Come approcciare con successo una persona diffidente sul lavoro
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Poco importa che sia il tuo capo, un collega, un collaboratore, un cliente …
È sospettoso, guardingo. Sempre a debita distanza.
Se li vai incontro, si ritrae.
Se insisti, si dilegua.
Quando è osservato e incalzato, la sua reazione naturale (e comprensibile dal suo punto di vista) è quella di chiudersi sulla difensiva ancora di più.
Se cerchi un contatto, ti blocchi davanti ad un muro di sfiducia e perplessità.
Parla lentamente ed ha la necessità di fare pause riflessive più lunghe.
Non ti guarda, mantiene la “guardia alta”, difficilmente è distratto dagli elementi esterni perché è concentrato su di te.
La persona diffidente ti studia … vuole capire le tue intenzioni
Non pensare, a priori, che siccome non parla o risponde a fatica non sia interessato oppure è arrabbiato.
Non pensare, a priori, che siccome non parla o risponde a fatica sia soddisfatto della tua richiesta o del tuo servizio (nel caso di un cliente) che gli stai offrendo.
È convinto che gli altri vogliano raggirarlo, truffarlo o sfruttarlo.
È saturo di pregiudizi e preconcetti.
Parla pochissimo, quasi senza espressione del viso, non capisci se è interessato o invece non vede l’ora che la pianti e te ne vai …
Che fare?
Continuare a parlare o è meglio lasciarlo in pace?
Non è facile relazionarsi con una persona diffidente, vero?
Proviamoci dai …
Non tenere il tono di voce troppo alto
Non interrompere una persona diffidente durante i suoi brevi interventi.
Evita assolutamente le pause che potrebbero imbarazzarla.
Scandisci bene le parole e parla adagio.
Cerca di evitare tremolii e incertezze vocali, dai un ritmo alle tue parole.
Non insistere
È pericoloso.
Nel caso di una richiesta o di una vendita non dare mai l’impressione di avere fretta, sollecitando decisioni.
Non lasciarti mai sfuggire pazienza e coraggio.
Non parlare e argomentare troppo, insistere, premere o mettere fretta. Questi comportamenti creano ancora più diffidenza e chiusura.
Evita i complimenti pomposi o eccessivi
Le persone diffidenti avvertono un senso d’imbarazzo nel ricevere complimenti.
Infatti, credono, più o meno inconsapevolmente, che occorre diffidare di chi fa i complimenti, poiché l’intento potrebbe essere quello di aggirarlo o manipolarlo.
Dimostra cortesia e il massimo interesse
Usa argomentazioni complete ed esaurienti e fai domande dirette (del tipo aperto) per indurlo a parlare e fornirti informazioni.
Usa una comunicazione trasparente, onesta e autentica
Usa una comunicazione semplice, chiara e diretta.
Non sorvolare, nascondere o eludere eventuali argomenti delicati e spinosi.
Usa argomenti esaurienti e completi, ripeti, se il caso, i concetti ma usa parole diverse.
Evita le sorprese o di cadere in contraddizione!
Non dimenticare che la persona diffidente esige garanzie solide e sicure. Entra nel concreto.
Trasmetti praticità e precisione.
Evita tutte quelle frasi rassicuranti che, in concreto, non dimostrano niente: “Non ti preoccupare”, “Lo garantisco io” ,“Stai tranquillo”.
Non cambiare opinione o versione perché suona ambiguo o manipolatore.
Non entrare in un confronto serrato
Se entri nel campo di una sua “credenza consolidata” (i senior non hanno capacità tecnologiche – i giovani sono tutti fancazzisti – fanno carriera solo i raccomandati, ecc…) difficilmente riuscirai a convincerlo del contrario.
Meglio essere generici,
smorzare i toni e non associarsi alle sue critiche.
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Dai tempo
Evita di forzare.
Non sono le tue parole che lo convinceranno, ma le tue azioni.
E per quelle, prenditi il tempo che serve.
Con calma e pazienza.
Tieni pronte risposte, spiegazioni e soluzioni.
Risolvi tutti i dubbi.
Calma e pazienza sono fondamentale per relazionarsi con una persona diffidente.
Se la persona diffidente in questione è il tuo capo/a o un cliente importante è fondamentale che tu conosca e preveda tutte le domande,
i dubbi che la tormentano, gli aspetti specifici che vuole sapere.
Che dire … mica facile!