La paura del futuro: 12 verità da accettare per sentire meno ansia – 2

paura del futuroFoto di Patrice Audet da Pixabay

LEGGI ANCHE LA PARTE 1.

La vita è incredibilmente imprevedibile,
una sorpresa continua.

Ti rendi conto che la stra-grande maggioranza delle cose sono totalmente fuori dal tuo controllo?

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Non sprecare il tuo tempo,
le energie e le tue capacità nel regolare cose che sono di là del tuo controllo.
È il modo migliore per attrarre frustrazione e delusione.

Più cerchi controllo, più costruisci ansia e paura.
Non avrai mai il controllo su quello che accade.
È come voler fermare il mare con le mani …

Non credere che se tutto andrà come hai pianificato,
se tutti faranno quel che pensi, allora sarai felice.

Meglio concentrarsi sulle cose che puoi cambiare,
accettare (avere la consapevolezza) di ciò che va oltre il tuo controllo.

Lasciare andare è un atto di fede perché permette alla vita di svelarsi. Di non avere paura del futuro.
Lasciar andare libera, purifica, migliora.
Lasciare andare è leggerezza!

7. Accetta che ad alcune persone non piaci… e non piacerai mai!

Alcune persone sono naturalmente negative e difficili da accontentare.
Giudicano e criticano. Lo fanno per sentirsi meglio.
Fa parte della condizione umana.

È un modo per aumentare temporaneamente la loro autostima.

Non puoi farci nulla.
Quando cammini, le persone ti noteranno e ti giudicheranno in base a ciò che indossi.

È impossibile accontentare tutti.
Qualunque cosa tu faccia/dica, è probabile che qualcuno si sentirà disturbato.

Volere essere approvati e amati è naturale.
Avere paura della disapprovazione può rendere la vita difficile.
Non accontentare tutti però può essere liberatorio.

Quando cerchi di accontentare tutti, ogni volta che cerchi l’approvazione di qualcun altro,
un piccolo frammento di TE muore.

Più cerchi l’approvazione … meno attrai le persone.
Le persone non sono affascinate da chi si sforza di piacere e alla fine non riesci a compiacere l’unica persona che conta di più … te stesso!
 


 

8. L’importante non è cadere .. ma rialzarsi

“Non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto
e sono riuscito a rialzarmi.”
Nelson Mandela

La vita è tutt’altro che semplice! Dicevo all’inizio del post …

Hai vissuto, come tutti, delusioni, fallimenti e dispiaceri. Progetti e desideri che si sono sgretolati all’improvviso, sogni che si sono frantumati e desideri che si sono rilevati irrealizzabili.

E accadrà ancora…

Accettarlo, ti permette di vivere le gioie della vita,
apprezzare in pieno tutte le sue sfaccettature, dolori compresi. Avere meno paura del futuro.

Ogni fallimento è una tappa verso il successo.
Sapersi rialzare, scrollarsi la polvere di dosso, è fondamentale per la tua crescita personale e professionale.

9. Accetta il fatto che non potrai essere SEMPRE felice

Quando sei triste,
pensi che tutte le altre persone siano felici, vivano meglio e sorridano sempre.

In realtà la felicità non è né continua né immutabile.
Non esiste la contentezza perpetua.
Anche quando sei felice, guardi solo il lato positivo della vita,
accadrà qualcosa che ti scuote e ti procurerà dispiacere.

Accetta di provare (anche) le emozioni negative. Accetta di avere paura del futuro.
È nel “ciclo naturale delle cose”. Nulla è permanente, né tristezza né felicità.
Ogni situazione è neutra fino a quando non le diamo un significato con le nostre emozioni.

La felicità arriva sempre dopo essere “sopravvissuto” alle emozioni negative.
A volte, si presenterà per farti sapere che sei un umano,
che stai sperimentando la vita attraverso le emozioni.

 
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10. Accetta che la comodità ha il suo prezzo

Diciamolo … ti sei accontentato!
Hai deciso di vivere al di sotto le tue capacità.
Anche se hai preparazione. Competenza.
Esperienza.

Potresti meritare di più. Lo sai …
Hai soffocato la voce dentro di te … che ti invita a osare, lanciarti.
Che ti dice “Beh…tutto qui quello che sai fare!”

Hai smesso ancor prima di cominciare. Hai preferito restare nella tua zona di comfort.
“Non essere disturbato”. E così diventi prevedibile. Scontato.
Soporifero.

Se quando vai a dormire la sera ti senti insoddisfatto e frustrato accetta che la comodità del tuo letto ha il suo prezzo. Eh, sì… il fuoco si è spento!
Se lo accetti … avrai abbassato il tasso di delusione e stress.

11. Accetta che spesso sei tu il tuo peggior nemico

La crescita personale di ognuno di noi inizia con la consapevolezza che il problema (se di problema si tratta) non è “esterno”.

Prima di voler gestire gli altri devi saper gestire te stesso.
Devi avere coscienza di essere al centro di tutte le tue complicazioni, frustrazioni e fallimenti.

Spesso sei TU la persona più rigida, testarda, esigente, permalosa.
Il tuo peggior critico. Quello che non ti concede il minimo errore.
Non perdona il più piccolo sbaglio.

Quello più inflessibile.
Quello che non vuole cambiare, ma il cambiamento lo esige, lo pretende,
lo reclama negli altri.

Sei sempre TU quello non conosce i suoi punti di debolezza, che non sa gestire le attese e le frustrazioni.
Non conosce cosa-funziona e cosa-non-funziona per sé stesso.
È qui che devi concentrare i tuoi sforzi.

12. Accetta l’imprevisto

Mettilo in agenda.
Organizza la tua giornata e pianifica con metodo ma non lo farlo in modo maniacale e dettagliato!
Lascio uno spazio per l’imprevisto, anche se non sai cosa!
C’è sempre la possibilità che l’imprevisto ti attenda dietro l’angolo.

Adoriamo la certezza ma viviamo in un mondo dove di certo e sicuro c’è ben poco.
Non ti sembra assurdo?

La vita non è certa.
La certezza non esiste, il mondo è incerto per sua natura.

Che piaccia o no … accade l’imprevisto. L’inaspettato.
Spesso, le cose migliori sono quelle impreviste perché prive di aspettative.
Le strade più panoramiche e spettacolari sono le deviazioni che non volevi prendere.

L’unica certezza è … l’incertezza,
accettarlo rende la tua mente più flessibile e diventi più forte a livello emotivo.
Avrai meno paura del futuro.

La paura del futuro: 12 verità da accettare per sentire meno ansia – 1

la paura del futuro

Foto di Patrice Audet da Pixabay

Questo periodo di pandemia Coronavirus,
incertezza economica e leadership incompetente sta provocando una profonda agitazione nella nostra mente. Abbiamo più tempo per fermarci e riflettere.

Nessuno uscirà immutato da questa esperienza.
Gli eventi del 2020 segnano una transizione che continuerà ad avere un impatto su di noi per i decenni a venire. È facile perdersi dell’incertezza. La paura del futuro.

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Ora però non è il momento di immobilizzarsi, è ora di svegliarsi.
Devi confrontarti con verità scomode che preferiresti ignorare.

In questo periodo strano,
in questo momento di confusione, in cui nulla sembra essere sicuro …
la riflessione può essere una buona cosa!

Ci sono 12 verità scomode che sarebbe meglio accettare per sentirti meno ansioso:

1. La paura del futuro? Accetta che la vita non è giusta

Spesso la realtà ci ricorda che la vita non è giusta.
La giustizia è solo un’invenzione umana.
Abbiamo creato il concetto che la vita dovrebbe essere giusta.

Ci risulta difficile accettare la realtà,
perché desideriamo illuderci che tutto debba seguire regole ben stabilite.
Se fai il cattivo sarai punito, se fai il bravo e segui le regole sarai ricompensato.

Questa logica ci trasmette una sensazione di sicurezza, così sappiamo a quali conseguenze andremo incontro con nostri comportamenti.
Ci fa sentire più sicuri e fiduciosi ma quando constatiamo che non si applica sempre,
ci sentiamo molto delusi e frustrati.

Quando vedi persone attorno a te ricevere la promozione con meno competenze e meno esperienza di te, come fai a non chiederti “Perché loro sì e io no?”.
E questo introduce la prossima verità scomoda …
 


 

2. Accetta che spesso non hai la risposta.. è meglio così!

A volte non avrai mai le risposte …
Hai sempre pensato che ci fosse una ragione di fondo.
Devi imparare a lasciare andare alcune cose, senza trovare una ragione. Un PERCHÉ.

A volte hai vinto … senza averne merito.
Altre volte hai perso… senza averne colpa.

Altre volte ti è arrivata una randellata tra capo-e-collo che ti ha lasciato frastornato.
Disorientato.
Pensavi di aver le risorse per rialzarti, di avere tutte le risposte e invece … eccoti ancora al punto di partenza!

Perché capitano tutte a me?
Perché non ci riesco?
Non ce la faccio?

A tutte queste domande si tende a rispondere con argomentazioni d’impulso che non trovano riscontri concreti nella realtà. Magari rispondi “Perché non sono capace” oppure “Perché non sono una persona valida” e così via…

Risposte non reali dettate dallo sconforto e dal momento di difficoltà.

3. Accetta che se non hai talento devi pedalare .. e pure tanto!

Non so se l’hai capito …
Se (come me) non hai capacità eccelse, intelligenza superiore, bellezza, talento
ce non sei baciato-dalla-fortuna, devi lavoro tanto.
Lavorare duro.

Attaccare giorno dopo giorno …
Non solo per una settimana, non solo per un mese ma per anni … nonostante gli ostacoli che incontri sulla tua strada. Grinta, perseveranza e passione per raggiungere obiettivi a lungo termine.

Devi saper resistere a distrazioni momentanee e tentazioni,
al fine di raggiungere il tuo traguardo.

Fondamentale è la capacità di resistenza,
perseguire gli obiettivi nonostante i continui “no”,
ristrutturare le sconfitte e i fallimenti che per tua natura normalmente attirerai (come canta Battiato nella canzona “La cura”).

 
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4. Accetta di non poter cambiare nessuno..solo te stesso!

“Tutti pensano a cambiare il mondo,
ma nessuno pensa a cambiar sé stesso.”
Lev Tolstoj

Come coach lo so perfettamente…
il cambiamento si può solo stimolare. Incoraggiare.

Puoi indicarlo, influenzarlo ma non puoi cambiare le altre persone: i genitori pensano di cambiare i figli, il partner pensa di cambiare il compagno, ecc…

È impossibile cambiare gli altri.
Oltremodo è irrispettoso.
Ti piacerebbe se qualcuno provasse a cambiarti contro la tua volontà?

Le persone cambiano solo quando sono loro a volerlo.
Cambiare è un processo impegnativo e faticoso. Non si fa mai per far piacere ad un altro… ma solo quando se ne sente il bisogno pressante.

5. La paura del futuro? Accetta il fatto che il futuro è imprevedibile!

Accetta la situazione in cui ti trovi.
Non sei altrove, se non qui. Il presente è l’unica realtà che esiste.
Il passato è nella tua memoria e il futuro nella tua immaginazione.

Non serve chiedersi cosa può succedere. Avere la paura del futuro.
Le domande sul futuro non ti portano da nessuna parte. Creano solo preoccupazioni e ansia per il futuro.
Non esiste se non nella tua immaginazione e nei tuoi desideri.

È bello avere un desiderio e vivere per un obiettivo. Ma è più bello …
godere del presente perché è l’unico momento che esiste.

Non ci sarà la paura del futuro, pensieri ansiosi se vivessi qui-e-ora invece che da qualche altra parte.
Vivere nel presente è l’unica cosa che è possibile.
Quindi, l’imprevedibilità del futuro.

Il futuro è imponderabile e non dovresti preoccuparti.
Dovresti trovare la bellezza vivendo il momento presente.

CONTINUA A LEGGERE LA PARTE 2.

Cosa dire a qualcuno che sta attraversando un momento difficile

momento difficile

La vita, in questo periodo, non è facile. Per nessuno.

E probabilmente anche tu conosci qualcuno — un collega, un amico, un conoscente — che sta attraversando un momento ancora più duro:
perdita del lavoro, solitudine, problemi economici, relazioni in crisi, malattia o la perdita di una persona cara.

Quando ci troviamo davanti a qualcuno che soffre, il primo istinto è spesso quello di tacere.

Per paura di dire qualcosa di sbagliato.

Ed è vero:
consigli affrettati, aneddoti,
o frasi fatte possono fare più male che bene.

Ma non dire nulla è quasi sempre peggio.
Dire qualcosa con buone intenzioni è meglio che rimanere in silenzio.

In momenti difficili, l’intenzione conta più delle parole

Proprio come percepiamo la falsità, riconosciamo anche la gentilezza. La tua empatia e la tua presenza valgono più di qualsiasi frase perfetta.

Le parole si dimenticano.
Il calore no.

A volte, un semplice “Mi dispiace tanto” è il gesto più sincero e utile.

Esprime vicinanza. È spesso tutto ciò di cui una persona ha davvero bisogno.

Chiedi il permesso

Prima di fare o dire qualcosa, chiedi cosa preferisce la persona:

  • “Preferisci stare da solo o vuoi un po’ di compagnia?”
  • “Ti va di parlarne?”

Può darsi che non se la senta ora, o che preferisca rimandare.

Qualunque sia la risposta, rispettala.

Offri un supporto concreto

A volte non sappiamo cosa dire — ed è normale.

Puoi comunque offrire un aiuto reale:

  • “Se hai bisogno di un riferimento o di un aiuto, fammelo sapere.”
  • “Se vuoi, posso presentare il tuo CV a qualche contatto.”

L’aiuto pratico solleva la persona dal peso di dover chiedere.

Puoi anche proporre tu qualcosa di specifico:

  • “Sono al supermercato. Cosa posso portarti?”
  • “Passo in farmacia: ti serve qualcosa?”
  • “Ho del tempo libero questa settimana. Ti va se passo lunedì o venerdì?”

Proposte semplici, chiare.
Facili da accettare.



Ascolta davvero

Nei momenti difficili, non parlare: ascolta.
Ascolta per capire, non per rispondere.

Evita frasi come:

  • “Andrà meglio.”
  • “Non dovresti sentirti così.”
  • “Stai esagerando.”

E soprattutto evita di spostare l’attenzione su di te:

  • “So cosa provi, è successo anche a me…”
  • “E io cosa dovrei dire che…”

Anche se l’intenzione è buona, rischi di rubare spazio a chi sta parlando.

Non dare consigli non richiesti

Non cercare di risolvere il problema.
Non subito, almeno.

A volte la persona vuole solo essere ascoltata.

Puoi chiedere:

  • “Vuoi un mio consiglio o preferisci che ascolti soltanto?”
  • “Vuoi parlarne o sfogarti? Sono qui per entrambi.”

Chiarire come essere d’aiuto è in sé un gesto di interesse.

Non interrompere

Lascia che finisca le frasi.
Non saltare subito alle conclusioni.

Non “indovinare” quello che sta per dire.

Essere interrotti quando si soffre è estremamente frustrante.

Non fare troppe domande

Domande su dettagli (“e poi cosa hai fatto?”, “cosa ti hanno detto?”)
possono bloccare la condivisione.

Questa non è un’indagine: è un ascolto.
Conta come si sente la persona, non i dettagli dell’evento.



Anche un semplice messaggio conta

A volte temiamo di essere invadenti.

Ma un messaggio o una chiamata gentile sono quasi sempre apprezzati.

Non aspettarti una risposta immediata. Va bene così.

Con persone che conosci poco o hai poca confidenza puoi dire:

  • “So che non posso fare molto, ma dimmi se hai bisogno di qualcosa.”
  • “Ti aggiorno su come gestiremo il tuo lavoro mentre sei via: è tutto sotto controllo.”

Questo toglie ansia e dà respiro.

Se invece hai vissuto qualcosa di simile, puoi dire con delicatezza:

  • “Non ci conosciamo molto, ma ho passato un’esperienza simile. Se ti va, posso condividere quello che ho imparato.”

Ricorda: ogni persona è diversa

Non esiste una frase giusta per tutti.

Le stesse parole possono confortare oggi e irritare domani.

Quando hai un dubbio, chiedi con gentilezza:

  • “Vuoi parlarne o preferisci cambiare argomento?”

A volte il gesto migliore è qualcosa di semplice:
portare la spesa, accompagnare i figli, alleggerire un impegno.

La presenza, più di tutto, è ciò che fa la differenza.

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7 caratteristiche che indicano una personalità forte

personalità forte

Foto di Fifaliana Joy da Pixabay

In un mondo dominato da insicurezze e paura, poche persone si distinguono davvero dalla massa.

Non finge, non si esibisce.

Avere una personalità forte non significa voler apparire.

Non significa voler vincere a tutti i costi.

Significa non lasciarsi condizionare

Non farsi sfruttare.
Quando qualcuno incontra una personalità forte, spesso non capisce subito chi ha davanti.

Alcuni si sentono turbati.
Altri credono che voglia dominare.
Altri ancora la scambiano per maleducazione o durezza.

Ma non è così.

A volte la forza può sembrare intimidatoria…
solo perché è l’espressione esteriore di una fiducia interiore profonda.

Di chi non cerca convalide.

Chi comunica con sicurezza e autorevolezza, senza bisogno di imporsi.

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Sei una persona forte?
7 caratteristiche che lo dimostrano

1. Non sopporta le scuse

La vita non va sempre come vogliamo.

La personalità forte lo sa e non perde tempo con giustificazioni inutili.

È concreta.
Agisce.
Lavora sodo.

Ascolta le persone, ma non “assiste” chi si lamenta, procrastina o cerca alibi.
Preferisce orientarsi alle soluzioni, non ai problemi.

All’azione, non al vittimismo.

Non chiede “Perché proprio a me?”.
Si concentra su “Cosa posso fare ora?”.

2. Non tollera le chiacchiere banali

“Chiacchiere, pettegolezzi e spazzatura è ciò che la gente vuole, non l’azione.”
Søren Kierkegaard

La personalità forte evita le conversazioni vuote. Le trova prevedibili, senza scopo, senza valore.

Non ama mezze verità, mezze bugie, né pettegolezzi o superficialità.

Preferisce la profondità.
Ciò che è autentico.

Può sembrare seria, o “rigida”.

In realtà non ha problemi con la leggerezza, ma con i convenevoli inutili.

3. Dice ciò che pensa

“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.”
George Orwell

Viviamo in un mondo di apparenze.
Dire la verità richiede coraggio.

E spesso non è ben visto.

La personalità forte non si nasconde.
Parla con onestà.

Rifiuta la menzogna, pur rispettando sempre la persona davanti.

Dire la verità può far male, certo.
Ma può anche aiutarla a vedere prospettive nuove.

La persona forte non teme il confronto.

E non teme di esporre la propria opinione.

4. Trasforma l’insicurezza in opportunità

“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.”
Seneca

L’insicurezza, se affrontata, diventa un motore.

La personalità forte lo sa: ha imparato dalle avversità. Trova possibilità dove altri vedono solo ostacoli.

Supera difficoltà e dolore imparando dal passato.

Converte le esperienze negative in crescita.

Non si blocca.

Non si impantana nella negatività.
Sa con chiarezza cosa non è più disposto ad accettare.

5. Non ha bisogno di piacere a tutti

Come scrivo nel capitolo 3 del mio libro “Autorevolezza” (edizione aggiornata 2025): molte persone preferiscono compiacere gli altri, anche a costo di snaturarsi.

Una personalità forte no.

Non cerca attenzioni.
Elemosina, approvazione.
Non si preoccupa di essere accettata da tutti.

Ha fiducia.

Lascia parlare il proprio lavoro, le proprie azioni, i propri risultati.

Tratta gli altri con rispetto, ma non è disposta a sacrificare la propria identità.

E per questo, a volte, viene fraintesa.



6. Non sopporta superficialità e idiozia

“Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni:
la parola ce l’hanno tutti, il buonsenso solo pochi.”
Catone il Censore

La personalità forte è informata, attenta, riflessiva.

Si irrita quando vede giudizi superficiali o opinioni espresse senza comprensione.

Detesta l’egoismo e ama ciò che ha valore.
Non perde tempo con chi parla tanto per parlare.

Usa la sua conoscenza per far riflettere gli altri.

Incoraggia a pensare, prima di parlare.

7. È realista e decisa

La personalità forte ha i piedi per terra.
Fissa obiettivi chiari.

Vede la realtà per quella che è,
non per come “potrebbe essere”.

Non ama i giri di parole.
Va al dunque.
Preferisce i fatti alle fantasie.
Testa le idee nella realtà, non solo nella mente.

E se capisce di aver preso una strada sbagliata, cambia direzione senza esitazioni.

È legata all’obiettivo, non all’ego.

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