Troppa sicurezza e spavalderia può mettere in pericolo la tua carriera
Non sono poche le persone che si sentono le più capaci e competenti dell’azienda,
che si sorprendono quando non vedono riconosciute le loro grandi capacità,
che sono convinte che la loro personalità sia superiore e che le loro intuizioni siano più brillanti di quelle degli altri.
Sono ancora di più le persone che pensano di essere più intelligenti e capaci …
del loro capo.
Molte persone sono (in effetti) intelligenti e smart,
capaci e competenti,
molto spesso purtroppo hanno già tutte le risposte,
non ascoltano e non ammettono mai di aver sbagliato.
Basta chiedere loro qualcosa e ti illuminano con la “luce del sapere”.
Avere tanta fiducia in sé non è del tutto un male.
La sicurezza è una qualità necessaria.
Una buona dose di autostima è fondamentale per affrontare le sfide, far carriera,
superare gli ostacoli ed emergere in questo mondo sempre più competitivo.
Esiste il lato oscuro dell’eccessiva fiducia in sé
“Troppe persone sopravvalutano ciò che non sono e sottovalutano ciò che sono.”
Malcolm Forbes
Tutti amano e ammirano una persona sicura di sé.
Chi non è conquistato dal leader che entra a grandi passi nella stanza,
cattura l’attenzione con la sua sola presenza
e prende il controllo della situazione?
Tuttavia,
c’è il lato oscuro dell’eccessiva fiducia in sé.
Troppa fiducia può accrescere esageratamente l’ego
e può diventare boria,
presunzione, supponenza.
Spacconeria.
L’eccesso di ego è il motivo principale per il quale i leader falliscono.
Non sono poche le persone brillanti e capaci che mi contattano perché lamentano una carriera poco soddisfacente a causa di comportamenti sproporzionati che hanno pregiudicato il rapporto con il capo, il team, i colleghi oppure
che non si sono più riprese da “trombate” che hanno creato dubbi e perplessità sulle proprie (reali) capacità.
Essere intelligenti e capaci non sempre significa avere una carriera appagante
Luciano credeva di essere un grande broker.
Si è lanciato in investimenti molto remunerativi ma troppo rischiosi.
Dice che si sentiva troppo sicuro di sé e che si era sbagliato circa le sue reali capacità di analisi e il suo intuito.
Troppa foga e uno smisurato eccesso di sicurezza.
Sandra era convinta che la direzione presa con la sua start-up fosse quella giusta.
Ha mostrato una fiducia sproporzionata nelle sue intuizioni,
nella sua determinazione, nella sua ostinazione …
che (con il tempo) si è trasformata in testardaggine.
Cocciutaggine.
Rifiutava di chiedere indicazioni, consigli,
non ascoltava gli appelli alla prudenza del partner,
non era in grado di leggere i segnali di pericolo che trovava lungo la strada.
Ivan era convinto di essere prezioso per il suo datore di lavoro più di qualsiasi altro collega.
Ha dimostrato il suo eccesso di fiducia in sé arrivando spesso in ritardo al lavoro e con atteggiamenti di sufficienza (verso tutto il suo personale)
perché pensava che non sarebbe mai stato licenziato dal suo ruolo di responsabile amministrativo.
Invece …
(non ha ricevuto nessuna telefonata da parte degli ex colleghi).
Roberto pensava di essere molto brillante e competente (probabilmente lo è anche) .
È un leader fiducioso capace di massimizzare i suoi punti di forza,
riducendo al minimo le sue debolezze.
In teoria è un team leader ma in pratica è solo un leader (senza team).
Perché per lui il team non esiste.
È completamente ego-centrato.
Quando gli ho chiesto come si rapportava con il suo (ex) staff o se era motivante nel comportamento e nelle parole …
con aria stupita (di chi sente per la prima volta questo tipo di domanda) mi ha risposto “In che senso?”.
Se vuoi approfondire.
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Consapevolizza i tuoi limiti
Quando sei intelligente e capace è facile pensare di essere “al centro del mondo” e che gli altri siano solo un supporto o, peggio,
una scocciatura.
Invece la realtà è che i rapporti professionali contano,
eccome!
Le persone con cui lavori (i tuoi colleghi o il tuo team) sono la chiave del tuo successo.
Non essere concentrato solo sulla tua carriera e sul tuo successo personale.
Prima di intraprendere qualsiasi azione sul posto di lavoro,
chiediti quale sarà il beneficio per tutto il team (non solo per te stesso).
“Ammettere” i propri limiti è accettare di non essere perfetti,
di non avere tutte le competenze.
Questo è il primo passo verso il successo.
Leggi anche questo post sui pericoli per la tua carriera quando ti senti troppo sicuro di te stesso!