Accettare un’offerta di lavoro? La difficoltà di una scelta – parte 1
Foto di Andrea Piacquadio
STAI LEGGENDO LA PARTE 1
Hai lasciato un’ottima impressione sul selezionatore.
Nel giro di 24ore, hai fatto il colloquio, hai ricevuto l’offerta e il contratto è già pronto da firmare.
Wowww! Uhm. Anche no. Troppo bello? Perché tutta sta’ fretta??
Hai ricevuto una telefonata di una ex collega che lavora per la concorrenza.
Si è aperta una nuova posizione. È la tua posizione.
Sono interessati. Interessatissimi! Ti vogliono. Appena possibile!
Passare alla concorrenza? Ehm … Ci devi pensare bene, vero?
Sei nella tua nuova azienda da neanche 6 mesi.
Hai ricevuto un’altra buona offerta di lavoro e non sai cosa fare?
Restare nell’attuale azienda (dove ti trovi bene) o accettare un’offerta di lavoro?
Con uno stipendio maggiorato!
L’obiettivo di questo articolo (diviso in più parti) è aiutarti a prendere coscienza di tutti i fattori coinvolti nella tua decisione: l’azienda, il colloquio, la retribuzione ecc.
Mantenere un approccio molto realistico e concreto, con un forte focus sulle tue priorità e sui tuoi obiettivi, aumentando (il più possibile) le possibilità di effettuare una scelta “giusta”.
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Accettare un’offerta di lavoro: firmare o non firmare?
Prendere ancora più consapevolezza di quanto un cambio di lavoro possa potenzialmente modificare (anche in modo significativo) il corso della tua intera carriera. E non solo.
Ecco perché (a volte) è così difficile decidere.
È opportuno focalizzarsi su alcuni dettagli su cui non dovresti transigere.
Se stai riflettendo se accettare un’offerta di lavoro non dovresti farti distrarre da informazioni superflue e opzionali.
Devi essere – il più possibile – calmo e distaccato!
Proprio come NON ha fatto Manuela
Come ho scritto nel mio libro, Manuela (una mia cliente) pensava di essere stata assunta per gestire le iniziative social marketing della sua nuova azienda, invece …
si è trovata davanti un lungo elenco di persone da contattare (quasi a freddo),
per “piazzare” un servizio (in cui non credeva neanche).
Manuela è passata in pochissimo tempo dall’euforia di un nuovo-lavoro-wow alla delusione e alla frustrazione di un nuovo-lavoro-flop, non in linea con le sue competenze e con le sue aspettative.
- Che fare?
- Mollare? E se poi non trovi niente-di-buono?
- Restare? Con rischio di un’ulcera e una vita privata destabilizzata?
Il Mercato del Lavoro è-quello-che-è
Non ci si può uscirne a piacimento … e nessuno vuole passare per lo stress di una nuova ricerca di lavoro. Ancora una volta.
Manuela, durante le sessioni di coaching, ha dovuto mettere da parte le sue emozioni. Riflettere su come vedere uno spiraglio di luce in un tunnel che le sembrava così buio e spaventoso.
E senza vie d’uscita.
Anche se le cose non stavano andando come aveva immaginato, Manuela doveva resistere all’impulso di mollare tutto e iniziare una nuova ricerca di lavoro.
Era il momento di fermarsi e porsi alcune domande che probabilmente non si è fatta prima:
- Stai contribuendo pure tu (Manuela), anche in parte, a questa situazione?
- Stai esagerando? Hai peccato di superficialità?
- È stato solo un errore di comunicazione? Che può essere sistemato con un colloquio?
- Il nuovo ruolo ti ha completamento inebriato?
- Non ti sei accorta subito che era tutto un fake?
APPROFONDISCI > Leggi il post correlato “Il nuovo lavoro è diverso da come immaginato? E Adesso?”
Quando ti viene proposto un nuovo lavoro ti senti gratificato
Quando qualcuno ti ricerca, solletica la tua professionalità.
L’autostima può arrivare alle stelle.
Ma attenzione alle condizioni!
Decidere di cambiare lavoro significa mettere sul tavolo molte variabili.
Ne va non soltanto della tua carriera, ma anche le tue dinamiche familiari e personali.
Conviene pertanto resistere alla tentazione di dare risposte affrettate.
Prenditi il tempo giusto per valutare pro e contro.
Considera gli effettivi vantaggi, e poi prendi la tua decisione.
SEI INDECISO SE FIRMARE? > CONFRONTATI CON IL COACH
Se sei disoccupato …
Potresti pensare di essere in una situazione spalle-al-muro.
L’ansia e l’incertezza (di non trovare un nuovo lavoro) ti potrebbero spingere a dire subito “Dove devo firmare?”.
Tuttavia, anche se puoi pensare di avere-poco-da-perdere,
è bene non prendere decisioni avventate.
Potresti fare un vero e proprio salto nel vuoto, magari in un settore in difficoltà o andando a lavorare per un’azienda non solida finanziariamente (correndo, di conseguenza, il rischio di percepire lo stipendio in ritardo o di venire licenziato -in breve tempo- per mancanza di risorse).
Ecco perché ti invito a valutare comunque sempre bene prima di accettare (una qualsiasi) proposta di lavoro, a prescindere dalla tua condizione lavorativa.
Se invece hai già un lavoro …
Potrebbe sembrare di poter scegliere tra due opzioni.
Hai la certezza di un lavoro e che ti dà stabilità economica,
nel caso in cui questa nuova offerta non facesse veramente per te.
Chiediti se fra un anno, passato l’entusiasmo iniziale, il nuovo impiego sarà ancora soddisfacente rispetto a quello attuale?
Detto questo … quanto ne sai del nuovo lavoro?
Partiamo dalle cose sicure …
se ti hanno cercato, sottoposto un’offerta di lavoro,
evidentemente hanno trovato interessante il tuo profilo professionale.
Il colloquio di lavoro e il contratto possono diventare l’ago della bilancia della tua decisione
Durante l’intervista di lavoro mostrati per quello che sei. Dall’altro canto, sentiti autorizzato a chiedere (anche “insistere”) per ricevere tutte le informazioni sul lavoro che ti viene proposto.
- Di che cosa ti dovrai occupare nello specifico?
- Quali competenze ti chiedono?
- Quali saranno gli orari di lavoro?
- Ti sarà possibile lavorare in smart working? In quali termini?
- Quale sarà la sede di lavoro?
Accettare un’offerta di lavoro? Valuta attentamente tutti gli aspetti
Anche se non è semplice,
non farti prendere dalla fretta di accettare una nuova offerta di lavoro.
Ancor di più se non ti trovi più bene nel tuo attuale lavoro.
Il rischio (anche inconsapevolmente) è di enfatizzare la nuova proposta,
sopravvalutare gli aspetti positivi, non vedere i segnali di pericolo,
prendere una decisione affrettata,
che ti può far cadere in un impiego ancora peggiore dell’attuale.
Nel breve termine ti costringerà a cercare nuovamente un altro lavoro.