Collaboratore introverso: 7 spunti per aumentarne motivazione e produttività
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Se sei un team leader di natura socievole, estroversa,
lavorare con un collaboratore o un dipendente introverso, potrebbe risultare frustrante e spiazzante.
Una persona introversa comunica poco e preferisce stare da sola.
Preferisce feedback scritti o follow up.
È portata a risolvere problemi complessi e pianificare strategie. Interagire con un gruppo ristretto di persone in modo che le sue domande e le sue idee possano essere ascoltate.
NOTA > Proprio questa tendenza rende gli introversi di grande valore sul lavoro.
Se ti aspetti di intraprendere una conversazione (senza paura di dire cosa si pensa) con uno scambio di battute, aneddoti, sensazioni … potresti rimanere deluso.
A volte potrebbe sembrare disinteressato o scostante, rispondere a monosillabi o mostrare poco coinvolgimento.
Ecco 7 spunti per motivare e aumentare la produttività di un collaboratore introverso:
1. Rispetta i suoi confini
Una persona introversa tende ad avere confini personali più forti e rigorosi.
Non si sente a suo agio di fronte a persone che non conosce o gruppi numerosi,
fare telefonate difficili o comunicare cattive notizie con un cliente o un capo.
Quando sono spinte, a oltrepassare la linea della loro zona di comfort (senza essere pronti),
è facile che diventino emotivi, agitati e turbati.
Quando questo accade, è meglio fare un passo indietro e rispettare “i confini”,
piuttosto che spingere il collaboratore all’azione.
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2. Dai tempo e spazio
È importante lasciare al collaboratore introverso il tempo per pensare e raccogliere i pensieri (nel limite del possibile e del buon senso).
Dai il tempo per riflettere sulle sue azioni. Con frasi tipo “Pensaci e torna con un piano/soluzione?” otterrai idee e risoluzioni.
Durante le riunioni di team non aspettarti che sia il primo a parlare,
perché non ama stare sotto i riflettori.
Limitati a darli un po’ di tempo e vedrai che interverrà se ha qualcosa da aggiungere. Probabilmente, il tuo collaboratore introverso sta cercando di capire il problema e sta “preparando” una soluzione meticolosamente strutturata.
Diversi modi di pensare, all’interno del team, aiutano ad aumentare il numero di potenziali soluzioni.
3. Ascolta attivamente
Il primo incoraggiamento che puoi dare a una persona introversa è quella di essere “presente”, fare una domanda, smettere di parlare e … ascoltare con la massima attenzione.
Pianifica incontri periodici uno-a-uno che ti permetteranno di costruire una relazione più stretta.
Grazie al clima di fiducia, il collaboratore si sentirà a suo agio e incoraggiato ad aprirsi.
Spronalo a esprimere i suoi punti di forza, il lavoro che più li piace e le aree in cui vorrebbe migliorare.
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4. Non pressare
Il collaboratore introverso potrebbe avere difficoltà a pensare o parlare quando è sotto pressione,
specialmente in ambienti competitivi.
Quando pressato potrebbe diventare ansioso.
Ha bisogno di più tempo per pensare prima di rispondere o condividere le sue idee.
Non ama le riunioni vaghe, senza ordine del giorno.
Preferisce che i punti di discussione e le trattande siano condivise in anticipo in modo da “prepararsi”.
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5. Chiedi “Come posso aiutarti”?
Un collaboratore introverso potrebbe prendere un sacco di tempo ed energia “girando in tondo” chiedendo cosa-come-fare.
A volte, è talmente assorbito da un compito, così concentrato su dettagli e rifiniture, da rendere la mansione più complicata di quello che è.
È importante rompere quel circolo mentale, aiutarlo a passare dal pensiero all’azione, identificare quello che è più utile, piuttosto che concentrarsi su “quello che manca”.
Chiedi di cosa ha bisogno per andare avanti ed essere più efficiente:
- “Cosa ti serve?”
- “Più tempo? Più spazio?”
- “Il supporto di un collega?”
- “Un corso specifico per sviluppare una determinata competenza?”
- “Come può essere più facile/semplice questo lavoro/progetto?”
6. Collaboratore introverso preferisce la comunicazione scritta
E tutte le forme di comunicazione che permette di lavorare con calma e di evitare la “pressione”.
L’introverso, infatti, si sente meglio a esprimere sé stesso con la scrittura piuttosto che parlare davanti alle persone.
Come pensi che possa reagire se li fai una domanda inaspettata o una richiesta a bruciapelo?
Gli introversi sono spesso percepiti come “lenti”. Poco Smart.
Non sono lenti. Li serve solo un po’ di tempo!
Per di più, non pensare che questa idea del “dare il tempo” non permetta al collaboratore di lavorare in un ambiente frenetico e convulso.
Sa adattarsi, anche bene.
Deve solo prendere le “misure”.
7. Collaboratore introverso? Dai fiducia alla persona
Se non credi nelle persone, limiti il loro potenziale.
Il tuo collaboratore introverso deve sapere che sei dalla sua parte.
Celebra lo sforzo, riconosci il progresso, trasmetti fiducia.
I leader che ispirano speranza fanno volare i loro team.
Senza cuore invece, “costruisci” ambienti indifferenti.
È importante sottolineare che questi suggerimenti non sono una forma di “coccole”. Sono accorgimenti che puoi utilizzare per gestire al meglio alcuni tuoi collaboratori, i cui punti di forza possono portare grandi benefici a tutto il team e alla tua azienda.
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