10 potenti strategie per costruire una solida fiducia in te stesso – 1

fiducia in te stesso

Come ho scritto nel mio libro “Prima volta Leader – Se non nasci leader, lo puoi diventare” il mondo del lavoro di oggi non è mai stato così difficile, complesso e competitivo.

Non è più solo una questione di conoscenze, capacità e abilità.
È una questione di resistenza.
Di forza mentale.
Di autostima.

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Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da messaggi (diretti o sublimali) che ci dicono
Non sei all’altezza!

Non mascherare la fiducia con la supponenza


Sentirci non abbastanza
è sufficiente per farci girare la testa, diventare esitanti e incerti,
perdere la fede nelle nostra capacità,
smarrire l’autostima.

Le persone insicure mascherano spesso le loro insicurezze con la sfrontatezza.
L’arroganza è una compensazione per la mancanza di fiducia in sé.

È importante evitare di nascondere, celare, velare, ma costruire giorno-per-giorno una sicurezza reale, tangibile, concreta. Inattaccabile.

Ecco 10 potenti strategie per costruire una solida fiducia in te stesso:

1. “Abbraccia” l’incertezza

Vendite saltate all’ultimo istante, appuntamenti costantemente rimandati, previsioni saltate, un continuo e frustrante adattarsi a un Mercato sempre più caotico e imprevedibile.

È inutile … non puoi avere tutte le risposte!
Prendi le distanze dalle cose che non puoi controllare.
Non farlo, ti porterà solo ansia e frustrazione.

Non vedi che viviamo in tempi così complessi e incerti?

 


 

Per quanto tu possa organizzare e pianificare, ci saranno sempre imprevisti, appuntamenti cancellati, ritardi, emergenze e cambi di programma.

Non sprecare la tua energia per controllare situazioni che non dipendono da te.

Diventa più flessibile.
Organizzati la giornata e pianifica con metodo ma lascia uno spazio nella tua agenda per l’imprevisto.

2. Fai attenzione al modo in cui parli a te stesso

  • “Sapevo che avrei fallito”
  • “Non troverò mai più un lavoro”
  • “Prima o poi … sbaglierò di sicuro “
  • “Sono un incompetente, un perdente e non farò mai nulla di buono”

Cosa diresti a un caro amico che ti confidasse frasi del genere?

Il tuo monologo interiore, i tuoi pensieri influenzano notevolmente il modo in cui ti senti e ti comporti.

Se sei convinto di sbagliare o credi di fallire, per il solo fatto di crederlo ti comporti in modo tale che … la tua aspettativa si avvera.

Sostituisci i pensieri eccessivamente negativi con pensieri più realistici.

Non colpevolizzarti quando non sai. Impegnati a scoprire.
Non aspettare soluzioni magiche.

Prova. Riprova …
.. ancora una volta!

 


 

3. Presta attenzione al tuo corpo

Il nostro cervello è condizionato (inconsciamente) a equiparare il potere,
con la quantità di spazio che le persone occupano.

Una “buona” postura (prendere fisicamente la stanza, espandersi e occupare più spazio possibile) incute rispetto, forza. Potenza.

Se invece sei seduto in una posizione contratta e “ristretta” al minimo delle tue dimensioni,
occupi meno spazio e proietti meno forza,
sembrando insicuro o titubante.

4. Punta al miglior risultato possibile e non alla perfezione

Tutte le volte in cui vuoi essere perfetto, efficiente e “all’altezza” in modo da aumentare la tua autostima …
metti sulle spalle carichi emotivi molto pesanti e rischi di ottenere l’effetto esattamente opposto.

Anneghi in ansia da prestazione o nella fantasticheria che gli altri ti stiano giudicando male.
Con tanti saluti alla tua autostima.

Non devi puntare alla perfezione ma al migliore risultato possibile.

Rifiuta il perfezionismo (eccessivo) perseguendo l’eccellenza.
Concentrati sul miglior risultato possibile.

 
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5. Cambiamenti e turbolenze della vita sono “esercizi” per la tua fiducia

“Vivere non significa attendere che passi la tempesta,
ma imparare a danzare nella pioggia.”

Gandhi

Affronta i cambiamenti e le turbolenze della vita come un’opportunità di crescita e non come minacce da evitare a tutti i costi.

Transizioni e inquietudini fanno parte della nostra crescita personale.
Sono il prezzo che paghiamo per la nostra crescita.

Il disagio “porta” alla crescita. È così.
NO disagio = NO crescita.

Approfondisci con il mio post “Il disagio contribuisce alla tua crescita personale”

Continua a leggere la parte 2.