Leadership al femminile: non solo consigli zuccherosi
Sii te stessa.
Porta la tua energia femminile in riunione.
Ambiziosa sì ma non aggressiva,
Decisa ma sempre sorridente.
Quante volte hai sentito questi consigli?
Magari in un webinar sulla leadership al femminile, un post motivazionale o da qualche coach benintenzionata.
Eppure, spesso risuonano vacui per affrontare il mondo del lavoro, fatto di riunioni in cui ti interrompono, decisioni da prendere in fretta, e aspettative non dette ma sempre presenti:
A un certo punto, ti viene da chiederti:
- C’è un modo reale per essere leader, senza sentirsi sempre in equilibrio instabile tra “troppo” e “non abbastanza”?
I consigli “dolci” servono… ma non bastano
Certo, avere fiducia in sé, coltivare la consapevolezza, prendersi cura del proprio benessere emotivo: tutto questo serve. Ma non può essere l’unico contenuto di una guida alla leadership.
Perché la verità è che la leadership è anche strategia.
È saper leggere il contesto.
È scegliere quando parlare, quando ascoltare, quando agire in silenzio e quando farsi sentire.
E soprattutto:
Leadership è imparare a non piacere a tutti
Questa è forse la sfida più grande per molte donne che ambiscono a ruoli decisionali.
Di fatto essere “buone”, “educate”, “piacevoli” non sempre coincide con essere forti, lucide, veloci.
La leadership al femminile, quella vera, quella che cambia le cose, non può ridursi a “farsi amare da tutti restando sempre disponibile”.
Alcune domande scomode, ma utili
Se vuoi crescere nella tua autorevolezza, senza indossare una maschera né aspettare il permesso di nessuno, ti propongo alcune domande pratiche su cui riflettere:
- Ti stai censurando per paura di risultare “difficile”?
- In riunione, parli solo quando sei sicura di avere la risposta perfetta?
- Tendi a usare frasi come “forse”, “secondo me”, “non so se ha senso quello che dico…”?
- Dici spesso “scusa” anche quando non c’è nulla di cui scusarsi?
Queste non sono colpe.
Spesso sono automatismi.
Dovresti scegliere consapevolmente come vuoi essere percepita: non come “la brava ragazza del team”, ma come una professionista solida, chiara, ascoltata.
Vuoi mettere subito in pratica questi strumenti? Nel mio coaching mirato alla leadership femminile, lavoriamo insieme su comunicazione assertiva, gestione dei conflitti e fiducia in te stessa.
Cosa funziona davvero (almeno, per molte donne leader che ce l’hanno fatta)
1. Allenati a dire di no senza giustificarti.
Dire “no” non ti rende maleducata. Ti rende una persona con confini chiari.
2. Parla anche se non hai la frase perfetta.
Gli uomini lo fanno tutto il tempo. La perfezione non è richiesta: la presenza sì.
3. Fatti vedere. Fatti sentire.
Scrivi, intervieni, fatti coinvolgere in progetti visibili. Non aspettare che qualcuno “ti noti”.
4. Circondati di altre donne ambiziose.
Serve una rete che ti “ricordi” che non sei da sola.
5. Chiedi feedback strategico, non solo “come sto andando?”
Chiedi: “Cosa posso fare per portare più valore in questa fase del progetto?” – è un salto in un altro livello.
Essere leader non significa seguire i modelli maschili
Non significa neppure restare in una comfort zone di “gentilezza” se questa non ti porta avanti.
Essere leader è una costruzione quotidiana: su come parlare, come gestire i conflitti, come proteggere i tuoi spazi e quelli degli altri.
E sì, a volte è anche scomoda.
Ma è qui che avviene la crescita vera.
In conclusione: non scimmiottare nessuno
Non confondere la forza con la durezza.
Molte donne, per farsi rispettare, finiscono per adottare modelli di leadership maschili — il tono autoritario, la distanza emotiva, la freddezza strategica — credendo che sia l’unico linguaggio riconosciuto dal potere.
La tua femminilità non è un vezzo da proteggere, ma una competenza da integrare: sensibilità, intuito, capacità di leggere il contesto — qualità che rendono la tua leadership più completa, non più debole.
Non si tratta di addolcire i toni, ma di portare nel mondo del lavoro una forza diversa, capace di combinare lucidità e presenza, risultati e relazioni.
È così che la leadership al femminile smette di essere una categoria e diventa semplicemente una forma più evoluta di leadership.
Non devi affrontare questo percorso da sola. Con il mio coaching professionale, puoi rafforzare la tua presenza, integrare femminilità e autorevolezza e guidare con sicurezza ogni giorno.