Come gestire con efficacia un collaboratore arrogante – 2
4. Documentare i comportamenti
È importante documentare con precisione (date, descrizione dell’accaduto, persone coinvolte, ecc.) e tutti i comportamenti errati avuti dal dipendente in questione.
Anche (e soprattutto) se la tua realtà è piccola e il numero dei collaboratori è basso,
documentare e dettagliare i-fatti daranno maggiore “ufficialità” e incisività alla questione.
Se lavori per una grande azienda,
potresti chiedere aiuto al dipartimento delle risorse umane,
per conoscere le procedure riguardanti il comportamento dei dipendenti.
5. Indicare il comportamento inaccettabile
“Ci sono persone che sanno tutto,
e purtroppo è tutto quello che sanno.”
Oscar Wilde
Non serve dire “Hai un atteggiamento arrogante” oppure “Hai sbagliato”.
La critica deve essere riferita a qualcosa di specifico e non a qualcosa di generico.
Devi essere chiaro su cosa, dove e quando; spiega le azioni fatte, i comportamenti avuti o le cose dette.
Se riesci,
evita frasi tipo “La tua arroganza ancora una volta ci … ” oppure evita parole sensibili come “arrogante, egoista, presuntuoso” e tutte le varie variazioni.
Mettere in chiaro che l’atteggiamento e il comportamento sono diventati un problema e interferiscono con il resto del personale,
che sta cercando di completare il suo compito.
Fare l’esempio di un incidente specifico in cui il tuo collaboratore arrogante ha influenzato negativamente e pesantemente tutto il team.
6. Permettere alla persona di spiegarsi
Permetti alla persona di spiegarsi o di rifiutare le tue dichiarazioni.
Potrai certamente spiegare tutti i tuoi punti ma assicurati di non interrompere il tuo interlocutore in modo che spieghi le sue giustificazioni.
Lascia parlare il tuo collaboratore supponente,
anche se non sei d’accordo, perché interrompendolo,
otterrai solo il risultato di inasprire il dialogo.
Ascolta con attenzione quello che ha da dire.
Chi ti dice, che magari non ci saranno sorprese!
7. Non giudicare o interrompere
Ascolta senza giudicare.
Difficile vero?
Non controbattere,
fallo finire e poi replica, se è il caso.
Evita l’atteggiamento del “io avrei fatto …”, “io avrei detto …”, “se …ma…”.
È un’occasione per imparare … a muovere critiche costruttive bilanciando garbo e autorità.
Così facendo aumenterai il rispetto, la credibilità e la produttività delle persone che ti circondano.
“Vuoi migliorare il rapporto con i collaboratori difficili? Inizia a lavorare su te stesso. Il coaching ti aiuta a farlo.”
8. Esponi il problema in modo oggettivo e senza pregiudizi
Focus sulle azioni non sulla persona.
Concentrati solo sui comportamenti.
Evita attacchi personali o commenti sulla persona.
Non toccare l’autostima del tuo collaboratore! Un passo falso e il rapporto si può danneggiare per sempre.
Fare riferimento esclusivamente a un suo comportamento,
una situazione o un problema particolare.
9. Chiedere di cambiare il comportamento arrogante
Dopo aver informato il collaboratore o dipendente della natura inaccettabile del suo atteggiamento,
è il momento di chiedere uno sforzo concertato e concreto per cambiare ed eliminare tale comportamento.
Meglio essere precisi nelle descrizioni di quali comportamenti e azioni devono cambiare.
Se il collaboratore indisponente comincia a metterla su “Se non ci fossi io …” o sul fatto che sta “reggendo da solo” tutta l’azienda, store o centro che sia dimostrali (con i fatti) che lui/lei è importante ma non indispensabile,
come crede di essere.
Molti lavoratori arroganti sviluppano tali atteggiamenti di onnipotenza quando cominciano a pensare,
di essere essenziali e che la società o il team abbia un (disperato) bisogno di loro.
“La vera leadership emerge nei momenti di difficoltà. Impara a far fronte ai collaboratori più complessi con le strategie giuste.
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“Autorevolezza” , ora nella NUOVA edizione aggiornata2025, è perfetto se vuoi rafforzare la tua presenza autorevole.
“Prima volta Leader” è pensato se hai assunto da poco un ruolo di leader.
10. Dare un ultimatum
Se dopo un adeguato periodo,
il comportamento e l’atteggiamento del dipendente non è cambiato o non si vede alcun miglioramento,
è doveroso informarlo che i “bonus” a suo favore stanno per finire.
Mettilo al corrente che,
alla prossima infrazione (delineata e definita chiaramente) sarai costretto a dargli il “benservito”.
È importante che tutti i processi siano pianificati e attuati in maniera sicura,
per evitare problemi legali a te e a tutta l’azienda.
I piani disciplinari possono variare, a seconda l’organizzazione,
da un paio di confronti, un’ammonizione verbale, un’ammonizione scritta,
fino al licenziamento.
In conclusione,
fai del tuo meglio per aiutare il collaboratore arrogante a diventare un giocatore della tua squadra ma alla fine devi fare ciò che è meglio per te, il tuo team e la tua organizzazione.
Ti invito a prendere questi suggerimenti per gestire il tuo collaboratore arrogante non come una guida da seguire alla lettera ma solo come spunti di riflessione e di valutazione.
I rapporti professionali (come quelli personali) sono troppo complessi perché sottostiano a regole e procedure standard.
Vanno contestualizzati e personalizzati all’azienda, alla situazione, alla tua personalità di capo/leader/responsabile e a quella del tuo collaboratore o dipendente.