Leadership e collaboratori difficili: come gestire l’invisibile

collaboratore invisibile
Foto di Matheus Bertelli

Gestire un collaboratore invisibile richiede un approccio strategico per valorizzare il suo contributo e favorire una maggiore partecipazione nel team.

Se vuoi un supporto mirato, scopri i miei servizi di coaching per migliorare la gestione del personale e la leadership.

Chi è il collaboratore invisibile?

Il tuo collaboratore Lorenzo passa inosservato.

Non partecipa attivamente alle discussioni e preferisce osservare piuttosto che contribuire. Evita di assumersi responsabilità e non si distingue né in positivo né in negativo.

Il suo lavoro è sufficiente, ma non eccellente: completa i compiti assegnati senza cercare di migliorare processi o proporre nuove idee. Non genera conflitti, ma neanche innovazione: il suo contributo è neutro.

Il rischio? Un collaboratore invisibile rallenta il progresso del team.

Affrontare questa situazione con una strategia adeguata può trasformarlo in una risorsa più attiva e preziosa.

Leggi anche: Come motivare il tuo team.

 


 

Valuta la situazione

Prima di agire, poniti alcune domande per identificare la causa del suo comportamento:

  • Perché il collaboratore è percepito come invisibile?
  • Ha avuto opportunità per farsi notare?
  • Si sente supportato e valorizzato dal team?
  • Ha difficoltà di comunicazione o si sente escluso?
  • Sto riconoscendo i suoi contributi in modo adeguato?

Analizzare queste domande ti aiuterà a capire se il problema deriva da una sua insicurezza, da mancanza di stimoli o da dinamiche di gruppo che lo tengono in secondo piano.

Leggi anche: Come dare feedback efficaci

Cosa fare

Coinvolgilo attivamente nelle discussioni

Non aspettare che parli spontaneamente: chiedi il suo parere durante le riunioni. Poni domande dirette come “Cosa ne pensi di questa proposta?” o “Hai idee per migliorare il processo?” per incentivarlo a esprimersi.

Assegnagli progetti con visibilità

Dagli incarichi che lo spingano a collaborare con altri o a gestire attività che richiedano un’interazione attiva. Ad esempio, coinvolgilo in progetti di team building o nella gestione di un nuovo cliente.

Riconosci i suoi contributi

Anche piccoli successi vanno valorizzati: elogia i suoi risultati davanti al team, in riunione o via email. Sentirsi apprezzato lo motiverà a emergere di più.

Offrigli opportunità di crescita

Formazione, mentoring e coaching possono aiutarlo a sviluppare fiducia e competenze. Una maggiore consapevolezza del suo valore lo porterà a partecipare più attivamente.


A volte dietro un comportamento difficile c’è un problema più profondo. Vuoi trasformare il conflitto in collaborazione?

La NUOVA edizione 2025 del mio libro “Autorevolezza” ti aiuta a rafforzare impatto, carisma e comunicazione.
“Prima volta Leader” è il libro pratico perfetto se muovi i primi passi nella gestione di un team.

Domande da fare nel colloquio individuale

Il confronto diretto è essenziale per capire come coinvolgerlo meglio. Ecco alcune domande utili:

Per capire il suo livello di coinvolgimento:

  • “C’è qualcosa che ti impedisce di sentirti più parte del team?”
  • “Pensi di avere abbastanza opportunità per esprimere il tuo potenziale?”

Per identificare ostacoli nella comunicazione:

  • “Hai difficoltà a condividere le tue idee durante le riunioni?”
  • “Come potremmo migliorare la comunicazione nel team?”

Esplorare le sue motivazioni e responsabilità:

  • “Le tue responsabilità sono chiare?”
  • “Il carico di lavoro è bilanciato o ci sono aspetti che ti frenano?”

 


 

Cosa non fare

  • Non ignorarlo: se non lo coinvolgi attivamente, il suo senso di invisibilità aumenterà.
  • Non escluderlo dalle discussioni: se non partecipa, potrebbe sentirsi poco considerato.
  • Non giudicarlo: timidezza o riservatezza non significano incompetenza, potrebbe avere talento non ancora emerso.
  • Non accettare l’invisibilità: un team forte è composto da membri coinvolti e valorizzati.

Leggi anche: la chiave per motivare il tuo team

Errore top da evitare con un collaboratore invisibile

Il principale errore? Lasciare che continui a essere trasparente. Se non gli dai attenzione, tenderà a chiudersi ancora di più.

Anche un collaboratore silenzioso può avere idee brillanti e competenze preziose. Sta a te, come leader, aiutarlo a emergere e valorizzarlo per il bene dell’intero team.

Vuoi migliorare la gestione del tuo team? Scopri i miei servizi di coaching per diventare un leader capace di motivare e valorizzare ogni collaboratore.