Come fare un’ottima ULTIMA impressione in 7 mosse

ultima impressioneFoto di Yan Krukau

In diversi miei post ho parlato dell’importanza della prima impressione in alcune situazioni sociali e professionali (colloquio di lavoro, meeting, presentazioni ecc.),

Come presentarsi nel migliore dei modi, partire con il piede giusto e stupire da subito i nostri interlocutori sia la via migliore per ottenere il successo.

Come professionisti e team leader ci concentriamo (comprensibilmente) sulla prima impressione,
tuttavia, alcuni studi dimostrano come le persone ricordino chiaramente l’inizio e la fine,
e quanto facciano fatica a fissarsi nella memoria la parte centrale dell’esposizione.

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Quindi …
non dovresti solo puntare a una buona PRIMA impressione, ma anche a un’ottima ULTIMA impressione (perché è la più “fresca” nella nostra memoria).

Iniziare bene è positivo, ma finire bene è (altrettanto) importante.

Cosa fai o dici per creare un’ultima buona impressione?

Innanzitutto, non lasciarla al caso.
Dovresti sapere cosa fare/cosa dire.

Tra la PRIMA e l’ULTIMA impressione possono verificarsi molte interazioni. Non le sto minimizzando (ci mancherebbe, i contenuti sono importanti) ma devono essere gestite bene.

L’ultima impressione dovrebbe essere quella che crea il “tuo marchio” finale e duraturo.
L’impressione che farà dire alle persone:

  • “Che persona affascinante!”
  • “Voglio fare di nuovo affari con lei/lui”.
  • “Vorrei che lavorasse nella nostra azienda”

Di seguito alcuni suggerimenti su come migliorare l’ULTIMA impressione. Sono abbastanza semplici sulla carta, tuttavia, spesso non siamo consapevoli delle nostre abitudini.

Piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza!

 
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1. Tieni l’argomento più potente per ultimo

Fai come gli avvocati di grido, gli speaker e i politici internazionali,
che creano un’impressione finale molto potente e portano il pubblico ad applaudire,
magari persino una standing ovation.

Sono d’accordo con te, non è così semplice come potrebbe sembrare.

Devi davvero adottare un approccio strategico per lasciare quell’impressione duratura.

L’ultima impressione è il risultato del tuo aspetto, del tuo atteggiamento e della tua esposizione,
combinata con un sorriso genuino, una frase/risposta accattivante, una proposta seducente,
oppure un semplice “arrivederci” o “buona giornata” detto con sincerità.

 
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2. Stabilisci un “contatto”

Come ho scritto nel mio libro “Autorevolezza” nella fase finale dell’interazione, stabilisci un contatto,
guarda l’altra persona negli occhi e sorridi.

Il contatto fisico favorisce il “legame” con la persona,
anche una stretta di mano può rendere il rapporto più affabile e memorabile.

In un colloquio di lavoro o in una riunione con un cliente, stringi la mano all’altra persona mentre ti alzi dal tavolo o dalla scrivania, e poi di nuovo mentre ti allontani dalla porta (quindi due volte).

Una stretta di mano calda e sicura (assicurati che le tue mani non siano sudaticce).

3. Ringrazia

Quando hai terminato, per esempio il colloquio di lavoro, cerca il contatto visivo e sorridi.

Alzandoti dalla sedia, non stare lì in piedi titubante, imbarazzato,
ringrazia per il tempo che la persona ti ha dedicato “Grazie per l’opportunità. Lo apprezzo molto.”

Poniti di fronte rispetto la persona, piuttosto che ad angolo, darai l’impressione di un professionista aperto, diretto e caloroso.

Poi, quando stai uscendo dalla porta, puoi un’altra volta: “Grazie ancora per il colloquio” oppure semplicemente: “Grazie!”.

Sii amichevole ma fermo nei tuoi saluti.

 
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4. Sii brillante e breve

Che tu stia presentando una riunione o facendo una call di aggiornamento con il tuo capo,
centra il punto con un linguaggio semplice e soluzioni semplici.

Se usi un linguaggio semplice e porti soluzioni chiare e brillanti, sarai ricordato!

Attenzione però!
C’è una linea sottile tra l’essere assertivi e l’essere arroganti.

Le persone sono attratte dalla fiducia, quando ti comporti in modo troppo sicuro, sfacciato, sembra che tu stia compensando una celata insicurezza.

Può anche essere antipatico, specialmente quando incontri qualcuno per la prima volta.
 


 

5. Ascolta con attenzione

Ciò che rende piacevole una conversazione è l’ascolto.
Piuttosto di concentrarti su te stesso partecipa all’interazione presumendo che tu abbia qualcosa da imparare.
Ascolta, “semplicemente”.

Dai la tua totale attenzione e presta interesse ai tuoi gesti non verbali.

Non lasciarti distrarre dalle attività che ti aspettano (o dal tuo smartphone!).
Ascolta attentamente e fai domande, sii sinceramente interessato a ciò che l’altra persona ha da dire.

Non solo la farai sentire rispettata,
ma le lascerai un’ottima impressione di te.

6. Fai una domanda significativa

Poni una domanda ponderata che dimostri il tuo genuino interesse a saperne di più sulla persona, sull’azienda oppure sulla professione.

È l’opportunità di dimostrare che sei un professionista appassionato e curioso degli argomenti che hai discusso.

7. Invia un messaggio di follow-up/nota di ringraziamento

Inviare un messaggio di ringraziamento o un biglietto di ringraziamento,
è davvero un bel tocco per consolidare la tua immagine professionale.

In conclusione

Quando esci dalla stanza, assicurati di prendere tutti i tuoi effetti personali.

Non puoi puntare ad un’ottima impressione finale, se poi devi (timidamente) rientrare nella stanza scusandoti per aver dimenticato il cellulare, la penna, il cappotto ecc.

Credo che sia davvero importante nei tuoi incontri professionali essere consapevole dell’importanza di ricercare l’ultima impressione straordinaria (ovvero non-ordinario).

L’ultima impressione è ugualmente rilevante

Quello che dici/fai per ultimo può essere ricordato ancora più di quello che hai detto/fatto all’inizio

La PRIMA impressione dà il tono a ciò che ci aspetta, stabilisce le aspettative.
L’ULTIMA impressione è ciò che ci resta, probabilmente è ciò che ricorderemo di più.

Ma non otterrai uno senza l’altro.
Ci sarà un’ottima ULTIMA impressione solo dopo una PRIMA buona impressione.

Adesso, sai cosa devi fare!