11 cose da ricordare quando hai paura di non valere abbastanza – parte 2
Foto di Amine M’Siouri da Pexels
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6. Non identificarti con ciò che fai
Sovente siamo convinti che se raggiungiamo qualcosa (una posizione di leadership, di responsabilità, un corso specialistico, un nuovo lavoro) allora -e solo allora- avremo più valore.
Di conseguenza se NON raggiungiamo quel certo obiettivo, ci sentiamo inutili o di poco valore.
Abbiamo paura di non valere abbastanza.
Non identificarti con ciò che fai.
Se stai aspettando di ottenere qualcosa per sentirti abbastanza, per sentirti fiducioso,
potresti continuare a versare acqua in un pozzo senza fondo.
Anche tutta la vita!
Il valore di se stessi ha che fare con l’essere piuttosto che con l’avere.
7. Paura di non valere abbastanza? Concediti il diritto di sentirti inadeguato
Non provare a fingere che tutto va bene.
Basta confrontarti o chiedere supporto a persone non adeguate (la collega invidiosa, il conoscente pettegolo ecc.).
Non fingere serenità, allegria e produttività, non diventare iperattivo per “non sentire” la sofferenza.
Smettila di parlarne con tutti.
Un naturale (e breve) momento di sconforto non è segno di debolezza. Anzi.
Non sentirti in dovere di cacciare l’inadeguatezza il più in fretta possibile.
Dai tempo. Prenditi tempo. Più spingi giù le tue emozioni, più forti diventeranno.
Consenti a te stesso di sentire la delusione, o qualunque altra emozione.
È più sano esprimere le emozioni, piuttosto che fingere di provarne.
È nel profondo di te stesso che devi affrontare e risolvere questo scoramento.
Dentro te devi “sentire” il dolore dell’inadeguatezza.
Non avere fretta. Prendi il tempo che ti serve per sentirti “non abbastanza”. Il tempo per consolarsi e rimarginare un momento di scoramento è quello speso meglio.
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8. C’è sempre qualcosa (anche di piccolo) che puoi fare
Quando i tempi sono difficili, ricorda a te stesso che nessuna sofferenza arriva senza uno scopo.
Il dolore fa parte della crescita.
Una visione senza azione è solo un sogno ad occhi aperti,
la visione deve essere combinata con l’azione.
Non è sufficiente guardare i gradini, devi salire le scale.
E tutto quello che devi fare è … un passo alla volta.
A volte il passo più piccolo (nella giusta direzione) è il passo più grande della tua vita.
Anche in punta di piedi. se devi, ma fai quel singolo passo.
Anche se così piccolo.
9. Spesso non raggiungi i traguardi seguendo un percorso uniforme
La strada non è lineare.
Spesso, per arrivare all’obiettivo sarai costretto ad allungare la via.
Ognuno di noi prende traiettorie professionali differenti.
Non c’è un modo giusto e uno sbagliato.
Ognuno arriva con il suo “passo”.
Ci sono forze esterne che spesso interferiscono con la nostra ideale traiettoria lineare.
Sulla tua strada troverai ostacoli inaspettati e improvvisi, alcuni facilmente superabili e altri che ti porteranno lacrime e bruciori di stomaco.
Di volta in volta scoprirai che, ciò che conta non è la natura degli ostacoli, ma piuttosto come ti approcci,
come reagisci e cosa impari.
Gli ostacoli, gli errori, ti aiutano a “correggere il tiro”. Insegnano cosa non funziona.
Cosa fare di diverso la prossima volta.
Se hai sbagliato, se hai fallito, aspetta … non mollare,
prova ancora!
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10. Paura di non valere abbastanza: non ricercare la perfezione, non esiste
Quando hai paura di non valere abbastanza, senti un forte desiderio di essere perfetto.
Sei preoccupato di ciò che gli altri pensano di te, chiedi loro un riconoscimento, un’approvazione, una conferma delle tue abilità.
Se sei perfetto sicuramente nessuno potrà criticarti, vero?
Invece di essere catturato nel ciclo (senza fine) della perfezione ricorda che alcuni dei personaggi di maggior successo (proprio gli stessi di cui ammiri carisma e leadership) erano -e sono- ben lungi dall’essere perfetti.
Hanno trasformato i loro limiti, col tempo e fatica, in trionfi.
Tempo e fatica.
11. Pensa a tutti gli obiettivi che sei riuscito a raggiungere
Non mettere in discussione tutto quello che hai fatto per un imprevisto.
Una singola scivolata.
Non dimenticarti di quanti sacrifici hai affrontato,
quanta strada hai fatto e cosa hai conquistato.
Anziché focalizzarti su quanto ancora non hai raggiunto, su cosa vorresti cambiare,
pensa a tutto ciò che hai fatto di buono.
Pensa alle tue conquiste,
ai successi ottenuti con il tuo impegno.
Se stai vivendo una situazione che non ti piace, chiediti come puoi cambiarla,
sfida te stesso per esplorare e trovare le risposte.
Le tue credenze creano la tua realtà
Tu diventi ciò che credi di essere.
Se credi di non essere capace, stai sicuro che la vita te lo confermerà.
Se credi di essere troppo timido per parlare davanti a un pubblico, quando ti si presenterà l’occasione sarai talmente convinto di non poterlo fare che, indovina un po’?
Non ce la farai, balbetterai, diventerai rosso e via dicendo.
Starai confermando le tue credenze.
Come fare per cambiare tutto questo?
Cambia dall’interno, modifica le tue credenze e la tua vita sarà uno specchio di ciò che credi di essere.