Cambiare lavoro? Cosa fare per prendere la decisione giusta – parte 3

come cambiare lavoro

LEGGI ANCHE > la parte 2

Qual è il momento giusto per cambiare lavoro?

Questa domanda tocca corde profonde, perché il lavoro non è solo sostentamento, spesso una parte fondamentale della tua identità.

Eppure, capita di sentire che qualcosa non va, le giornate al lavoro si allungano senza significato. Ti senti insoddisfatto. Indifferente. La passione si è affievolita.

A conferma di ciò, ho letto che un recentissimo sondaggio di ResumeTemplates.com, afferma che il 56% dei dipendenti a tempo pieno desidera un nuovo lavoro per il 2025. Il 27% ha già iniziato a cercare.

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Detto questo, tuttavia …

preferiamo la comodità attuale piuttosto che l’ansia dell’ignoto

A volte resti fermo per paura dello sconosciuto, per abitudine, per la sicurezza di ciò che già conosci.

Credi che “resistere” sia sempre la scelta giusta, ma ti dimentichi di chiederti: sto davvero vivendo la mia vita?

Il timore che provi davanti a un grande cambiamento è naturale, persino utile. Ti costringe a fermarti, a riflettere. La paura è una “guida” preziosa: ascoltala, ma non lasciarti bloccare.

Se il tuo lavoro è diventato una fonte costante di stress, se senti di non crescere più,
se la tua energia si esaurisce senza essere alimentata da nuove sfide,
forse è il momento di ascoltarti davvero.

Ma come cambiare lavoro? Come prendere la decisione giusta?
È solo un momento di stanchezza o è tempo di cambiare?

Se ogni giorno ti svegli con la sensazione di non voler andare al lavoro, forse è il momento di fare chiarezza. Prenota una sessione e analizziamo insieme la tua situazione per capire quali passi fare.

Ascolta i segnali

Chiediti: come ti senti davvero al lavoro?

  • Sei spesso insoddisfatto, stanco o frustrato? Sottovalutato? Poco apprezzato?
  • Il lavoro influisce negativamente sul tuo benessere mentale o fisico?
  • Se rimani nel tuo attuale lavoro, come ti sentirai tra 6 mesi? E se cambiassi?

A volte ti convinci che la situazione migliorerà da sola, ma se i segnali di disagio sono persistenti, ignorarli non è la soluzione.

 


 

Valuta le opportunità di crescita

Chiediti: sto ancora crescendo in questo ruolo?

Un lavoro dovrebbe offrirti più di uno stipendio: dovrebbe darti opportunità di crescita, di apprendimento, di sviluppo.

  • Hai ancora qualcosa da imparare nel tuo ruolo?
  • Vedi prospettive di avanzamento o sei bloccato?
  • Il tuo lavoro allinea ancora le tue competenze ai tuoi obiettivi a lungo termine?

Se senti di essere arrivato a un punto morto, potresti essere pronto per una nuova sfida.

Ma prima di fare il grande salto, rifletti su cosa desideri davvero,
per evitare di ritrovarti in una nuova situazione (ahimè) altrettanto insoddisfacente.

La paura di cambiare come guida

Fai una lista delle 3 cose che temi di perdere se lasci il tuo attuale lavoro.

Le paure spesso ti dicono cosa è importante per te. Ma anche cosa ti tiene intrappolato.

  • Puoi ottenere ciò che desideri senza cambiare lavoro?
  • Quanto è probabile che tu ottenga ciò che desideri se cambi?

La paura può essere una bussola preziosa, ma non deve essere un ostacolo insormontabile.

 


 

Rifletti sui tuoi valori e obiettivi

Nel tempo, si cambia. Ciò che volevi 10 anni fa potrebbe non rispecchiare più chi sei oggi.

  • Il tuo lavoro è ancora in linea con i tuoi valori?
  • Ti senti allineato alla missione e alla cultura aziendale?
  • Questo lavoro rispecchia ancora chi sei?

Se la risposta è no, forse è il momento di cercare un contesto più in sintonia con te.

Considera un cambiamento interno

A volte, il cambiamento che cerchi non richiede di lasciare l’azienda.

Potresti trovare maggiore soddisfazione rinegoziando il tuo ruolo o proponendo nuove iniziative:

  • Cosa vorresti cambiare nel tuo attuale lavoro?
  • Hai espresso le tue esigenze al tuo capo/titolare/CEO?
  • Ci sono progetti o opportunità interne che potrebbero rendere il tuo ruolo più stimolante?

Se il problema non è il lavoro in sé, ma il modo in cui lo vivi, modificarlo dall’interno potrebbe essere una soluzione efficace.

Esiste una terza opzione?

Spesso vediamo le decisioni come binarie: restare o andartene. Ma esistono anche altre opzioni.

Ci sono percorsi che ti permettono di esplorare nuove opportunità.

Potresti lavorare part-time per dedicarti al tuo hobby che ti soddisfa di più. Oppure diventare un consulente free lance e aprire la tua attività mini-imprenditoriale.

Il cambiamento non deve essere drastico per essere significativo.


“Un buon curriculum ti apre la porta, ma è il colloquio a farti ottenere il lavoro. Vuoi essere davvero pronto per la tua prossima opportunità? Contattami e scopri come rendere ogni colloquio un successo.”

Pianifica il tuo prossimo passo

Se decidi di cambiare, fallo con strategia:

  • Qual è il tuo prossimo obiettivo professionale?
  • Che tipo di lavoro ti entusiasma?
  • Hai le competenze necessarie? Devi acquisirne di nuove?

Un cambiamento consapevole è un cambiamento affidabile. Parla con un mentore, un coach o qualcuno di fidato che possa offrirti una prospettiva esterna.

Se sei indeciso se firmare una nuova proposta di lavoro, approfondisci con il mio post “Accettare un’offerta di lavoro?

Lasciare il lavoro non è mai una decisione facile

Ma rimanere per paura non è una decisione, è una rinuncia.

Ascoltati, rifletti e agisci con intenzione. E, alla fine, il momento giusto è quello in cui decidi di metterti al primo posto.

Un lavoro che ti stressa continuamente può avere conseguenze anche fuori dall’ufficio. Se vuoi trovare una via d’uscita senza scelte impulsive, scopri i miei servizi e vediamo insieme la strategia migliore per te!