Il tuo team lavora solo quando ci sei: leader o controllore?

micromanager

Foto di Keith Johnston da Pixabay

Hai la sensazione di essere l’unico punto di riferimento del tuo team?
Senza la tua supervisione diretta il lavoro rallenta, gli errori aumentano e le decisioni vengano rimandate?
Ti aspetti di tornare e trovare progressi, invece scopri che tutto è rimasto fermo?

Stavano aspettando te.
Nessuno ha preso iniziative, le decisioni sono state rimandate e la produttività è crollata.

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Chiedi spiegazioni, ottieni risposte vaghe: “Aspettavamo il tuo ok”, “Non eravamo sicuri di cosa fare” o peggio ancora “Abbiamo preferito aspettarti”.

Eppure, il lavoro da fare era chiaro. Le direttive anche.
Le competenze le avevano. Gli strumenti anche.

Quindi, perché si sono bloccati tutti?
La risposta è semplice: si sono abituati a dipendere da te.

Se ti riconoscessi in questa situazione di micromanager, potresti essere intrappolato in un modello di leadership che genera dipendenza invece che autonomia.

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Come si crea questa dipendenza da micromanager?

Sei sempre disponibile: rispondi a ogni domanda, approvi ogni decisione, correggi ogni errore. All’inizio, può essere necessario, ma con il tempo il team si rivolgerà a te anche per le scelte più banali. Non riuscendo a prendere decisioni da solo.

Vuoi assicurarti che tutto venga fatto alla perfezione, quindi intervieni. Spesso. Troppo. Il team lavora solo se percepisce che sei lì a controllare. Un micromanager. Il tuo team ha paura di sbagliare perché percepisce che ogni errore viene subito corretto e penalizzato.

Questo può generare paura di sbagliare. Bloccare l’iniziativa. Il tuo team lavora più per evitare problemi con te che per raggiungere un obiettivo.

Non hai stabilito responsabilità chiare e margini di autonomia, e tutto deve passare da te. Senza accorgertene, potresti aver creato una cultura in cui l’iniziativa personale viene soffocata.

 


 

Come spezzare il tuo essere micromanager e costruire un team più autonomo

Chiediti: il mio team riuscirebbe a portare avanti il lavoro senza di me?
Se la risposta è no, è il momento di lavorare sulla loro autonomia. Non significa che il team sia debole. Incompetente. Significa che il tuo stile di leadership ha ancora margini di miglioramento.

Un vero leader non si misura dalla quantità di decisioni che prende, ma dalla capacità di far crescere persone in grado di prendere decisioni da sole.

1. Evita il micro-management. Se controlli ogni dettaglio, il team smetterà di pensare autonomamente. Quando deleghi, lascia spazio e resisti alla tentazione di correggere tutto.

2. Rispondi con domande. “Tu cosa faresti?” o “Quali opzioni hai valutato?”. Rimanda le risposte (strategicamente) invece di dare subito la soluzione. Questo costringerà i tuoi collaboratori a riflettere prima di cercare la tua approvazione.

3. Definisci obiettivi, non solo compiti. Se ogni attività viene dettagliata nei minimi particolari, il team eseguirà senza pensare. Definisci obiettivi chiari e lascia loro spazio per agire.

 


 

4. Accetta piccoli errori come parte della crescita. Se i tuoi collaboratori hanno paura di sbagliare, preferiranno chiedere piuttosto che rischiare. Mostra che gli errori sono opportunità di apprendimento, non fallimenti.

5. Premia l’iniziativa, anche se comporta errori. Se qualcuno prende un’iniziativa e sbaglia, usa l’errore come un’opportunità di crescita invece di criticarlo duramente. Così facendo, stimolerai la proattività e la sicurezza.

6. Definisci chiaramente chi prende quali decisioni. A volte la dipendenza nasce dall’incertezza. Non basta pensare che sappiano. Devi dirlo chiaramente: “Se non sono disponibile, voglio che prendiate questa decisione da soli”.

7. Diminuisci gradualmente il tuo controllo. Se sei sempre coinvolto in ogni dettaglio, il team continuerà a dipendere da te. Prova a fare un passo indietro in modo graduale, monitorando senza intervenire direttamente.

8. Fai test di autonomia. Prova a lasciare il team da solo su un progetto e osserva cosa accade. Se si bloccano, non è colpa loro. È un segnale che devi lavorare sulla loro autonomia e sulla tua capacità di delegare.


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Il tuo team lavora solo quando ci sei? Leader o sorvegliante?

Se hai la sensazione di essere un micromanager, il motore unico della produttività, fermati un attimo e chiediti: sto guidando un team o solo controllando un gruppo di persone?

Questa dinamica non nasce da sola. Si sviluppa nel tempo, spesso per buone intenzioni che si trasformano in un freno.

Potresti aver sviluppato, senza volerlo, una leadership da “controllore”: il team lavora solo se percepisce che sei lì a controllare.

Ora, pensa a questa situazione da un altro punto di vista

  • E se fosse il tuo capo/CEO/titolare a trattarti così?
  • Se ti controllasse in ogni minimo dettaglio, se correggesse ogni tua mossa, se desse l’impressione che senza di lui/lei non puoi prendere decisioni?

Non ci metteresti molto a smettere di provare. Ad aspettare. A lavorare solo quando lui ti guarda.
Forse, senza rendertene conto, hai costruito proprio questo modello di leadership.

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