annuncio per ricerca store manager settore luxury, si richiede “precedente esperienza” nel settore. Nella lettera di presentazione inseriremo la frase: “Ho i requisiti da voi richiesti, infatti, ho maturato oltre quattro anni di esperienza quale store manager nel settore lusso, e nello specifico dell’alta orologeria, per la boutique XXXXX di ST. Moritz”.

Candidatura via mail

Nell’invio della candidatura via mail, la lettera di presentazione per store manager deve essere inserita nel “corpo del testo” della mail. Il selezionatore vedrà quindi immediatamente la tua presentazione e solo dopo aprirà il file CV allegato, in formato doc, docx o PDF.

Concludendo … Accompagna sempre il tuo curriculum con una bella lettera di presentazione, in cui spieghi chiaramente perché sei interessato a quel lavoro e quali sono le tue aspirazioni professionali. Prima di spedirla/inviarla chiediti:

Sono contento di come mi sono descritto?
Il mio messaggio è chiaro?
È una presentazione che invoglia a conoscermi?

Se non sei convinto, aspetta … modifica e migliorala costantemente perchè la lettera di candidatura è il tuo biglietto da visita e determina in buona parte se sarai invitato a un colloquio di selezione.

Curriculum store manager: 7 chiavi per renderlo molto più appetibile – parte 2

curriculum store manager

LEGGI ANCHE > la parte 1

Nella parte 1 puoi trovare i primi 3 punti e le competenze più richieste nel settore store management.

4. Lessico appropriato: display o scaffali?

A che tipo di azienda spedisci il tuo curriculum store manager? Alcuni accorgimenti, correzioni o variabili possono risultare vincenti.

Con le multinazionali o grandi aziende è meglio fare uso di verbi specifici (supervisionare, assicurare, ottimizzare, etc.) e termini tecnici (layout, display, loss prevention, database clienti, etc.) mentre per aziende più piccole o realtà “più informali” è preferibile usare verbi più comuni (gestire, sistemare, controllare, etc.) e terminologie “meno tecniche” (inventario, vetrine, camerini, etc.).
 


 

Devi adattare la tua terminologia all’azienda a cui proponi il tuo CV.

Prova a immaginare questa “forzatura” … mando il mio curriculum store manager a un’azienda leader del lusso dicendo che “sono un gerente di negozio” e parlo di “scaffali e riordinare i camerini “ mentre … a un negozio per bambini di paese scrivo che “sono uno store manager in grado di assicurare eccellenti performance di Customer Service, in linea con i parametri e agli alti standard richiesti dall’azienda”.

Utilizza parole chiave come “ho gestito” o “ho maturato esperienza” e verbi d’azione tipo “utilizzo” e “opero” piuttosto che verbi di apprendimento “ho imparato”, “ho seguito un corso” o “ho familiarità”.

5. Parola d’ordine? Personalizzazione

È fondamentale che curriculum e (soprattutto) lettera di presentazione non siano scontati e colpiscano l’attenzione di chi sta leggendo.

È opportuno utilizzare termini tecnici del settore e personalizzare ogni lettera creando “collegamenti” tra le tue competenze ed esperienze e la posizione scoperta che confidi di occupare (“Ho trovato interessante la vostra specializzazione sartoriale perché…”).

Se il curriculum store manager è un elenco del tuo percorso formativo e professionale, la lettera di presentazione ha una forma meno schematica e più spontanea … qui puoi concederti un pizzico di creatività in più!

Per personalizzare la tua candidatura, non è necessario riscriverla ogni volta, basta variare la lettera di presentazione di un 25-30% in funzione del tipo di azienda alla quale invii la tua candidatura.

Molti siti web forniscono esempi di CV già pronti. Senza un supporto e una valida indicazione per la compilazione, diventa difficile arrivare a un risultato soddisfacente. Un modello di curriculum store manager pre-confezionato può costare caro in termini di mancate opportunità d’impiego e mancati guadagni.

6. Verifica la tua “immagine online”

Non sottovalutare la tua “immagine online” ovvero la tua Web reputation.

Ogni giorno pubblichiamo materiale personale. Foto, status, commenti, opinioni: tutte queste informazioni che buttiamo in Rete (a volte con troppa facilità) delineano, giorno per giorno, la nostra immagine digitale.

Tra Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram molti datori di lavoro si sono adattati ai tempi e consultano questi network per valutare i candidati, ancora prima dell’intervista di selezione.

Presta maggiore attenzione a quest’aspetto, diventa più consapevole delle impostazioni sulla privacy, in modo da non essere associato a un’immagine poco edificante (foto sconvenienti pubblicate su FB o tweet poco corretti) a cui le aziende potrebbero fare riferimento per decidere, o non decidere, di darti fiducia per un posto di lavoro.

 
PIÙ LEADER DEL TUO TEAM> scopri il tuo percorso di coaching ideale
 

7. Cosa evitare nel curriculum store manager

Cronistoria della tua vita lavorativa

Se elenchi le date come in una pagina di un libro di storia rischi di risultare noioso e poco interessante per il selezionatore. Non soffermarti con puntiglio sul corso di 2 settimane che hai fatto nel 1995 … un CV efficace deve essere snello, concreto e attuale!

Lavori di breve durata

Se hai lavorato per brevi periodi, è preferibile escludere questi lavori dal tuo curriculum store manager poiché potrebbero dare l’impressione di scarsa affidabilità oppure difficoltà nel focalizzare i tuoi sforzi in un’unica direzione. Eccezione: lavori o stage, anche per poco tempo, in un luogo prestigioso o in linea con il lavoro per cui ti candidi.

Competenze evidenti

Nell’elenco delle competenze è meglio non includere o elencare quelle basilari. Per esempio nelle competenze informatiche, se inserisci che sai navigare in Internet o che conosci Word è un po’ come dire che … sai scrivere e leggere! Se proprio vuoi, inserisci qualcosa tipo “Buona capacità di utilizzo di internet e pacchetto office”. Diverso il caso in cui conosci un programma informatico gestionale.

Definire “ottima” la tua conoscenza di una lingua …

… e poi non sai realmente sostenere una conversazione. Oppure scrivere, per esempio, “Francese scolastico“, quanto è efficace e quantificabile questo “scolastico“? A mio parere suona vecchio e riempitivo.

Informazioni sulla tua vita privata

È opportuno evitare tutte le informazioni approfondite relative alla tua sfera privata; a meno che non possano essere determinanti nella valutazione del tuo profilo o in linea con l’offerta di lavoro.
 

 

Voto di laurea

Il voto di laurea non è obbligatorio, salvo che non sia esplicitamente richiesto. Chiaramente se è un buon voto può essere un punto a tuo vantaggio; ma se il voto non è un gran che, meglio ometterlo.

Lunghezza eccessiva

Un curriculum store manager perfetto sta in una pagina. Utilizza due pagine se ti stai candidando per una posizione che presuppone una consolidata esperienza. Evita di scrivere CV più lunghi perchè sono dispersivi e poco efficaci.

Foto sconvenienti

Se la foto non è esplicitamente richiesta, puoi anche non inserirla. Se lo fai cerca di evitare assolutamente l’utilizzo di foto a figura intera, in compagnia, in posa “stile book fotografico”, in situazioni di svago o vacanza. La foto è un ulteriore elemento di presentazione, che deve trasmettere un’immagine affidabile e professionale pertanto meglio optare per foto sobrie in formato tessera.

Come hai visto, un pò di preparazione e un pizzico di strategia in più ti permette di mettere in maggiore evidenza le tue competenza, le tue capacità e la tua esperienza.

Scopri il mio coaching per il colloquio di lavoro

CV per store manager: 7 spunti per renderlo molto più appetibile – parte1

cv per store manager

Internet e annunci online hanno fatto crescere esponenzialmente il numero di CV che sono inviati ogni giorno per ogni offerta di lavoro.
La concorrenza è sempre più numerosa, preparata e agguerrita.

Passare ore a cercare gli annunci, avere le caratteristiche richieste e poi scrivere un CV poco efficace, che assicura l’insuccesso, può essere molto frustrante.

È il momento di “cambiare passo”, modificare e migliorare alcuni contenuti ed essere più incisivo e nella stesura del tuo CV di store manager.

 


 

È necessario focalizzarsi sulle opportunità, su come massimizzare le possibilità, mettere in maggior risalto le competenze richieste dai datori di lavoro.

Azioni mirate e concrete per centrare un obiettivo preciso: essere convocato per il colloquio di lavoro.

CV per store manager al passo dei tempi

La lettera di presentazione è il tuo biglietto da visita, il curriculum vitae il tuo asso nella manica per dimostrare la validità della tua candidatura, i tuoi punti di forza e gli elementi di contatto tra il tuo profilo professionale, l’azienda e il ruolo specifico per cui ti stai proponendo.

Riesci a esprimere in pieno nella tua lettera di presentazione e nel tuo CV il tuo potenziale di store manager? Ti piacerebbe mostrare il tuo valore ed essere più intraprendente e propositivo?

Ti sei già chiesto com’è opportuno rivolgersi al selezionatore?
Cosa evidenziare per una posizione di store manager?
Quali sono le competenze più richieste nel settore retail?
Quali sono le abilità specifiche o i punti di forza da evidenziare sul tuo curriculum?
E’ necessario scrivere contenuti diversi per aziende differenti?

1. Raccogli informazioni sull’azienda

È indispensabile conoscere l’azienda o datore di lavoro cui intendi spedire la tua candidatura di store manager. Più sarai informato, più impressionerai il tuo potenziale datore di lavoro! Ogni informazione può diventare fondamentale.

Trova il maggior numero d’informazioni. Chiedi ad amici, parenti o sui social, magari, se sei fortunato, trovi qualcuno che è già dipendente o ha lavorato per quell’azienda.

Avere maggiori info potrebbe aiutarti a sentirti maggiormente a tuo agio anche in caso di una chiamata per il colloquio.

Visita il sito web dell’azienda o del datore di lavoro, cerca le caratteristiche organizzative, il settore specifico nel quale opera.
L’azienda quale immagine trasmette? Classica, giovanile, sportiva, tecnica, lusso, etc…
Il linguaggio è informale, tecnico o “pomposo”?
Quali sono i termini specifici più usati?
Parlano di responsabile punto vendita o di store manager?
Ci sono molti termini tecnici o in inglese?

Assicurati che il tuo curriculum vitae di store manager sia pertinente al lavoro per cui ti stai candidando. Se richiedono capacità manageriali o esperienza passata, rassicurati che siano visibili chiaramente sul tuo CV.

 
POTENZIA LA TUA LEADERSHIP> scopri il percorso di coaching ideale per te
 

2. Metti in risalto le tue competenze personali

Lo sapevi che le 3 parole che i datori di lavoro utilizzano per assumere nuovo personale sono organizzato, capacità di comunicazione e qualificato?

Che tipo di store manager sei?
Qual è il tuo approccio?
Hai una forte ambizione?
Ottime capacità comunicative e buon orientamento all’obiettivo ?

Metti in risalto il tuo atteggiamento professionale e mirato nei confronti dei clienti; scrivi che sei organizzato con un approccio flessibile e positivo.

Rimarca le tue buone doti comunicative e di motivatore, la tua volontà di condividere i valori del brand, nonché la tua capacità di lavorare in èquipe e di “far gruppo”.

Perché dovrebbe scegliere proprio te? Cosa ti rende unico?

Sottolinea il fatto che il tuo metodo di lavoro è differente da quello degli altri candidati. Metti in luce le tue competenze, le tue qualità e le tue competenze tecniche. Se ti senti “uno sveglio” puoi scrivere che non ti spaventano le sfide e hai un’ottima capacità di acquisire, in tempi brevi, nuove competenze e conoscenze.

3. Punta sulle competenze richieste dal settore

Orientamento al cliente

Una delle competenze più richieste è quella legate alla conoscenza dei bisogni, i desideri, le aspettative e la soddisfazione dei clienti (customer satisfaction). Il punto di partenza é “saper ascoltare la voce del cliente”.

Evidenzia nel tuo CV che accoglienza, servizio, soddisfazione e fidelizzazione del cliente sono per te un must e che rispondi prontamente alle richieste e reclami dei clienti. Fai risaltare che il cliente è al centro di tutte le tue attenzioni e che assicuri, all’azienda che ti assumerà, un servizio clienti completo e altamente qualitativo .

Hai seguito un programma, corso o coaching particolare per sviluppare una migliore assistenza al cliente? Oppure hai formato il tuo team in modo tale da aumentare le vendite supplementari?

Se sì, spiega concretamente, in poche parole, le tue azioni e il risultato che hai ottenuto.

Gestione collaboratori

Formazione, affiancamento e coaching del personale non devono mancare nel tuo cv per store manager.

Metti in risalto che desideri anzi, esigi, dai tuoi collaboratori, un servizio clienti di elevata qualità.

Evidenzia la tua gestione diretta e quotidiana del team (non ti dimenticare di indicare il numero dei tuoi collaboratori) e che fai rispettare le regole e i regolamenti rigorosi nel posto di lavoro.

Hai una buona capacità di gestire turni, ferie e permessi con equilibrio tra costi e performance?
Bene, scrivilo nelle tue competenze personali; sottolinea anche che hai facilità di relazione, capacità di operare in équipe e ti adatti facilmente alle esigenze della struttura in cui lavori.

 

Marketing e Merchandising

Ti occupi anche di gestione del budget finanziario, incluso costi e spese complessive? Promuovi contatti con nuovi clienti e ti occupi del lancio di nuove collezioni?

Metti in risalto anche che “tieni sotto controllo” il Mercato, la concorrenza e le nuove tendenze.

Rimarca la tua proattività e il tuo impegno nel cercare di sviluppare strategie vincenti, il più velocemente possibile, per acquisire nuovi clienti e accrescere il ruolo e il prestigio del punto vendita.

Non dimenticare di porre l’accento che la tua gestione e supervisione assicurerà un’esposizione dei prodotti (visual merchandising) conforme alle richieste, e alla qualità, della casa madre.

Problem solving

È sempre più frequente leggere nelle offerte per store manager espressioni del tipo: “Richiesta capacità di problem solving”.

Letteralmente significa “risolvere problemi”.

È la capacità di risolvere problemi e inventare soluzioni; saper agire autonomamente (e magari anche in tempi rapidi) per rimediare a un intoppo venutosi a creare improvvisamente.

Sai gestire situazioni stressanti e riesci a cavartela in qualsiasi circostanza? Rimarca che hai una forte capacità di organizzazione e sai prendere “in mano” la situazione anche in momenti frenetici e difficili.

Inventory control

Ogni anno, le aziende investono molto sui dispositivi di rilevamento e prevenzione dei furti ma ancora subiscono molte perdite (anche per mano dei propri dipendenti).

È facile capire come possano apprezzare un candidato particolarmente attento e sensibile a quest’aspetto. Hai frequentato una formazione particolare sull’argomento?

Scrivilo senza indugio, altrimenti puoi specificare che assicuri un accurato controllo inventariale, protezione antitaccheggio e sicurezza in coordinamento con le disposizioni e le procedure aziendali.

Scopri il coaching per il colloquio di lavoro.

CONTINUA A LEGGERE > la parte 2

Colloquio di lavoro: 6 spunti per raccogliere info sull’azienda

colloquio info aziende

Hai appena ricevuto l’appuntamento per il tanto sospirato colloquio di lavoro. La convocazione per l’intervista è già un segno positivo, vuol dire che sei stato giudicato in possesso dei requisiti necessari.

È l’occasione, per convincere chi ti sta davanti che sei la persona giusta al posto giusto!

Il primo passo concreto è quello di raccogliere informazioni sull’azienda che ti ha contattato.
Il selezionatore darà per scontato che tu già conosca un po’ le attività dell’azienda.

Più sarai informato, più impressionerai il tuo potenziale datore di lavoro!

Ogni informazione sull’azienda o datore di lavoro può diventare fondamentale.

Queste informazioni ti permettono di formulare domande mirate e precise durante il colloquio, di giustificare la tua candidatura, di sottolineare il tuo interesse per il posto di lavoro e dimostrare intraprendenza e professionalità.

1. Annota tutti dati dell’appuntamento

Prima di tutto, non dimenticare di annotare data, ora, luogo del colloquio, nome e cognome del selezionatore e numero telefonico dell’azienda o del datore di lavoro da poter contattare, in caso di ritardo o contrattempo.

2. Controlla il percorso casa-colloquio di lavoro

Pensa subito a come fare per non arrivare in ritardo all’appuntamento.

  • Quanto tempo ti occorre per raggiungere la sede del colloquio?
  • Puoi prevedere il tempo necessario e gli eventuali problemi che possono verificarsi sul tragitto (es. traffico, scarsità di mezzi di trasporto, etc.)?
  • Andrai in macchina o con i mezzi pubblici?
  • Ci sarà parcheggio?

 


 

Studia il tragitto e le varie possibilità di trasporto, in caso di dubbio anticipa la partenza (arrivare in ritardo non dà certo una buona impressione!), anche in vista di un’eventuale assunzione: l’azienda che ti assume deve poter contare sulla tua puntualità ogni giorno.

In caso di ritardo, evita giustificazioni del tipo “Ho trovato traffico”, “Non sono riuscito a trovare parcheggio” perché inutili e abusate.

3. Visita il sito dell’azienda

Visita il sito web dell’azienda o del datore di lavoro, cerca le caratteristiche organizzative, il settore nel quale opera. Trova il maggior numero d’informazioni. Queste informazioni si trovano, in genere, nella pagina “Chi siamo”, “About” o “Mission” del sito.

Se si tratta di una media-grande azienda informati su: numero di dipendenti, dove opera, dov’è la sede centrale e le sue succursali, il nome del direttore generale, i prodotti appena lanciati, quelli concorrenti e le strategie di marketing, in modo da farti una panoramica a 360 gradi, che ti tornerà utile durante il collo

4. Chiedi ad amici, parenti o sui social network

Se sei fortunato, trovi qualcuno che è già dipendente o che ha lavorato per quell’azienda.

Puoi trovare informazioni dettagliate sull’effettivo lavoro che è offerto, sui compiti, le conoscenze e le abilità richieste per svolgerlo.

Puoi avere chiarimenti parlando con chi già occupa un impiego simile, in questo modo entri in possesso d’informazioni utili che non è possibile scovare in rete.

5. Controlla i social network

Linkedin (prima di tutto), Facebook e Twitter.

I social sono un ottimo strumento per trovare profili aziendali e informazioni che potrebbero esserti sfuggite.
Potresti scovare i nomi dei nuovi assunti, le offerte di lavoro, le società collegate e le statistiche aziendali.

Su LinkedIn oltre al nome dell’azienda, il settore di appartenenza e il numero di dipendenti, trovi il sito Web dell’azienda, una descrizione della sue attività e la sua posizione geografica.

 
More: scopri il coaching per la tua carriera di successo
 

6. Scopri il nome dell’interlocutore

Cerca di scoprire nome, titolo e ruolo di chi sarà il tuo interlocutore durante il colloquio di lavoro. Ricorda che il selezionatore sa tutto di te (ha letto il tuo CV) e tu non sai niente di lui!

Potrebbe essere il tuo futuro capo, un collega oppure un consulente esterno (nelle piccole aziende il selezionatore è anche il titolare).

Avere maggiori informazioni sul tuo selezionatore servirà a mostrarti particolarmente interessato all’azienda e potrebbe aiutarti a trovare interessi comuni (magari la stessa università, corso di studio, passione o hobby), instaurare un feeling e sentirti maggiormente a tuo agio durante il colloquio.

Se l’azienda è registrata su Linkedin, la pagina aziendale contiene l’elenco di tutti quelli che si sono segnalati come dipendenti nei loro profili LinkedIn.

Attraverso un’attenta lettura del profilo personale, puoi intuire quale tipo di persona ti troverai di fronte al colloquio.

E se proprio non si riesci a trovare niente, puoi chiamare l’azienda e, con una scusa, chiedere il nome del responsabile .

E tu, quanto spesso utilizzi i social network per raccogliere info sull’azienda che ti ha contattato?

10 spunti per il look perfetto al colloquio di lavoro

come vestirsi al colloquio di lavoro

Come vestirsi al colloquio di lavoro? Pensa da subito a come dovrai vestirti, evita di trovarti impreparato e doverci pensare all’ultimo momento. La scelta dell’abbigliamento è importante per dare un’idea di professionalità, di pulizia e serietà.

Come vestirsi al colloquio di lavoro?

Come regolarsi? Scegli un abbigliamento adatto al contesto lavorativo, all’azienda e al ruolo professionale ricercato. Evita qualunque eccesso e scegli abiti semplici che valorizzino la tua persona, senza però essere troppo elegante o, al contrario, troppo casual.

Tieni presente che il look col quale ti presenterai al colloquio dovrà essere poi, a grandi linee, quello che terrai in caso di assunzione.

Per Lei

1. Meglio evitare minigonne, abiti scollati, look troppo sexy o seduttivo perché rischi di trasmettere un’immagine sbagliata a chi t’incontra per la prima volta. Non indossare tessuti lucidi, lustrini o abiti riservati alla sera. Meglio un vestire sobrio e distinto secondo l’azienda che ti contatta.

2. Il tailleur è il capo da colloquio per eccellenza, sceglilo non troppo classico, gonna o pantalone non fa differenza. In entrambi i casi, indossare una giacca ti darà un’aria ancora più sicura e decisa. Scegli tonalità neutre: Il grigio, il marrone, il blue navy o il classico nero. Evita i colori accesi o brillanti.

3. Anche se la bella figura la devi fare te e non i tuoi capelli, una bella acconciatura potrà aiutarti a sentirti meglio, dandoti più sicurezza. Evita acconciature elaborate. Devi apparire il più naturale possibile, quello che devi comunicare al selezionatore è che il tuo look quotidiano è quello che stai mostrando in quel momento.
 


 

Molti datori di lavoro preferiscono aspiranti con un’acconciatura semplice (capelli leggermente tirati indietro o con un semplice chignon), a donne che sembrano trascorrere le loro mattine a sistemarsi o ad armeggiare i capelli.

Se tendi a giocherellare o arricciare i capelli con le dita, raccoglili per evitare di mettere in atto questo gesto compulsivo che può essere interpretato come segnali di disagio o di seduzione.

Rivolgiti al tuo parrucchiere di fiducia per un consiglio sulla pettinatura migliore. Se non hai ancora un tuo stile personale, cerca di trovarlo prima del colloquio e di non fare un taglio drastico all’ultimo momento. Il rischio è di non piacerti o di non sentirti a tuo agio.

4. Attenzione ai tacchi.
No a camminate traballanti. Escludi le scarpe con 12 cm di tacco: sono fuori luogo. Meglio uno stivale basso o una ballerina, se proprio sei abituata a portarli spesso, ripiega su un tacco di 5-6 cm. L’ideale è un bel paio di decolletées classiche con tacco 8 -9 cm, quelle vanno benissimo con tutto. Lascia a casa le scarpe aperte, anche se è piena estate.

5. Scegli con cura gioielli e accessori.
Evita qualsiasi cosa possa apparire troppo casual, grande, vistosa. Niente borse troppo piene o senza forma. Meglio se la borsa sta in piedi da sola così da posarla per terra a fianco alla sedia. Scegli una borsa preferibilmente grande e abbinala alle scarpe. Per un lavoro d’ufficio, la classica 24ore è oramai out.

6. Non dimenticare la manicure, mani poco curate indicano scarsa cura dei dettagli. È anche importante evitare di presentarsi con un trucco troppo forte.

Per Lui

1. Evita abiti troppo eleganti, sicuramente fuori luogo per un colloquio. Un completo con la camicia è sicuramente un modo vincente per presentarsi al colloquio di lavoro. Se hai voglia di comprare un nuovo abito per l’occasione, scegli un colore idoneo tipo Il blu, il grigio antracite o il classico nero.

Negli ultimi anni, sono di moda i pantaloni molto attillati che però rischiano di farti sentire impacciato nei movimenti, quando sarai seduto davanti al selezionatore. Meglio scegliere, per l’occasione, un abito più classico e un paio di pantaloni con la gamba sufficientemente morbida e comoda.

2. Scegli una camicia semplice bianca o celeste, possibilmente appena stirata. Qualunque sia la tua scelta finale, assicurati che la tua camicia e la tua cravatta non siano in conflitto visivo tra decorazioni (riga su riga, quadratino su riga etc.). È sempre meglio essere molto semplice piuttosto che molto appariscenti. Sotto una giacca gessata scegli sempre una camicia a tinta unita.

 
CARRIERA DI SUCCESSO > scopri il percorso di coaching ideale per te
 

3. Se è richiesta la cravatta e non ne hai mai indossata una, devi fare delle prove. Vestiti per il colloquio già nei giorni precedenti in modo da sentirti più a tuo agio in giacca e cravatta. Il colore alla moda è il bordeaux, quello forte è il rosso, quello classico il blu, la cravatta nera è associata a un completo nero e a una camicia bianca, risultando un piacevole contrasto.

4. Le scarpe devono essere abbinate alla cintura.
Nero e marrone scuro sono i colori vincenti per presentarti a un colloquio. Occhio alle calze! Puoi indossare un bellissimo completo ma se abbini a un paio di calzettoni bianchi da ginnastica, salta subito all’occhio che non presti attenzione ai dettagli. Usa calze nere o blu

5. Fai attenzione ai tuoi capelli.
E’ importante presentarsi con i capelli puliti e in ordine. Se sono troppo lunghi o disordinati rischi di apparire impreciso o non professionale. Cerca di avere un taglio molto semplice: corti sul collo e sui lati sono perfetti per dare l’impressione di ordine e pulizia. I tuoi capelli dovrebbero essere asciutti e dovresti evitare un uso eccessivo di gel e schiume per capelli. Usa un’acconciatura poco vistosa. Evita di portare i capelli dritti o usare il gel per creare acconciature bizzarre.

Se vuoi sfoggiare barba e/o baffi, ricorda che devono essere perfettamente regolati. Non presentarti a un colloquio con una barba incolta o curata male.

6. Subito prima del colloquio controlla di non avere forfora sulle spalle, soprattutto se indossi un abito scuro. Se porti orecchini, meglio rimuoverli prima del colloquio.

Per Lui e Lei

7. Non utilizzare troppo dopobarba o profumo. Meglio non rischiare di distrarre il tuo interlocutore, magari è allergico a dopobarba o profumi o fa associazioni negative con la fragranza che usi.

8. Cambia il tuo vestito/completo in un secondo colloquio, varia il colore della tua camicia, delle scarpe o della cravatta se sei un uomo.

9. Jeans o no jeans? Questo è un campo controverso, in molti lavori d’ufficio non sono ben visti. In ogni caso è sempre meglio andare sul sicuro e ripiegare su un paio di pantaloni neri o blu.

10. Se il contesto è informale o ti stai presentando in un’azienda giovane e creativa, allora puoi osare qualcosa in più per dare un segno della tua personalità ma evita di apparire troppo eccentrico/a.

Per concludere … fai del tuo meglio per essere preparato, ben vestito, in modo da sentirti più sicuro di te ma evita di snaturarti troppo e di impostare la selezione solo sull’apparenza.

E tu, sei mai andato a un colloquio di lavoro in jeans?
Oppure, ti sei presentato molto elegante al colloquio e ti sei accorto che i jeans, invece, li indossava il tuo selezionatore?

Come preparare un colloquio di lavoro vincente in 5 mosse

Come preparare un colloquio di lavoro vincente in 5 mosse

Wooooow! Hai appena ricevuto l’appuntamento per il tanto sospirato colloquio di lavoro.
È una bella notizia! La convocazione per l’intervista è già un segno positivo, vuol dire che sei stato giudicato in possesso dei requisiti necessari.

Hai la possibilità di metterti in gioco, confrontarti con il mercato, sperimentare, sfruttare al massimo quest’opportunità e farne tesoro per le eventuali volte successive. È la tua occasione, per convincere chi ti sta davanti che sei la persona giusta al posto giusto!

A volte, però, la tensione, l’ansia di prestazione, la paura del giudizio o del rifiuto ti porta a essere confuso e impacciato davanti ai potenziali datori di lavoro, rischiando di rispondere in modo incerto e frastagliato dando cosi l’impressione di essere goffo e insicuro.

L’insuccesso, spesso, è dovuto più a una mancanza di preparazione e di strategia piuttosto che di qualifica e capacità.

E’ bene farsi trovare preparati sotto tutti gli aspetti:
• Hai le idee chiare su cosa ti aspetta al colloquio di lavoro?
• Come puoi prepararti in modo efficace?
• Che cosa sei disposto/a ad accettare?
• Qual è l’abbigliamento più adatto per un colloquio di lavoro?
• Serve davvero allenarsi prima davanti allo specchio?
 


 
Prima di tutto, non dimenticare di annotare sulla tua agenda data, ora, luogo del colloquio, nome e cognome del selezionatore e numero telefonico dell’azienda/datore di lavoro da poter contattare, in caso di ritardo o contrattempo.

1. Rileggi il tuo CV

Durante il colloquio si parlerà sicuramente del tuo CV, meglio essere pronto a ogni tipo di domanda e avere la memoria fresca su dati e fatti più importanti della tua carriera.
Rileggi il tuo CV, per essere pronto a esporlo e approfondirlo.

Se hai coperto eventuali lacune o hai interruzioni di lavoro, preparati a rispondere in modo chiaro e sereno per motivare eventualmente queste situazioni. Ricorda che il selezionatore sa tutto di te (ha letto il tuo CV) e tu non sai niente di lui.

Cerca di rispondere a tutte le domande senza divagare, in modo incisivo, immediato e sintetico. Usa un tono cordiale, naturale e quando puoi, sdrammatizza con un po’ d’ironia.

2. Raccogli informazioni sull’azienda

Visita il sito web dell’azienda o del datore di lavoro, cerca le caratteristiche organizzative, il settore nel quale opera. Trova il maggior numero d’informazioni.
Chiedi ad amici, parenti o sui social, magari, se sei fortunato, trovi qualcuno che è già dipendente o ha lavorato per quell’azienda.

Ogni informazione può diventare fondamentale.

Avere maggiori info potrebbe aiutarti a sentirti maggiormente a tuo agio. Potrebbe uscire il discorso, durante il colloquio, e dimostrare di conoscere l’azienda ti farà guadagnare punti e sarai senza dubbio apprezzato perché dimostri un concreto interesse e una forte motivazione.

Conosci lo stipendio per il ruolo per cui ti candidi? Informati, In modo da essere pronto a rispondere all’eventuale domanda riguardante il salario che desideri.È preferibile indicare una forchetta salariale piuttosto che una somma precisa.

Rifletti su quali domande vorresti fare riguardo al lavoro, per esempio: le mansioni che andrai a svolgere, le condizioni di lavoro, le prospettive per il futuro.

3. Scegli un look adeguato

Scegli un abbigliamento adatto al contesto lavorativo, all’azienda e al ruolo professionale ricercato. Cerca di capire il livello di formalità dell’azienda. Evita qualunque eccesso e scegli abiti semplici che valorizzino la tua persona, senza però essere troppo elegante o, al contrario, troppo casual.

Per le donne, sono bandite minigonne, tacchi a spillo o abiti scollati. Meglio un vestire sobrio e distinto e, a secondo l’azienda, indossare anche la giacca. Per gli uomini è consigliabile tagliarsi o regolare la barba e indossare un completo con la camicia.

Se il contesto è informale o ti stai presentando in un’azienda giovane e creativa, allora puoi osare qualcosa in più per dare un segno della tua personalità ma evita di apparire troppo eccentrico/a.

 
More: scopri il percorso di coaching ideale per il tuo colloquio vincente.
 

4. Prepara le risposte

Preparati a rispondere a domande sulla tua formazione scolastica, sulle tue precedenti esperienze di lavoro, il perchè hai scelto quella tesi, perché ci hai messo un anno in più del previsto, quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi punti di debolezza.

Prepara degli esempi che ti permettono di dimostrare le tue competenze, le tue conoscenze e le tue capacità di superare situazioni difficoltose.

A volte il selezionatore ti può proporre un piccolo caso aziendale per capire come affronti i problemi, con quale capacità creatività e con quale spirito d’iniziativa.

5. Prepara una breve presentazione su di te

Molto probabilmente durante il colloquio dovrai parlare di te. L’intervista inizia quasi sempre con una domanda aperta del tipo «Mi parli di Lei…».

Preparati una breve presentazione. Esercitati ad alta voce, davanti ad uno specchio, a raccontare la tua storia: chi sei, i tuoi studi, la tua carriera, le passate esperienze di lavoro, le tue ambizioni, etc.. Usa un orologio per tenere il tempo. Cerca di stare dentro i 2 minuti.

Non ti perdere nei dettagli, lascia al tuo interlocutore la scelta di approfondire i punti più importanti. Non imparare a memoria ma parla con naturalezza. Non esagerare e non sottovalutarti, valorizza tutto ciò che serve a farti apparire adatto al lavoro in generale e a quello in particolare. Devi essere chiaro, conciso e incisivo: poche cose, pochi messaggi che devono lasciare il segno.

Arriva puntuale, giusto quei 10 minuti di anticipo che ti permetteranno di studiare meglio l’ambiente prima del colloquio. Non arrivare con molto anticipo, rischi di apparire una persona troppo apprensiva.

Adesso sei nella sala d’attesa. Tra qualche istante ti chiameranno … Sorridi, cosi sciogli i muscoli della faccia. Ti sei informato, ti sei preparato … adesso in questi pochi minuti respira e rilassati.
Lascia andare tutte le tue aspettative e le tue paure … In bocca al lupo!

E tu, come ti sei vestito/a nell’ultimo colloquio che hai fatto? Pensi che il look faccia cosi tanto la differenza?