10 domande toste toste per capire quanto sei tagliato per comandare – 1
Sei determinato e vuoi arrivare dove desideri.
Bene!
La determinazione è indispensabile.
Come lo sono allo stesso modo impegno e applicazione.
Spesso, sai, non importa quanto si desidera qualcosa,
semplicemente non si è pronti.
O non si è tagliati.
Almeno non ancora.
Questo è ancora più vero per quanto riguarda la leadership.
Vuoi comandare? Ecco 10 domande che devi porti con onestà
Molti desiderano essere leader,
per il titolo, lo stipendio e il prestigio,
ma pochi considerano le conseguenze di questa scelta o sono pronti per questo grande passo.
Non tutti sono tagliati per essere capi.
Per essere leader.
Per comandare.
Ecco 10 domande per aiutarti a considerare se la leadership sia parte di te.
Le risposte che darai ti aiuteranno a capire se sei realmente tagliato per comandare ed essere un capo:
1. Conosci te stesso?
I grandi leader sono alla continua ricerca della più profonda conoscenza di sé,
perché sanno che la conoscenza di sé è la base della forza interiore.
Al fine di condurre gli altri in modo efficace,
è necessario sapere chi sei … sotto la superficie.
Senza scomodare la filosofia, chiediti con onestà:
Sono consapevole dei miei punti di forza e di debolezza?
Sono pronto a gestire le persone?
Pronto a comandare?
2. Sai gestire l’attesa?
Ti viene l’ansia nel decidere senza conoscere prima il quadro completo?
Hai bisogno di conoscere ogni dettaglio e ogni possibile scenario prima di arrivare a una conclusione?
Ottenere risultati precisi e immediati di causa-effetto è auspicabile,
ma spesso non funziona così,
anche quando ti sei preparato e hai fatto tutto in modo perfetto.
I manager devono prendere decisioni che a volte richiedono settimane,
mesi o addirittura anni prima di sapere se siano state efficaci o meno.
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Quanto più sarai in grado di gestire l’incertezza,
di stare in sospeso a metà fra le situazioni definite e quelle in progress,
tanto più aumenterai la tua resistenza allo stress e alla pressione.
In questi tempi incerti e complessi, devi agire (anche se) le informazioni sono insufficienti.
Devi aumentare la capacità di gestire i tuoi stati mentali ed emotivi;
sviluppare l’intuito,
imparare a prendere decisioni o trovare soluzioni nel modo più efficace e rapido anche in assenza (o con poche) informazioni.
3. Dai importanza alle persone?
Un tratto fondamentale dei grandi leader è quello di…
dare molto valore alle persone che li circondano.
Non puntare tutto su risultati e prestazioni.
Ci sono anche (e soprattutto) le persone?
Non ricordarti dei tuoi collaboratori solo quando ci sono problemi,
quando devi valutare o criticare.
I grandi leader si preoccupano della “loro gente”.
Sanno che sono la chiave del loro successo.
4. Sai gestire le conversazioni difficili?
Sei in partenza per una posizione più prestigiosa?
Bene!
Non dimenticarti di portare compresse per il mal di testa
e pillole per il reflusso acido.
Il tuo compito sarà di gestire le persone,
dovrai confrontarti con persone che litigano, si pugnalano alle spalle, si lamentano,
chiedono e richiedono, pretendono,
avrai scambi di vedute con un collaboratore perché ha un cattivo odore del corpo e con quello che se non migliora la sua performance corre il pericolo di essere licenziato.
… e iniziano i guai.
Se hai problemi a confrontarti con i tuoi collaboratori su questi temi,
qualcun altro (sopra di te) non avrà alcun problema a confrontarsi con te.
5. Come sei messo con i giudizi degli altri?
La leadership non è un concorso di popolarità.
Più sali e più devi vivere sotto la spietata luce dei riflettori.
Riconoscimenti e approvazioni ma anche antipatia e invidia.
Anche al tuo (piccolo o grande, poco importa) livello.
Non devi essere un VIP, uno sportivo famoso o un grande imprenditore per risvegliare le gelosie e le avversioni delle persone (anche – o soprattutto – di quelle che ti circondano).
Sorpreso?
Non dovresti.
Non c’è niente di nuovo,
è vecchio quanto il mondo.